Mi conviene chiudere l'infortunio e passare in malattia comme vorrebbe il mio datore di lavoro ?

un mese fa cado al lavoro (causa pavimento bagnato non segnalato) e mi fratturo polso,trochite e testa omerale (quest'utima con 5 fratture scomposte). Porto da allora desault e la prognosi fu di 35 gg.
La prox. settimana avro' controllo ospedaliero per probabile rimozione desault e poi visita inail. Premetto che mi è già stato detto che mi sarà precluso per sempre un certo movimento del braccio sin. all'indietro, causa l frattura della testa omerale.
La domanda è questa: il datore di lavoro mi chiede oggi di chiudere l'infortunio quando andrò all'ospedale la prox. settimana, e di utilizzare la malattia per il proseguo .(quindi chiusura infortunio al 35 gg dall'evento).Io non voglio ostacolarlo (mi parla di problemi,procedimenti penali di cui non so nulla..), e quindi potrei anche farlo..ma non vorrei venir poi penalizzata per non essermi informata prima...e perdere qualche garanzia a mio favore.
Ai fini di eventuali risarcimenti cambia qualcosa? mi dicono che necessiterò di una lunga riabilitazione : se vado in malattia e la cosa si fa lunga ,posso rischiare di perdere il posto? ho un'anzianità di servizio di 5 anni e non ho mai fatto piu' di 3 gg. di malattia all'anno.
La ringrazio anticipatamente per l'aiuto che saprà darmi-
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Utente,

per quanto riguarda la valutazione dei postumi permanenti, non cambia nulla se la chiusura del periodo di temporanea in regime INAIL viene fatta anticipatamente.
Tuttavia, se si mette in malattia sotto regime INPS e supera il periodo di comporto contrattuale (periodo massimo di astensione dal lavoro per motivi di salute), può scattare la possibilità del licenziamento.

D'altra parte, non capisco questa richiesta del datore di lavoro di volerle fare interrompere la temporanea INAIL per passare sotto il regime INPS; la durata della cosiddetta malattia traumatica ai fini penali non varia se si si passa da un regime assicurativo (INAIL) all'altro (INPS); perciò, non vedo vantaggi per quanto riguarda l'aspetto penale.

E, sempre per quanto riguarda l'aspetto penale, mi pare che le preoccupazioni del suo datore di lavoro siano eccessive, data che la responsabilità attiene ad una inosservanza di un regola generica (pavimento bagnato) e non ad una specifica misura di sicurezza lavorativa.

infortunio inail
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/165-infortunio-inail.html
http://www.medico-legale.it/infortunio_inail.html

Cordiali saluti.

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
grazie dottore per la sollecita e preziosa risposta.
pur non parendomi vero (cosiderata la mia serietà lavorativa, sempre irreprensibile e presente) , ma conoscendo purtroppo bene il soggetto,credo che la possibilita' di avere l'arma di licenziare potrebbe solleticarlo parecchio..visti anche i tempi di scarso lavoro.
ma se veramente passando in malattia non ho penalità finanziarie (cioè non perdo alcun tipo di rimborsi della fisiatria ,tiket,inabilità temporanea ,eventuale danno biologico etc.) è un rischio che sarò costretto a correre , per il quieto vivere.

un'ultima cosa :se accettassi di proseguire in malattia e a distanza anche di parecchi mesi, ci si accorgesse di qualche lesione consequienzale,ma non rilevata inizialmente (penso ad esempio ad un tendine lesionato, tanto per dirne uno), come potrei gestire l'eventuale ricorso a cure mediche ?
posso riprendere e riaprire il primo infortunio o è mlattia, con i rischi e connessi delle assenze che potrebbero portare al licenziamento? perchè se è così allora non rischio..non so nemmeno in che stato sono!


cerchero' comunque di accennargli che per lui non cambia poi così tanto, e poi vedro'...mi par di capire che qualunque scelta abbia un aspetto per me un poco rischioso: se i tempi si allungano e sono in malattia rischio il licenziamento, se non vado incontro al capo..probabili ritorsioni !
pensi che il datore mi ha persino detto che per aver fatto una così brutta frattura,devo avere una scarsa densita' ossea ..di questo passo sarà colpa mia se il pavimento era fradicio, non segnalato e nell'ora di passaggio dipendenti!!

perdoni lo sfogo,ma è l'amarezza che parla...e grazie ancora

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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
devo precisarle che passando al regime INPS le spese per la fisioterapia non sarebbero più a carico dell'INAIL, sarebbe costretta a pagare il ticket e probabilmente anche i giorni di malattia le verrebbero remunerati con un criterio diverso.
La sola cosa che non cambia è la valutazione finale del danno biologico INAIL.

Se chiude ora la temporanea INAIL, potrebbe sempre riaprire l'infortunio in seguito (il suo medico di famiglia dovrà fare un certificato di "ricaduta" d'infortunio).
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
non so come ringraziarla..mi è stato di grande aiuto e soprattutto immediato nel rispondermi . grazie!

Se non la disturbo, magari più in là nel tempo, le farò sapere come sarà andata.

Buona giornata
[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
perdoni dr. se la disturbo ancora ma leggevo la risposta da lei data all'utente 132366 i 26 febbraio u.s., e la la cosa mi riguarda da vicino: sono in infortunio con fratture multiple al braccio, causa pavimento non a norma sul quale son caduto. mi risarcirà l'Inail, ma vi sento parlare di assicurazione dell'Azienda (che di certo avra' anche la mia)...ma che significa? che avrei diritto anch'io ad un doppio risarcimento (inail + azienda)?
nessuno mi ha detto nulla, anche se ho appena visto il mio titolare che mi ha chiesto come stavo.... grazie per l'aiuto
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
L'azienda potrebbe avere tre coperture assicurative:
- quella INAIL (obbligatoria)
- una polizza di responsabilità civile
- una polizza infortunistica privata collettiva per i dipendenti (facoltativa)

Le prime due si compensano a vicenda, nel senso che l'INAIL si fa restituire la somma di indennizzo pagata (temporanea e permanente) nel caso che vi sia anche un risarcimento in ambito di polizza da responsabilità civile.
Esempio: se prende 100 da INAIL e 120 da RC = 220, all'INAIL restituisce 100 e a lei restano 120.

A parte le spese di cura, che in polizza di RC, se le spese sono pertinenti e congrue, vengono tutte rimborsate.

Se l'azienda ha anche una polizza infortunistica privata per i dipendenti (polizza collettiva, che di solito indennizza solo i postumi permanenti), le spetterebbe una somma di indennizzo in aggiunta alle altre due polizze.