Chirurgia della safena

nel 2007 ho avuto un episodio di tvp iliaco-femorale cav. inf all'arto inf sx.
Attualmente sono in terapia tao con inr tra 2 e 3.
A seguito della tvp dopo alcuni mesi si è creata la dilatazione della grande safena.Il mio ematologo mi ha detto che va trattata chirurgicamente.
Come faccio io paziente a sapere a quale tipo di chirurgia vascolare affidarmi e cioè :
terapia laser o stripping della safena?.
Mi sembra evidente che se vado in una clinica che tratta la terapia laser mi consigliano il laser stesso,ma io devo fare la scelta più idonea al mio caso.Qual'è la differenza tra laser e stripping oltre al fatto che il laser è meno invasivo?.
Grazie a tutti
Alessio
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
la Chirurgia Flebologica si avvale allo stato attuale di svariate metodiche le cui indicazioni ed efficacia andrebbero commisurate al particolare caso clinico e all'esperienza e alle convinzioni dell'operatore, piuttosto che, come giustamente da Lei rappresentato, dalla disponibilità di questa o quella attrezzatura.
La termoablazione mediante laser endovascolare presenta, rispetto alla safenectomia mediante stripping, limitazioni legate alle dimensioni e al decorso della Safena, oltre che alla impossibilità di eseguire il tempo fondamentale della crossectomia (interruzione della confluenza della Safena nella vena Femorale con legatura ed interruzione delle collaterali ivi afferenti): tale tempo chirurgico, quasi sempre indicato, richiederà un'accesso chirurgico tradizionale complementare, che rappresenta in fin dei conti il principale "responsabile" della riportata maggiore invasività della safenectomia.

Restano nel suo caso le limitazioni legate alla Terapia Anticoagulante Orale (non ci dice nulla sul motivo per il quale viene continuata a distanza di tre anni): per l'intervento essa andrebbe in ogni caso sospesa almeno temporaneamente.
Qualora fosse prevista una sua sospensione definitiva in un prossimo futuro e le manifestazioni cliniche venose lo consentano, vedrei più indicato procrastinare l'intervento; anche perché Lei è attualmente da essa protetto per quanto riguarda le possibili complicazioni varicoflebitiche.

Maggiori dettagli sui rilievi dopplersonografici potrebbero essere utili a chiarire meglio la questione.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Utente
Utente
gentile dottore la ringrazio x la risposta.
Il motivo x il quale a distanza di 3 anni continuo la TAO è che la vena famorale superficiale appare occlusa x l'intero decorso mentre il resto dei vasi della gamba è pervio.La vena cava inferiore ha un restringimento del lume che parte dalla biforcazione fino all'altezza dei poli renali.Dallo screening di trombofilia è emersa la presenza della mutazione genetica fattore v leiden.
Per tutti questi motivi attualmente conitnuo la tao e anche se nn me lo ha detto nessuno credo che sia molto improbabile una futura sospensione visto che è un quadro clinico apparentemente stabilizzato.Sono consapevole che assumendo il coumadin nn dovrei correre grossi rischi infatti il motivo x cui vorrei togliere la safena è puramente estetico anche se ho appena 30 anni,ma nn vedo il motivo x cui nn dovrei toglierla visto che nn funziona e la terapia coumadin difficilmente sarà interrotta.
Cordiali saluti