Mal di schiena cronico

Ho 21 anni e sono alto 1,87 mt x 75 Kg (longilineo).
Tutto è nato il 16 marzo del 2008 quando andai a giocare (facevo il portiere) con la mia squadra in un campo sintetico. Visto che questo tipo di campo sotto è molto duro, in una parata, mi provocai un forte ematoma all'osso iliaco (sul fianco destro).
A questo punto, d'accordo con la società, andai in un centro fisioterapico per cercare di guarire il prima possibile visto che era in corso il campionato, sottoponendomi a 9 sedute di Tecar (20,25,26,27,28, 31 marzo - 1,2,3 aprile)

Nella notte di domenica 30 marzo (dopo appena 5 sedute tecar) durante la notte mi svegliai con un dolore forte alla parte centrale della schiena (tipo oppressione, pugnalate).
Dopodiche, nei giorni successivi, questo dolore mi passò nella parte lombare (zona bacino L5-S1 sia in quella di destra che in quella di sinistra).
Inizialmente pensai che fosse un dolore temporaneo ma non fu così.
Passai quindi da un problema (osso iliaco) ad un altro.
Ho dovuto smettere di giocare a calcio e fare qualunque attività sportività.
I sintomi che mi dà tutt'ora quando svolgo attività sportiva è tipo scosse elettriche nella parte lombare sia di destra che di sinistra.
Nella vita quotidiana (anche di notte) mi dà dolore continuo (insopportabile tipo pugnalate).
Mi condiziona la vita, non riesco più a essere spontaneo dal dolore che ho. Inoltre questo problema mi crea problemi nel lavoro visto che gli stress lavorativi si aggiungo al dolore già presente.

RISONANZA:
Esame effettuato con scansioni coronali, sagittali (immagini pesate in T1 Spin-Echo e T2 FAST) ed assiali.
Lieve riduzione della fisiologia lordosi lombare.
Normali i diametri del canale rachideo.
Nessuna alterazione a carico del cono midollare e delle radici della cauda equina.
Discopatia degenerativa in L5-S1 con piccola protusione discale posteriore mediana che contatta appena la faccia anteriore del sacco durale senza determinare compressioni radicolari.
Non segni di patologia discale a livello degli altri metameri esaminati.
Non lesioni strutturali ossee."

Risolvere il problema alla SCHIENA da MARZO 2008:
- 8 sedute dal chiropatra
- 3 sedute dall’osteopata
- 8 sedute di ozonoterapia (in qualche seduta è stata l'unica terapia che mi ha dato un pò di sollievo, sono stato meglio ma temporaneamente dopodiche sono ritornato allo stato di dolore)
- 8 sedute di agopuntura
- 8 sedute di chinesi
- 8 sedute di laser
- 1 seduta di Antinfiammatorio (cortisone) direttamente sul L5-S1.
- 4 sedute di riflesso-terapia
- 1 seduta di mesoterapia

Esami effettuati:
- 2 risonanze magnetiche
- 1 risonanza con il contrasto
- 1 radiografia
- 1 elettromiografico (tutto apposto)
- 1 colonscopia con biopsia (tutto apposto)
- 2 analisi del sangue (in linea di massima tutto apposto)
Gennaio 2010 - 1 mese di “CITALOPRAM”: da 6 a 15 gocce (se natura psicosomatica ma non hanno fatto effetto).

Chiedo un aiuto a trovare una strada giusta, visto che in questo modo non è possibile continuare a vivere.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr.signore, anzitutto questo problema iniziato a seguito di un evento traumatico diretto sull'osso iliaco dx., come lei riferisce, andava e va valutato attentamente dallo specialista ortopedico-traumatologo.
Non è per nulla un caso di Reumatologia !
Ha eseguito mai un consulto accurato ortopedico? E'
stata fatta mai una diagnosi esatta e precisa? Prima di fare terapie varie è necessaria una diagnosi oculata.
Ha fatto un po di tante cose, ma nulla completamente; inoltre bisogna esaminare ogni dettaglio accuratamente.
Inoltre ha fatto mai ionoforesi, correnti diadinamiche, termoterapia endogena al rachide lombare?
E' stata scandagliata l'anca ed il bacino con una rmn o un'ecografia o una radiografia ? Che non ci sia una organizzazione dell'ematoma o una qualcosa post traumatica che irrita un nervo?
Che non ci sia una microfrattura?
Sono solo ipotesi e discussioni ovviamente, considerando che siamo sul web.
Insomma solo un'esame clinico specialistico ortopedico ed una valutazione globale attentissima di ogni esame diagnostico per immagini può fare luce su questo caso clinico e programmare un idoneo trattamento terapeutico risolutivo.
In Toscana non ha che l'imbarazzo della scelta per Centri ed Istituti di eccellenza in Ortopedia e Traumatologia.

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -