Depressione e stati ansiosi

Buongiorno,
Sono un ragazzo di 25 anni che ha appena ascquistato casa con la propria compagna e che da poco ha saputo che diventerà papà.
Dopo questa notizia ho iniziato sin da subito ad avere degli attacchi depressivi assurdi accompagnati da pianti (come se avessi ammazzato qualcuno)
Premetto che il bimbo è stato voluto fortamente da me e non capisco questa reazione.
la notte non dormo piu, e anche se ho sonno e riesco a chiudere gli occhi per qualche oretta mi sveglio come da un incubo.
Prima di addormentarmi penso a tutto e a cose strane che mi proibiscono il sonno in quanto mi mettono nel corpo strane sensazioni (lo stomaco ne risente).
Premetto anche che io sono gia in cura con CITALOPRAM ( 8 gocce al mattino tutti i giorni ) da circa 5 anni.
Il mio medico di famiglia mi ha prescritto anche delle gocce di lexotan (10 gocce al mattino e 10 prima di andare a dormire la sera ).
Queste sensazioni e stati d'animo sono indescrivibili in quanto mi fanno vedere tutto negativamente.
Ogni tanto, ma raramente nel corso della giornata, uno spiraglio di felicità appare ma dura pochissimo, e non posso nemmeno assaporarlo.
Non so piu cosa pensare e sto cercando con tutte le mie forze di venirne fuori perchè anche se sto male, cerco di mascherare il tutto davanti alla mia compagna ma non è per niente facile.
Spero in un aiuto perchè vivere cosi non è assolutamente bello
Saluti e grazie
[#1]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

quale specialista la sta curando da cinque anni?
fa dei controlli e visite regolari?

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

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dopo
Utente
Utente
Il nome non lo ricordo, Le posso dire che inizialmente mi ero rivolto ad un neurologo che mi fece fare delle visite tra cui una tac alla testa per escludere che gli attacchi di panico fossero dovuti da qualche "malattia" ma l'esito fu negativo.
Feci analisi del sangue e anche li negativo.
Visita "motoria" sempre la neurologo ed anche li tutto a posto.
Successivamente, mi visitò un primario dell'ospedale di San Donato Milanese esperto credo, in malattie del sangue se non ricordo male ( che è un conoscente di famiglia) che mi prescrisse la famosa cura di CITALOPRAM e lexotan poi, visto che ottenni dei risultati ( anche se avevo qualche caso di crisi di panico e affanno) non mi feci piu vedere e proseguì con la cura.
Feci anche delle sedute da uno psicologo ( 6 visite circa) dove non ottenni nessun tipo di miglioramento (questo prima della cura con i farmaci) fino a quando decisi di smettere.

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Lo specialista di riferimento e' lo psichiatra.
Deve rifare una visita specialistica per una valutazione opportuna del suo problema.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

lo specialista indicato nel suo caso è lo Psichiatra, una terapia protratta per tanto tempo al di fuori di un corretto percorso terapeutico non ha senso; detto questo la situazione attuale può comprensibilmente essere determinata dalle prossime maggiori assunzioni di responsabilità e dalla paura, sicuramente immotivata, di non riuscire a "reggere il peso" ( in senso metaforico ); anche di questo potrà parlarne con il medico,

Cordiali Saluti
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Manca una diagnosi precisa. Il citalopram è sottodosato, e la necessità di proseguire a lungo termine l'assunzione dell'ansiolitico non è chiaro su cosa sia fondata, non sulla sua fnuzione terapeutica che si esaruisce dopo le prime settimane, poi subentra una condizione di assuefazione che necessita eventualmente di riduzione sotto guida medica.

Partirei dalla definizione della diagnosi psichiatrica.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#6]
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Utente
Utente
Buongiorno,

Sono stato visitato proprio ieri sera da un Neurologo al quale ho spiegato la mia situazione e mi ha prescritto una cura da fare.
In primo luogo mi ha detto di eliminare il citalopram graduatamente ed in modo definitivo.
Poi, una volta eliminato il citalopram devo iniziare con la seguete cura:

- liposan forte per 10 giorni (1 volta al giorno)
- Tript-OH 100 mg per 20 giorni (2 pastiglie al giorno)

e al bisogno 10 goccie di Xanax.

