Terapia con immunosoppressori

Gentili Dottori,

ringrazio in anticipo chiunque di Voi potrà o vorrà rispondere.
Mi permetto di fare una breve premessa prima di porre nello specifico il mio quesito: ho 30 anni ed ho la malattia di Behcet. In passato ho avuto episodi ricorrenti di aftosi orale, follicolite, uveite posteriore e più recentemente artralgie che interessano anche più articolazioni contemporaneamente e nuovamente afte orali. Il quadro oculare recente è caratterizzato da comparsa di CNV che è in trattamento con anti VEGF ma (per fortuna) non da nuovi segni di flogosi uveale. Il reumatologo che mi segue vorrebbe iniziare a breve una terapia di fondo con farmaci immunosoppressori. Le possibilità individuate sono le seguenti:

sulfasalazina
colchicina
metotrexate

Non dubito dell' efficacia di tali farmaci, nè tantomeno del giudizio del mio reumatologo, tuttavia quello che mi chiedo è se questa scelta terapeutica possa anche PREVENIRE future ricomparse di uveite. Mi chiedo inoltre, perdonate l' ignoranza, se la CNV, sia direttamente collegata o no alla precedente uveite o se comunque anch' essa sia in qualche modo un ulteriore segno del fatto che la malattia non è attualmente in fase di remissione.

Grazie infinite e buon lavoro a tutti.
[#1]
Dr. Enrico Rotondo Oculista 3.4k 82 3
Gentile signora,la comparsa di CNV è verosimilmente legata alla sua patologia di base, si tratta di una complicanza dell'uveite posteriore che lei ha patito in passato per fenomeni di vasculite autoimmune a carico della corioretina; la terapia intravitreale con anti VEGF è senz'altro indicata, ma purtroppo non la mette al riparo da recidive di uveite possibili nel decorso della sua malattia.La terapia immunomodulatrice potrebbe sensaltro migliorare a mio avviso, il decorso della malattia e quindi ridurre la possibilità di recidive oculari.La progressione o la remissione della malattia si basa su una serie di parametri che sicuramente verranno valutati dal suo reumatologo; la CNV può rappresentare un esito di una pregressa uveite non necessariamente in fase di attività. Ma si impone un costante monitoraggio da parte del suo oculista.
Cordialmente

Dr. Enrico Rotondo
Responsabile Day Service Chirurgico - PTA di Gagliano del Capo (LE)
https://www.medicitalia.it/enricorotondo/

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Gentile Dr. Rotondo,

grazie per aver risposto con tanta rapidità e chiarezza. Il monitoraggio dal parte del mio oculista è costante e tale rimarrà. Benchè mi renda conto che sia difficile esprimere un parere senza poter esaminare il paziente, mi chiedevo se tra i tre farmaci individuati dal mio reumatologo, (sulfasalazina, colchicina, metotrexate) ne esista uno o se al contrario siano tutti efficaci nel prevenire/curare le manifestazioni oculari del Behcet.

Cordiali saluti anche a Lei e buona domenica.
[#3]
Dr. Enrico Rotondo Oculista 3.4k 82 3
La scelta anche in questo caso sarà del suo reumatologo, in relazione ad un bilancio costo(effetti collaterali)/beneficio della terapia e del grado di aggressività della sua malattia; Se migliora la malattia di Behchet, miglireranno anche le sue manifestazioni oculari.
ancora cordialità
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Gentile Dr. Rotondo,

ancora GRAZIE a Lei.

Le auguro una serena domenica e buona settimana.