Disturbo psicotico nas

Gent.mo Staff, vorrei chiarimenti riguardo al disturbo psicotico nas, quindi, sul come relazionarci con il malato, cosa è importante fare nei suoi confronti e cosa invece è meglio evitare. Sono state diagnosticate psicosi e manie persecutorie, è stata assegnata una cura farmacologica con sedute di sostegno psicologico. Da qualche mese si intravedono leggeri miglioramenti ma ogni tanto viene fuori qualche ipotesi persecutoria.
E' possibile ricevere qualche aiuto Grazie.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, è difficile darle suggerimenti da qui su una questione così delicata, spero sia comprensiva. La cosa migliore è consultarvi con il/la collega che farà il sostegno psicologico per farvi consigliare che linea tenere.

In generale dovreste cercare di assecondare per quanto possibile il malato, evitando di contrariarlo. Ma la cosa migliore è che ne parliate con lo psicologo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gent.mo Dottore ,
La ringrazio per aver accolto la mia richiesta di aiuto e le spiego che avendo più volte cercato di interloquire con lo psicologo di mio figlio mi sono sempre sentito rispondere che dovevo avere pazienza e che è troppo presto per saperne di più, che sono una persona intelligente etc..
Siamo seriamente preoccupati visto che il ragazzo lamenta persecuzioni e notiamo la sua apparente aggressività.
Segue la cura farmacologica ma francamente non notiamo cambiamenti significativi. Ho tentato di spiegare che potrebbe trattarsi di malattia ma non recepisce e continua ad inveire contro le persone.
Che cosa dobbiamo fare Dottore? Può essere una buona idea farlo interloquire con lei? La prego ci consigli.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile signora, la vostra preoccupazione per la condizione di vostro figlio è perfettamente comprensibile, ma non sarebbe opportuno farlo interloquire con noi, a distanza. Il problema del ragazzo è delicato e da qui non sarebbe possibile dargli l'aiuto che necessita. Oltretutto non essendo i suoi curanti non avremmo il quadro nei dettagli, e sarebbe molto difficile fare qualsiasi cosa senza rischiare di commettere errori. Spero sarà comprensiva.

Ciò che deve fare è affidarsi ai curanti attuali. Se però non state notando cambiamenti da quando ha iniziato la cura, allora potrebbe essere opportuno farlo vedere da un nuovo specialista. Ma prima riportate le vostre impressioni a loro.

Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie Dottore , per le sue valutazioni.
Mi perdoni se insisto nel chiedere informazioni ma ho la senzazione che mio figlio soffra di qualcosa di molto complicato o addiorittura serio. Se fosse schizzofrenia? E' razionale, secondo lei, pensare che tutti possano attentare alla propria incolumità oppure penzare che chiuque ostacoli l'attività fisica che si svolge in palestra debba essere eliminato? Come devo comportarmi quando mi viene richiesta una quantità smodata di cibo? continuo a spiegare che è sbagliato oppure assecondo?
Come si originano queste idee assurde al di la' del fatto ereditario? Si può guarire ? Grazie.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Vale ciò che le ho detto prima: non posso rispondere alle domande del caso specifico di suo figlio perché non lo conosco e non ho il suo quadro. A distanza non si possono fare valutazioni, ma solo fornire un orientamento generico. Le valutazioni possono essere fatte solo di persona, dai curanti.

Le origini dei disturbi del tipo da lei descritto non sono note, purtroppo. Possono essere curati e si può anche guarire, ma sull'eziologia (le cause) si sa ancora poco.

Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gent.mo Dott. Santonocito,
dopo quasi 3 mesi di cura con Daparox( per le psicosi e il disturbo ossessivo compulsivo),Zyprexa( per la schizzofrenia, i deliri , la sospettosità), Serenase(antipsicotico) ed En , lo specialista ha riscontrato un netto miglioramento ma in effetti occasionalmente notiamo delle ricadute deliranti e dei ragionamenti irrazionali.
E' normale che questo avvenga e come dobbiamo comportarci in queste occasioni: dobbiamo assecondare oppure possiamo tentare di spiegare?
Mi hanno spiegato che è necessario che ci sia un distacco tra la mamma e lo psicologo per un fatto tecnico lavorativo, e così ,io non ho nessun riscontro sulla terapia se non quello che mio figlio mi accenna brevemente quando glielo domando alla fine della seduta. Inoltre mi hanno detto che mio figlio deve smettere di pensare che la mamma lo può sempre aiutare e, quindi , immagino vogliano indirizzarlo verso una sua autonomia comportamentale.
Penso che al momento lo stiano assecondando ma di fatto disconosco quanto stia succedendo. Le chiedo non avendo mai avuto problemi simili fino ad ora : ma è normale restare all'oscuro di tutto? Mi sto forse preoccupando troppo oppure è normale che cerchi di saperne di più ?
Grazie.