Un metodo definitivo ed irreversibile alternativo alla vasectomia

Buon giorno, sono un ragazzo di 24 anni. Dopo aver pensato bene e aver capito come sono e lo stile di vita che avrei intenzione di adottare nel futuro,ho deciso che non voglio avere figli e quindi fare una famiglia nel futuro quindi sarei intenzionato se non adesso ma entro i 30 anni a fare una vasectomia x evitare rischi,vorrei sapere bene come funziona l'operazione e le modalità, in alternativa vorrei sapere se esiste un metodo definitivo ed irreversibile alternativo alla vasectomia. ringrazio anticipatamente per l'attenzione. Cordiali saluti
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Attivo dal 2010 al 2010
Chirurgo generale
Gentile utente, la sterilizzazione chirurgica rappresenta, sia per l’uomo sia per la donna, uno dei metodi contraccettivi più diffusi nel mondo. La pratica della vasectomia è considerata il metodo contraccettivo maschile più efficace e sicuro nell’ottica di una pianificazione famigliare. Tra le ragioni che inducono la coppia ad optare per la chiusura delle tube vi è la comodità di abbinare la procedura ad un parto ed il rifiuto da parte dell'uomo di sottoporsi a vasectomia per il timore di possibili, quanto infondati, effetti collaterali. Di contro, le coppie che decidono di ricorrere alla vasectomia, sono spinte da altri fattori, quali una forte motivazione da parte dell'uomo, la maggiore semplicità ed economicità dell’intervento, la scarsa incidenza di complicazioni, le limitazioni mediche o psicologiche alla contraccezione femminile, l’ottima compliance riferita dai pazienti che si sono già sottoposti alla procedura e che sono soddisfatti del risultato. In Italia il ricorso alla vasectomia è di gran lunga più limitato rispetto ad altri Paesi, ed è soprattutto svantaggiato dall’assenza di una legislazione chiara in merito alla sterilizzazione. Inoltre l’accostamento della medicina ai meccanismi riproduttivi dell’uomo viene spesso letto come interferenza con la natura ed è quindi sfavorito dalle implicazioni etiche che potrebbero derivarne. Tuttavia si è assistito ad un cambiamento di valutazione nei confronti di tale intervento, che dall’essere considerato in precedenza come una mutilazione grave ed invalidante viene oggi riconosciuto quale diritto individuale.

Non esistono particolari controindicazioni all’intervento di vasectomia, ma si deve in ogni caso tener conto di eventuali situazioni cliniche che dovrebbero indurre il chirurgo ad escluderlo, quali infezioni locali o sistemiche, segni o sintomi di malattie sessualmente trasmesse e presenza di masse sospette testicolari. Prima di sottoporre un soggetto a vasectomia è opportuno quindi eseguire una serie di indagini uro-andrologiche di routine per valutare lo stato di salute riproduttiva del paziente, quali un’ecografia con eco-color Doppler testicolare ed un’indagine del liquido seminale per confermare la presenza di spermatozoi nell’eiaculato.

Le complicanze post-chirurgiche più frequenti sono rappresentate dall’Orchialgia post-vasectomia, determinata dall’Aumento della Pressione Idrostatica Intraepididimaria, dall’epididimite, dal Granuloma Spermatico e dalla rara evenienza della Ricanalizzazione Spontanea.


Le informazioni generali che il medico deve tener presente e delle quali deve necessariamente discutere con il paziente sono rappresentate dai seguenti punti: la vasectomia è consigliata in coppie consolidate (=35 anni) e con figli (=2); il maschio deve essere ben motivato (valutazione psicologica); il paziente deve essere a conoscenza delle possibili sequele post-operatorie (ematoma, infezione, dolore), della possibilità d’insuccesso, di ricanalizzazione spontanea e di produzione di ASA; inoltre il paziente deve comprendere pienamente la necessità di sottoporsi a controlli seminali ripetuti nel tempo prima di considerare l’intervento di sterilizzazione pienamente riuscito e quindi la necessità di ricorrere a metodi contraccettivi alternativi fino ad allora.

Il paziente deve essere pienamente consapevole dell’irreversibilità del trattamento dal punto di vista motivazionale, ma dal punto di vista meramente tecnico, e alla luce delle più recenti acquisizioni in tema di ricanalizzazione microchirurgica dei deferenti e di PMA, la possibilità di un futuro concepimento non può essere esclusa in modo completamente definitivo. Nel rispetto quindi dello ius poenitendi del paziente, riteniamo utile informare il paziente su questa possibilità offerta dalla medicina e su quelle che sono la reali possibilità di successo di tali tecniche.
Per completare la risposta alla sua domanda non eseste attualmenteun metodo definitivo ed irreversibile alternativo alla vasectomia.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto Dottore, vorrei sapere se queste complicazioni post-chirurgiche sono temporanee o se potrebbero essere croniche. Inoltre da quanto ho capito, io anche se non ho figli e non ho una coppia consolidata posso comunque effettuare l'intervento,in merito a ciò ho sentito dire che molti dottori si oppongono e che in pratica mi ritroverei costretto a cercare dottori fuori dalla mia città.Come ultima cosa vorrei chiederLe se potrei per il momento fare delle iniezioni di ormone maschile che ,da quanto ho capito, rende lo sperma non fertile.
La ringrazio per la sua consulenza. Saluti
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Attivo dal 2010 al 2010
Chirurgo generale
Generalmente sono complicanze temporanee, eccezionalmente possono durare molto tempo. Le consiglio di parlarne con il suo medico riguardo la possibilità di eseguire l'intervento. Personalmente sono contrario alla somministrazione di ormoni allo scopo di rendere il seme non fertile.
Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto Dottore. Cordiali saluti