I muscoli toracici induriti,

Sono un ragazzo di 22 anni. Sono da sempre uno sportivo a livello dilettantistico (calcio). Da circa 4-5 mesi, avverto dolore nella zona toracica sinistra e sotto l'ascella. Il mio medico inizialmente mi ha prescritto una cura per uno spasma muscolare (sirdalud più miotens), che però non ha fatto passare del tutto il dolore. Nel corso dei mesi, oltre a ciò, ho avvertito un persistente dolore nella zona dello stinco interno, che è aumentato col passare delle settimane. Il mio medico mi ha prescritto una cura di Mesoglicano, dicendomi di avere una "nocciolina" e la "vena infiammata". Finita la cura il dolore è rimasto ed è aumentato a tal punto da impedirmi di proseguire gli allenamenti. Allorchè, tornato dal medico, mi sono state prescitte un'ecografia ed una radiografia all'altro inferiore sinistro, susseguite da un'eco color doppler venoso, tutti con esito negativo. Col riposo il dolore è qusi sparito (lo avverto se premo la zona), e ho ripreso gli allenamenti. Oltre a ciò, sempre in questi ultimi 4-5 mesi ho avuto episodi di tachicardia. Una sera, avvertendo questa tachicardia preoccupante, associata a dolori toracici, ho preso la decisione di andare al pronto soccorso, dove, dopo un'elettrocardiogramma, mi è stato detto di non avere nulla di preoccupante, oltre i muscoli toracici induriti, per cui mi è stata fatta un'iniezione di Orudis. Il problema è che mi sono prensentato al pronto soccorso in evidente stato di agitazione. La mia domanda è se tutto ciò è dovuto a mie elocubrazioni mentali, dovute alla preocupazione sul problema sopra descritto allo stinco. Oppure se devo preoccuparmi di qualcosa. Oppure ancora se possa essere una motivazione un pò di ansia, dovuta ad un periodo non particolarmente felice. Il dolore al torace c'è ancora, e lo avverto anche nei muscoli della spalla e del collo, nonostante un'altro periodo di cura (muscoril e miotens).
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 195 21
Gentile utente,
una condizione di ansia cronica, dovuta a un periodo "non felice" può portare a somatizzazioni, che nel suo caso sono localizzate soprattutto ai muscoli scheletrici: li contrae come per reagire ad un pericolo, e alla lunga questo provoca dolore. Del resto anche nel linguaggio di tutti i giorni si parla di "tensione nervosa".
Le consiglio di consultare uno specialista in psichiatria per una diagnosi precisa.
Cordiali saluti

Franca Scapellato