Aneurisma sifone carotideo

Gentilissimi Dottori, mi trovo nuovamente a chiedere un aiuto per avere idee più chiare in merito a ciò che mi sta accadendo. Ho precedentemente esposto il mio problema in merito all'aneurisma del sifone carotideo dx di dimensioni di mm5 per 6.5 con colletto di mm 4,5 e deciso di trattare con stent. Dopo la terapia di antiaggreganti teklid e ascriptin da effettuarsi per 10 gg prima dell'intervento, avrei dovuto effettuare l'intervento l'11 febbraio 2010. Al nono giorno vengo interrotta in quanto pare esserci un problema su un macchinario della sala angiografica. Intervento rimandato al 25 marzo 2010. inizio nuovamente la terapia il 14 marzo e dal giorno 20 marzo ho un'allergia abbastanza grave, con ponfi su tutto il corpo e macchie cutanee pruriginose. Mi fanno interrompere immediatamente la preparazione e si interviene con farganesse 25mg e bentelan 2 mg per due volte al giorno. Cura iniziata lunedi 22 marzo. la mattina del 23 marzo, cioè ieri, stavo decisamente meglio e ho chiamato l'ospedale dove, il neuraradiologo interventista si è detto pronto ad effettuare comunque l'intervento con altra tecnica. Mi reco in ospedale ma il veto degli anestesisti non consente l'intervento nell'immediato. Il tutto viene rimandato al 7 aprile previa preparazione con antiallergigi tre giorni prima. Una fiala di Medrol e Atarax. La cosa che mi turba è questa: ho sentito parlare di intervento alternativo con palloncino, ma nessuno mi ha dato spiegazioni esaurienti in merito. Consultando internet credo di aver capito che è una metodologia superata perchè meno attendibile dell'attuale inserimento di stent, cosa non più attuabile in quanto dovrei in seguito continuare con la terapia di antiaggreganti verso la quale ho manifestato allergia.
Qualcuno può darmi delucidazioni in merito per favore? Sono decisamente preoccupata e sto covando l'insana idea di non intervenire, anche se mi rendo conto che pure questa scelta non mi farà condurre una vita tranquilla.
Vi ringrazio infinitamente. Mariella
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Dr. Luca Valvassori Neuroradiologo, Radiologo interventista 11
Buonasera.
Le indicazioni al trattamento di un aneurisma di circa 6-7 mm del sifone carotideo non sono, come le avranno certamente spiegato, tassative. Nel senso che le probabilità che questo aneurisma si rompa sono molto basse. Quindi una posizione "attendista" potrebbe essere considerata (salvo i casi in cui l'aneurisma sia molto irregolare o che si sia rotto o che abbia dato segno di sè in altro modo).
Per quanto riguarda il trattamento con stent, potrebbe essere sufficiente sostituire l'antiaggregante con un altro farmaco analogo, ad es. il Plavix e continuare con il programma iniziale. L'intervento con palloncino è una tecnica ancora molto utilizzata e ugualmente efficace, mja dipende dal tipo di aneurisma (sede, dimensioni, geometria ecc).
Cordiali saluti.

Dr. Luca Valvassori
Neuroradiologia
Ospedale Niguarda - Milano
tel. 02.64442772/7059

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dott, Valvassori,
leggo oggi la sua risposta e l'aneurisma è gia stato trattato in data 08/04/ all'ospedale di Careggi dal Dott. Mangiafico. Sono state introdotte le spirali nella cavità dell'aneurisma ma non è stato posizionato lo stent.
L'indicazione al trattamento è stata presa in considerazone del fatto che avevo avuto un episodio di forte cefalea a colpo di pugnale con vomito ininterrotto dalla sera al giorno successivo circa un anno e mezzo fa.
La tac effettuata non evidenziò sanguinamento ma una successiva risonanzs ha rilevato l'aneurisma a largo colletto nel sifone carotideo dx, appunto.
Da qui la decisione ad intevenire.
L'intervento sembra ben riuscito anche se la dimensione del colletto fa si che una spirale debordi leggermente.
Dovro' fare un mese di eparina ed effettuare i controlli di routine.
Spero di aver fatto la scelta giusta anche se in questi casi non si puà mai sapere quale sia effettivamente.
La ringrazio infinitamaente perr la risposta che gentilmente ha voluto darmi e le auguro buon lavoro, consapevole del fatto che quello che date a noi pazienti non ha valore commensurabile.
Con stima, Mariella





















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Dr. Luca Valvassori Neuroradiologo, Radiologo interventista 11
Molto bene. Sono contento. Conosco molto bene il dr. Mangiafico e sono certo che abbia scelto la via migliore per lei, essendo uno dei migliori neuroradiologi endovascolari in Italia e non solo in Italia.
Cordiali saluti.
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