La cosa mi mette decisamente

Buongiorno,
ho 42 anni e per la prima volta ho avuto problemi di disfunzione erettile circa 10 anni fa. Dal 2003 ho affontato il problema sia con psicoterapia sia con trattamento medico. All'inizio di una nuova relazione utilizzavo sempre del Cialis che via via riducevo fino a non utilizzarlo più e le cose in qualche modo andavano avanti. Purtropppo le mie relazioni non sono durate mai abbastanza per validare questo "metodo" e ogni volta ho dovuto ricominciare da capo (le poche volte che mi azzardavo a non usare nulla era un insuccesso assicurato). Questo fino a qualche mese fa, quando ho iniziato una nuova relazione, che sembra essere un rapporto veramente importante e forse quello che aspettavo da una vita. Dal lato sessuale è cambiato tutto. Il Cialis non è più così sicuro; quando l'ho utilizzato le prime volte non ha funzionato affatto. Altre volte, senza prendere nulla, i rapporti sono stati invece soddifacenti. Quando il Cialis fa effetto comunque le "performances" sono decisamente migliori, soprattutto dal punto di vista della durata. Ho ricominciato una psicoterapia, che avevo abbandonato da anni, e tornato dall'andrologo. Da esami fatti, risulta un tasso di testosterone ai limiti. L'andrologo mi ha consigliato una terapia con ANDROGEL e di usare il LEVITRA al posto del Cialis. Confesso che l'aspetto sessuale si sta rivelando decisivo per il futuro del mio rapporto e la cosa mi mette decisamente in ansia. Vivo ogni rapporto sessuale come un "esame"; a volte le cose vanno bene, a volte male, e ciò indipendentemente dall'uso di farmaci. Non ci capisco più nulla. Vorrei un parere da un esperto per capire come comportarmi e se l'utilizzo di ANDROGEL può avere qualche effetto collaterale. Vi ringrazio anticipatamente per le risposte
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

segua le indicazioni ricevute dal suo andrologo sono condivisibili.

Purtroppo però, visto lo stato d'ansia e di paure che emergono da quello che ci scrive, non so se le indicazioni andrologiche ricevute basteranno da sole a risolvere il suo problema.

Il mio consiglio è quello di risentire in "combinata" anche un esperto psicologo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Grazie dott. Beretta per la prontissima risposta, in effetti sto percorrendo parallelamente la strada andrologica e qualla psicologica.
Ciò che mi ha allarmato è stato il mancato effetto del Cialis, che fino ad ora non mi aveva mai "tradito" e che anzi su di me aveva effetti duraturi fino a 4-5 giorni!
Devo dire che con l'aiuto iniziale del Cialis le mie relazioni sentimentali non risentivano dell'ansia da prestazione che sta invece caratterizzando quest'ultima, e anzi i problemi di relazione non erano mai imputabili ad aspetti sessuali. Forse per questo motivo ho erroneamente sottovalutato il mio problema, che di volta in volta riuscivo a gestire in qualche modo, ma che nei fatti non ho mai risolto alla radice.
Per entrare più nei dettagli, le dirò che non ho mai problemi d'erezione quando iniziano i preliminari con la mia partner. Il mio problema è quello di tenere un'erezione duratura per la penetrazione, e soprattutto tale da permettermi di abbandonarmi completamente al rapporto e dare piacere alla mia compagna, senza dover pensare a "lui".
Grazie ancora
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

tutto quello che mi racconta fa pensare sempre di più ad un problema di natura psicologica.

Un cordiale saluto
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