Referto citologico agoaspirato su nodulo tiroideo

Casualmente mi è stato diagnosticato un nodulo tiroideo, asintomatico e non palpabile. Ho eseguto l'ecografia e l'ago-aspirato, i referti sono i seguenti: Ecografia: "Tiroide in sede, il lobo dx appare lievemente ingrandito e mostra al III medio sup. sul profilo anteriore, un nodulo di 1.5 x 1.4, tenuemente ipoecogeno, disomogeneo, con spot calcifici perinodulari ed iscritti ed una calcificazione di 2.5 mm, non si osservano ulteriori alterazioni dell'ecostruttura bilateralmente. In sede LTC bilaterale si osservano linfonodi iperplastici con morfologia ovalare conservata e buina visibilita' dell'ilo di 1.6 di diametro max (DX). AGOASPIRATO: "Striscio costituito da emazie, colloide, numerosi macrofagi ed aggregati, spesso in atteggiamento papillare, di cellule follicolari atipiche con spiccato dismorfismo, con nucleoli spesso evidenti e grooves, presenti anche pseudoinclusioni nucleari. Quadro compatibile con lesione papillare sospetta si consiglia controllo istologico".
L'endocrinologo mi ha proposto una emitiroidectomia e successivamente, una tx totale se necessario.
Ho 33 anni, non accuso nessun disturbo e i valori ormonali sono:
TSH 1.10 - FT3 3.3- FT4 13.1 - Ab anti TPO 60 - Ab anti Tg <10 - Calcitonina <5.

Gradirei un parere in merito all'esito dell'esame citologico ed anche circa la necessità dell'intervento chirurgico (ed eventuakmente se sia meglio quello totale direttamente o inizialmente quello parziale).

Ringrazio vivamente per disponibilità e servizio offerto.
Fiorenza (Bo).
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Dr. Giuseppe Ielo Endocrinologo, Medico nucleare 228 4
Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
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Gentile Utente 2342,
ho appena letto la Sua lettera.
Il referto citologico parla di una lesione papillare da ricontrollare istologicamente, cioé il citologo chiede che venga effettuata una indagine intraoperatoria per sciogliere il dubbio fra lesione benigna e non, e quindi, avutane la risposta, il chirurgo, nella stessa seduta, può procedere alla escissione del nodulo o alla emitiroidectomia o alla tiroidectomia totale.
In caso di benignità della lesione, basta tirar via il nodulo (o anche non far niente) ed il problema è risolto.
In caso di malignità del nodulo, va fatta la tiroidectomia totale e questo per vari fattori, dei quali Le descrivo i principali:
1-Una volta effettuato l'intervento, il "follow-up" del paziente è semplice ed assolutamente accurato, grazie ai controlli ematochimici di alcuni markers tumorali e della scansione "total-body" con 131-I, controlli e scansione impossibili a farsi se restano residui tiroidei (e la emitiroidecotmia è uno di questi casi).
2-La terapia con 131-I, in caso di presenza di cellule tumorali periferiche, richiede la tiroidectomia totale, se no lo iodio viene captato e "digerito" dal residuo tiroideo.
3-La terapia sostitutiva, con l-tiroxina, è semplicissima da attuare e consente un preciso controllo del TSH, che potrebbe stimolare eventuali cellule in circolo.
Spero di essere stato chiaro.
Non esiti a contattarmi, se lo reputa necessario.
Gradisca i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo