Una settimana ma poi notando un battito cardiaco

Egr. Dottori mi chiamo Aldo, ho 42 anni e volevo sottoporvi il mio caso.
Il 15 marzo scorso, per la prima volta nella mia vita, ho avuto un episodio di F.A.(ero fumatore fino a quel momento,Vita relativamente sedentaria e poca attività fisica)
Giunto al pronto soccorso alle 20:00 hanno fatto la seguente diagnosi dopo ECG:
F.A. con risposta ventricolare media di circa 130 bpm. Iniziata immediatamente terapia con 2 fiale da 70 ml di Rytmonorm + 1 fiala ev. Seleparina 0,4 s.c.
La pressione arteriosa all'ingresso era 125/75 mmHg;
i marcatori di danno miocardico negativi. Nessuna risposta e nessun rientro del ritmo sinusale.
Ricovero il giorno dopo in terapia intensiva e trattamento con compresse di Rytmonorm 150 al mattino, a mezzogiorno e a sera + anticoagulante e gocce di benzodiazepine per eliminare l'effetto ansioso, che devo essere sincero era elevato perche molto spaventato.
Alle 21:00 circa del giorno dopo l'inizio della F.A., quindi quasi alle 24 ore, rientra il ritmo sinusale:
Gli esami di laboratorio hanno rilevato minimo incremento dell'amilasi pancreatica: 64 v.n. 13-53; della PCR 16 v.n. fino a 2,87(valori rientrati nella norma dopo 5 giorni). Valori Tiroidei, FT3, FT4, TSH tutti nella norma.
L'esame ecocardiografico: Ventricolo sn di normali dimensioni cavitarie, spessori parietali e cinesi globale (EF 60 %). Non valutabile la cinesi distrettuale per F.A. ad elevata risposta ventricolare.
Radice aortica, atrio sinistro, primo tratto dell'aorta ascendente e sezioni destre di normali dimensioni. Non versamento pericardico. Non insufficienze valvolare emodinamicamente significative.
RX torace: non evidenza di lesioni pleuro polmonari in atto. Cuore nei limiti e seni costofrenici liberi.
Alle dimissioni, dopo 3 giorni ecocardio sovrapponibile al precedente con conservata cinesi globale e segmentaria.
All'ECG alla dimissione: ritmo sinusale con fc di circa 90 bpm.
Terapia consigliata: Cardicor 1,25 1 compressa al giorno.
Così ho seguito la terapia consigliata per una settimana ma poi notando un battito cardiaco di 59/60 bpm ho deciso di sospenderlo, anche dietro consiglio del mio medico di famiglia.
Dopo un paio di giorni il ritmo inizia a salire di nuovo a 80 bpm, infatti alla visita di controllo, dopo 15 giorni dalle dimissioni, l'ECG riscontrava questi valori ma con attività cardiaca ritmica e solida. P.A. 120/90.
Il cardiologo che mi ha visitato, che tra l'altro era lo stesso che mi ha dimesso, mi confermava che fino a 80 bpm avrei potuto evitare il Cardicor.
Così ho seguito il suo consiglio, ma dopo circa una settimana accade un fatto nuovo: improvvisamente una sera tachicardia (120/130 bpm) e fortissimo stato d'ansia(per fortuna nessuna fibrillazione).
Consultato il mio medico di famiglia mi consiglia di assumere 10 gocce di Ansiolin e di riprendere il cardicor.
Attualmente sto assumendo 10 gocce di Ansiolin al mattino e una compressa di Cardicor 1,25 e 15 gocce di Ansiolin alla sera da circa 10 giorni.
Mi sento chiaramente molto meglio, anche se ho la sensazione che l'attacco d'ansia sia sempre in agguato, ma quello che volevo sapere da Voi, dopo una vostra valutazione sul mio caso, è quanto mi devo preoccupare per la F.A. e come mi consigliate di tornare alla normalità senza diventare schiavo dei farmaci
dato che i dottori mi hanno assicurato che a livello cardiologico non ci sono patologie e che tutto può dipendere dallo stress; posso provare a sospendere il cardicor di colpo, (non c'è una compressa con dosaggio inferiore) o posso cominciare a prenderla un giorno si e uno no?
Il ritmo attuale è attestato su 60/66 bpm in posizione di riposo e P.A. 110/75

Grazie mille per la risposta e Vi saluto cordialmente.

P.S. se può essere utile per la valutazione, soffro di problemi allo stomaco e di digestione e assumo una compressa di Pariet 20 tutti i giorni.
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente,
il trattamento con b-bloccante dopo il primo evento di fibrillazione atriale è in genere indicato nei pazienti affetti da patologie cardiache, come la cardiopatia ischemica, oppure tiroidee o francamente ansiosi e tachicardici. La sua terapia, blanda per giunta, è francamente indicata per la componente ansiosa più che per quella cardiaca. In linea generale, sarebbe auspicabile che lei perdesse peso, aumentasse la sua attività motoria e riducesse eventuali fonti di stress, per poi in accordo con il collega cardiologo ipotizzare una sospensione del farmaco.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

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Utente
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Grazie dottore per la sua risposta; cercherò di seguire i suoi consigli.