Volevo sapere se secondo voi può essere una cura efficacie.
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione
Federico
[#7]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

quando si prescrive una terapia si fissano degli obiettivi, della finalità e il modo mediante il quale si vogliono raggiungere, se la strategia è stata adeguata si hanno, nei tempi giusti, i risultati e la terapia può essere definita efficace,

Cordiali Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

per adesso manca una diagnosi.
La cura in questione è composta da un integratore e da un farmaco che è noto per la sua efficacia come coadiuvante nelle terapie antidepressive.

Il citalopram era sottodosato e viene tolto, non è sostituito da niente di equivalente.

Si rivolga se crede ad uno psichiatra.
[#9]
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Utente
Utente
Sento spesso parlare di diagnosi, ma io mi sono sempre chiesto una cosa e ad oggi non ho mai trovato una risposta, cioè, quando si soffre di queste patologie (non so se è il termine appropriato) un medico, non dovrebbe far fare degli esami del sangue o meglio, uno che soffre di ansia, attacchi di panico o depressione ha un problema concreto (che può essere una sostanza che manca nell'organismo) o una cosa astratta che parte dall'inconscio e che si cura con semplice terapie dallo psicologo.

Avrei preferito essere preso, ribaltato come un calzino per escludere qualsiasi collegamento con questi miei problemi ed emettere una diagnosi, ma ad oggi non ho trovato ancora nessun medico che mi ha seguito come si deve, o meglio, vai nello studio, esponi il problema ti fanno 3 domande dopo di che senza tanti giri di parole e senza spiegare prescrivono medicinali , il problema spesso non si risolve e si cade nello sconforto più assoluto.

[#10]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Gentile futuro papà,
intanto congratulazioni.
Poi le consiglierei di approfondire i motivi che possono aver scatenato le sue ansie, alla notizia, invece che cercare solo di coprire e nascondere tutto. E' una notizia di quelle 'sconvolgenti', nel senso che fanno sconvolgere le abitudini e il sistema di vita che uno ha raggiunto. Un cambiamento e un passaggio di fase della vita di quelli epocali. E' normale che possano 'tremare i polsi'. Timori e ansie sono comprensibili. Molte persone vanno in crisi, prima o dopo, in forme diverse, in simili situazioni. Molti matrimoni o convivenze si rompono per la difficoltà ad affrontare i cambiamenti che dà la nascita di un figlio.
Le consiglierei di affrontare i pensieri e le preoccupazioni, magari insieme alla sua compagna. Presso molte ASL, oltre che privatamente, c'è la possibilità di svolgere colloqui clinici orientativi sia individuali che di coppia.
In bocca al lupo

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

[#11]
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Utente
Utente
Gent. Dott. Benedetti,

La ringrazio vivamente per gli auguri.
In merito a quanto mi ha scritto Le posso rispondere che sono stato gia in cura da una psicologa privata la quale non è servita assolutamente a niente, anzi, le dirò di più, visto che qualche dottore parlava di diagnosi, che la diagnosi di quest'ultima è stata:"I suoi disturbi sembrano una forma di crisi di astinenza da droga" al che non ho piu voluto perdere il mio tempo presso questa "dottoressa" che è riuscita solo a fare una cosa, spillarmi dal portafoglio poco più di 600 € e farmi perdere del tempo prezioso.
Vede dottore Benedetti, spesso e volentieri (e con ciò non voglio fare di tutta l'erba un fascio) molti dottori la fanno molto facile, ti fanno una mini visita e ti prescrivono giusto la cura per vedere se è azzeccata si prendono i loro 120/150 € ed il gioco è fatto.

Il punto è che io ne spenderei anche 1.000 di € se trovassi una soluzione definitiva.

