Possibili soluzioni al pectus excavatum

Buongiorno, ho 33 anni e sono affetto da pectus excavatum (credo non troppo grave: quasi 1,5 cm nel punto di massima profondità e non particolarmente esteso), che crea non pochi problemi psicologici. Ho appurato di due possibilità per risolverlo esteticamente, le seguenti:
1) intervento chirurgico con impianto sullo sterno di una protesi in Medpor rivestita con lembo di omento prelevato endoscopicamente;
2) iniezione di bio-alcamid (costo approssimativo?).
Domando cortesemente opinione in merito circa i rischi (in termini di durata del materiale, possibilità di spostamento, infezioni e reazioni in genere, ecc.) e la possibilità di ottenere un risultato estetico apprezzabile. Chiedo altresì se vi siano dei metodi alternativi alla soluzione del problema.
Ringrazio e saluto cordialmente.
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Dr. Danilo De Gregorio Chirurgo plastico, Medico estetico 221 5
Le sconsiglio vivamente l'impianto con il bioalcamid.
Inoltre le consiglierei di valutare esattamente il tipo di malformazione con eventuali sindromi associate a carico dei polmoni o del cuore(eseguire eco-cuore,prove funzionalità polmonari,TAC torace).L'intervento chirurgico in genere viene proposto nei casi severi,sia con al tecnica tradizionale con incisioni sternali e resezione di porzioni di cartilagini costali, che con la tecnica ideata da Donald Nuss nel 1997 con inserimento di una barra metallica atraverso due incisioni laterali.Tale barra posta dietro lo sterno viene rimossa dopo 3 anni con un semplice intervento, e il petto ormai cresciuto con una nuova conformazione non rischia di ritornare escavato come in precedenza.

spero di esserle stato utile e al saluto cordialmente

Dr Danilo De Gregorio

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Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 63 93
Gentile Signore,
anch'io le sconsiglio vivamente l'impiego di materiale non riassorbibile perchè fortemente reattivo.
A parte la correzione funzionale di cui le ha accennato il Collega, esiste la possibilità di impianti fissi. Io ho utilizzato il goretex, che a differenza di altri è abbastanza soffice da poter essere utilizzato nel sottocutaneo. Come tutti gli impianti esistono dei rischi relativi al loro uso , principalmente di tipo infettivo ma, a differenza dei materiali iniettabili, gli impianti "solidi" possono essere rimossi con relativa facilità.
Infine esiste la possibilità di infiltrare del grasso proprio , con tecniche particolari, eventualmente in più sedute.
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it

Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
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Dr. Demetrio Germano' Chirurgo plastico, Medico estetico, Chirurgo maxillo facciale 73 1
gentile paziente,
tutte le sostanze eterologhe possono dare delle reazioni poco piacevoli, compreso il bio-alcamid.
Nella mia esperienza quando il problema non è eccessivamente importante ho avuto ottimi risultati con li lipofilling(iniezioni di grasso prelevato da un'altra zona del corpo), il risultato è permanente, dopo due tre sedute e non dà alcun tipo di reazione.
Cordialmente,
Dr.Germanò Demetrio.

Demetrio Germanò

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dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori, vi ringrazio di tutte le risposte ottenute.
Vorrei porvi altre domande, cui spero vogliate rispondermi. Per fortuna il mio problema è solo estetico e, quindi, non ci sono problemi a carico del cuore e dei polmoni. Sono stato di recente da un chirurgo plastico di una struttura pubblica, il quale mi ha proposto il lipofilling (da me richiesto sulla base di un vostro suggerimento) e a seguire l'aquamid reconstruction (che nella sua esperienza non ha dato problemi). Vorrei, quindi, chiedere se per 1.5 cm di profondità può essere sufficiente il lipofilling, se v'è compatibilità tra lipofilling ed aquamid, se il lipofilling comporta dei rischi (al limite potrei fare solo questo, magari avendo un risultato di copertura parziale), se rispetto all'aquamid nutrite gli stessi dubbi espressi a proposito del bio-alcamid e, infine, come il lipofilling e l'aquamid possano essere rimossi in caso di problemi.
Ringrazio ancora e saluto cordialmente.
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Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 63 93
Gentile Signore,
la tecnica del lipofilling non è nuova ed ha avuto negli anni momenti di maggior o minor interesse clinico. Ultimamente però, la tecnica si è evoluta, sia nella metodica di prelievo che in quella di preparazione ed infiltrazione del grasso stesso, al punto da renderla sicura ed affidabile. L'unico vero problema è quello del riassorbimento del grasso, che può essere variabile ma mai totale e questo comporta che il lipofilling potrà essere ripetuto in futuro. Rispetto invece ai materiali permanenti(tipo aquamid) il rischio di reazioni di intolleranza nel corso degli anni non è trascurabile, nè esistono prove cliniche di ciò che succede con questi materiali dopo dieci, venti o trent'anni. Io non li consiglio.
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
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Dr. Demetrio Germano' Chirurgo plastico, Medico estetico, Chirurgo maxillo facciale 73 1
Gentile paziente,
concordo e ribadisco,tutti i materiali non autologhi presto o tardi possono dare problemi, la loro asportazione può non risultare semplice e non è mai completa, impedendo, in qualche caso,l'esecuzione di altre tecniche ricostruttive.
Personalmente utilizzo i materiali da lei elencati in ultima scelta.
Cordialmente,
a sua disposizione
Dr. Germanò Demetrio
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Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Chirurgo toracico, Cardiologo, Cardiochirurgo 555 19 5
Anche se in ritardo rispondo al paziente per l'interesse divulgativo dell'argomento.
Il pectus excavatum nelle forme lievi e simmetriche non ha una indicazione ad essere corretto. Puo' trovare indicazione quando l'infossamento e' rilevante e determina disagio psicologico al paziente.
In questo caso le tecniche che sono meritevoli di essere utilizzate per i risultati che possono garantire a distanza sono l'intervento di Nuss nei bambini ed adolescenti (sino alla puberta') e l'intervento di Ravich modificato con la barra negli adulti. Sono in corso da pochi anni in diversi centri soprattutto in Germania e nei paesi asiatici (dove il pectus e' piu' frequente che da Noi) delle valutazioni su giovani adulti con l'intervento di Nuss (per via toracoscopica)
Il consiglio che posso dare a chi e' affetto da pectus excavatum e' che non esiste una tecnica migliore di un altra ma che ogni caso merita di essere valutato e i vari rischi e benefici devono essere bene compresi dal paziente per decidere se e come farsi operare.

cordialmente

GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino

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