Rinazina, reactine etc --> dipendenze e abusi di farmaci da banco

Salve dottori,
volevo alcune delucidazioni per quanto riguarda i farmaci "da banco". Ho messo la domanda nella sezione psichiatria perchè penso che siate i più preparati per quanto riguarda le questioni di dipendenza ed abusi anche dei NON-psicofarmaci.

Magari mi sbaglio, e chiedo scusa.

In particolar modo avevo due domande:

1) un sovraddosaggio veramente eccessivo di farmaci quali vasocostrittori nasali possono causare GRAVI conseguenze? (intendo, per capirci, anche mezzo flacone in un giorno) e sto parlando di rinazina.

2) com'è possibile che i farmaci come il reactine, ma presumo anche moltissimi altri, possano dare effetti collaterali opposti tra loro, come sonnolenza ed insonnia?

Io uso il reactine per l'allergia di stagione, ma questo mi fa dormire di più nel mio caso, ovvero mi da l'effetto collaterale della "sonnolenza". E' vero che ad alcuni da insonnia? O magari c'è qualcosa di fondo che non ho capito?

Grazie per l'eventuali risposte.

ps: No, non mi sono mai fatto mezzo flacone di rinazina. E' solo curiosità, ma tempo fa ne ero dipendente...
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 115 15
Buonasera. Premettiamo innanzitutto che quasi tutti i farmaci hanno dei gravi effetti collaterali da sovradosaggio se assunti in maniera sconsiderata. Venendo al caso specifico la nafazolina contenuta nel primo da lei citato può dare gravi effetti tossici se ingerita e determinare effetti collaterali da sovradosaggio identificabili con rialzo pressorio, tachicardia, cefalea intensa, costrizione toracica, irrequietezza, tremori,allucinazioni convulsioni. Tutti segni tipici del sovradosaggio da simpaticomimetici.
Nel secondo caso invece il farmaco si compone di due principi attivi: un atistaminico (Cetirizina)e un vasocostrittore (Pseudoefedrina). Qui si dovrà tenere conto della potenza di ciascuna molecola e degli effetti collaterali delle singole. Ecco quindi che può prevalere uno o l'altro degli effetti da sovradosaggio secondo le caratteristiche farmacodinamiche dell'una o dell'altra sostanza associata.
Quello che lei descrive (la sonnolenza) è il tipico "effetto collaterale" dell'antistaminico assunto in dosaggio terapeutico. L'abuso del farmaco in associazione però potrebbe portare invece alla prevalenza degli effetti simpaticomimetici sopradescritti o di quelli dell'antistaminico: insonnia, astenia, sonnolenza, nervosismo, tachicardia, capogiri, vertigini e nausea.
Quindi come vede entrano in gioco parecchi fattori, anche dose-dipendenti, che possono giustificare una diversità notevole negli effetti clinici in caso di uso improprio del farmaco.
Cordiali saluti

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Dott. Stelio ALVINO

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