Grazie ancora.
Saluti
Federico
[#12]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Le diagnosi psichiatriche per la maggior parte hanno dei criteri che sono clinici, ovvero non includono esami del tipo che dice Lei. Peraltro, l'esame clinico include elementi oggettivi, cioè osservabili allo stesso modo come si osserva una perdita di forza ad un arto o uno zoppicamento, o uno sfogo cutaneo.
L'idea che debba "mancare" qualcosa è solo uno dei modelli di malattia in medicina, non è che tutte le malattie originano da una carenza di qualcosa, a volte da un eccesso o da altro meccanismo.
L'inconscio è un concetto indefinito, e deriva da una teoria psicologica e non è incluso nei criteri diagnostici della psichiatria medica.
Le terapie dello psicologo se agiscono lo fanno sul cervello e non sulla psiche, il risultato si manifesta con la psiche, e il risultato "psichico" di una terapia lo induce sia una psicoterapia sia una farmacoterapia.
Un medico esperto può fare una diagnosi rapidamente e fare rapidamente una scelta, ora cinque minuti magari è un po' poco. L'importante è che il medico "visiti" nel senso di accertare con domande o osservazioni ciò che gli serve a capire il problema.
Non starei a parlare di costi o cose del genere, se si rivolge ad un servizio pubblico i costi sono contenuti, quindi rivolgersi ad un privato ha dei costi che può sapere già prima e accetta di sostenere.
La medicina non può garantire la certezza del risultato, perché esiste una variabilità, che non dipende solo dall'abilità del medico (magari).
[#13]
Psichiatra, Psicoterapeuta attivo dal 2002 al 2020
Psichiatra, Psicoterapeuta
Egregio signore,

Scusi se glielo dico bruscamente, ma lei semplicemente sta girando a vuoto, e dubito molto che, in questa maniera, riuscirà ad ottenere risultati validi.
Neurologi, psicologi, terapie sottodosate o di dubbia utilità... In questa maniera non riuscirà mai ad ottenere niente.
Le è già stato detto, e io lo ribadisco, che lo specialista di riferimento per il suo problema è LO PSICHIATRA, non il neurologo o lo psicologo che hanno competenze diverse.
Vedo che lei abita a Milano, dove sicuramente esiste più di un Centro di Salute Mentale; si rivolga dunque al Centro di Salute Mentale della sua zona di residenza (troverà l'indirizzo sulla guida telefonica): si tratta di centri ambulatoriali pubblici, e la visita comporta solo il pagamento di un modesto ticket (non so come funzioni in Lombardia, ma in alcuni casi le visite sono addirittura gratuite); qui verrà preso in carico da uno specialista in psichiatria che la curerà adeguatamente e, se lo riterrà opportuno, la invierà anche da uno psicologo, sempre a carico del Centro, che, eventualmente lei dovesse averne bisogno, la seguirà ANCHE dal punto di vista psicoterapico.
E' importante, poi, CHE LEI SI AFFIDI COMPLETAMENTE ALLE CURE dello specialista che la prenderà in carico, anche se le sembreranno inutili o non le daranno subito i risultati che desidera: per molte terapie, sopratutto psicofarmacologiche, ci vuole tempo (settimane o mesi) perchè agiscano, per non parlare delle psicoterapie, e a volte occorre provare cure diverse prima di trovare quella più adatta (ogni persona ha le proprie specificità), per cui abbia pazienza e, sopratutto, non molli andando alla ricerca di altre soluzioni: non farà che peggiorare il problema.
Se agisce come le ho detto avrà molte probabilità in più di venire fuori dal suo problema in tempi ragionevoli, e di essere un padre felice ed adeguato.
Sperando di esserle stato utile, la saluto cordialmente.
[#14]
dopo
Utente
Utente
Gent. Dott. Cerfeda,

Ho seguito il suo consiglio e mi sono affidato allo psichiatra privatamente.
Disastro totale.
Ho dovuto mollare le visite perchè rischiavo di andare in bancarotta (onere per le mie tasche sostenibile fino ad un certo punto)

Aveva ragione,dovevo andare in centri pubblici!!
Ennnesima delusione.

Che dire??Ci si rialza e si va avanti.

Saluti

P.S.: Per il dr. Pacini - anche dallo psichiatra la diagnosi non mi è stata fatta.Probabilmente i soldi spesi non erano sufficienti!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La scelta di una cura è effettuata secondo un ragionamento su sintomi e segni, gli esami hanno senso se il medico deve verificare o escludere ipotesi per cui si prevedono esami.

Un disturbo d'ansia ha criteri che si verificano con un esame del paziente, che comprende un colloquio così come l'osservazione del paziente durante lo stesso, così come notizie che le vengono chieste.

Nno si capisce se si riferisca a psicologi o psichiatri, se si accumulano spese così rapidamente questo richiama ad una frequenza di visite alta (settimanale o di più) che solitamente non caratterizza gli ambulatori psichiatrici.
La diagnosi è una cosa che si fa di solito alla prima o seconda visita, per cui non è che occorrano molte visite e molti soldi.