Citrobacter koseri balanoprepuziale

Buongiorno dottori.

Ho fatto un tampone balanoprepuzioale a causa di un arrossamento del glande e prepuzio con puntini rossi sul glande.
Il risultato è stato Citrobacter koseri.

Premetto che l'arrossamento al glande è comparso la prima volta dopo terapia antibiotica post-intervento chirurgico. Quando si presentò il dottore mi fece semplicemente lavare con acqua e bicarbonato e tutto passò.

Sono però un paio di volte che, soprattutto nei periodi di frequenti rapporti con mia moglie, forse per troppo sfregamento, il rossore si ripresenta ed ho per questo deciso di fare il tampone.
Ora tutto è tornato a posto da solo nel giro di 6 giorni, quindi vorrei sapere se è necessario fare la terapia antibiotica (in base all'antibiogramma allegato al referto). Visto che i problemi sono stati causati proprio dall'antibiotico, che a detta del medico mi ha scombussolato la flora batterica, sono un pò preoccupato a dover prendere di nuovo antibiotici (anche perché il medico stesso mi ha detto che gli antibiotici possono causare spesso questi effetti collaterali, tra cui molto spesso la candida).

Volevo chiedere perciò:
questo citrobacter passa da solo (curando ad esempio l'igiene intima)?
può dare conseguenze sull'apparato genitale se non faccio terapia antibiotica?
poso averlo trasmesso a mia moglie, o la sua flora vaginale funge da barriera per la colonizzazione?
e, in particolare, anche mia moglie dovrà fare la terapia antibiotica (lei non ha sintomi è sta benissimo)?

Sono in particolare preoccupato per mia moglie, perché non vorrei che l'antibiotico le faccia venire la candida (scusate, ma il medico di famiglia mi ha messo abbastanza paura).

Grazie.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,le donne hanno molto speso una vaginite,anche da candida,
favorita dai cambiamenti ormonali legati al ciclo mestruale.Una balanopostite va sempre diagnosticata ed,in caso positivo,e' necessario che venga specificata la carica batterica dell'eventuale agente eziologico.In tutti i casi,la terapia va seguita in coppia,per evitare il reciproco contagio.Cordialita'.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta, seguirò i suoi consigli.
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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Normalmente queste problematiche insorgono per infezioni dette "a ping-pong" ovvero trasmesse dalla donna all'uomo e viceversa per non completa guarigione, o per maggiore sensibilità dell'uno o dell'altra al singolo germe o a più germi. In questi casi è opportuna oltre ad una accurata igiene locale anche una terapia di profilassi. Dunque le siggerisco di consultare un colloega urologo per affrontare il problema assieme.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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