La fibrillazione mi manda al pronto soccorso dove applicando il protocollo il ritmo viene

Scopro di essere in fibrillazione atriale nell'ottobre 2005.
Ovvero verifico che il battito è aritmico e comunque non supera mai i 110 battiti al minuto.
Vado dal cardiologo e non sapendo da quando avevo la fibrillazione mi manda al pronto soccorso dove applicando il protocollo il ritmo viene ripristinato.
Dopo quattro mesi ho nuovamente la fibrillazione, prendo rytmonorm 150+300 mg ed il ritmo torna normale.
Gli episodi continuano fino ad arrivare uno a settimana ed ogni volta prendo lo stesso quantitativo di rytmonorm fino a quando gli espisodi avvengono quasi ogni giorno ee a quel punto sotto consiglio medico, comincio la profilassi (rytmonorm 325mg x 2 al giorno).
Tutto bene per altri quattro mesi; poi ricomincia la fibrillazione (passo ad un dosaggio di rytmonorm 425mg x 2 al giorno).
Da gennaio 2007 gli episodi di fibrillazione si verificano solo quando gioco a calcetto (1 volta ogni 15 giorni).
Continuo a prendere ormai da ottobre 2006 il rytmonorm 425 mg x 2 al giorno e solo quando verifico i casi di fibrillazione intervengo con il rytmonorm da 300 mg + 150 mg.
Ho eseguito ecocolordoppler esami della tiroide e del sangue e non abbiamo riscontrato alcun problema.
C'è da dire comunque che mi è stata riscontrata un' ernia iatale.
Ma pur assumendo la pillola che mi aveva consigliato il medico e che azzerava l'acidità di stomaco, dopo aver fatto la terapia per 20 giorni la fibrillazione è ritornata.
La mia domanda è: per quanto tempo devo continuare con il rytmonorm 425mg x 2?
E' il caso di provare con il rytmonorm 300+150 mg solo in occasione degli eventi?
E' consgiliabile l'ablazione?
E' inutile dire che ho consultato già quattro cardiologi i quali hanno tutti tesi discordanti.
Attendo vostre notizie;Grazie.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2019
Medico Chirurgo
Una fibrillazione che va e viene con questa frequenza mi lascia perplesso. Credo che sia utile eseguire un ECG dinamico secondo Holter ed ancora meglio uno studio elettrofisiologico presso un centro specializzato.Sarebbe anche opportuna una prevenzione con anticoagulanti orali.
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dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
La ringrazio dott. Fusetti, della risposta.
In che senso mi dice perplesso?
Mi saprebbe indicare
[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
La ringrazio dottor Fusetti della risposta.
In che senso è perplesso?
Mi saprebbe indicare un centro vicino a me, visto che sono di Taranto,dove posso fare l'esame elettrofisioligico?
Per quale motivo gli anticoagulanti? e quali?
Faccio subito l'holter dinamico.
Grazie infinite per l'interessamento, attendo ansioso le sue risposte.
Saluti
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2019
Medico Chirurgo
Sono perplesso perchè l'andamento così intermittente della aritmia che mi riferisce non è proprio della fibrillazione atriale che può effettivamente presentarsi e rintrare in ritmo ma non così frequentemente. Sembra una aritmia o tachiartimia di altro tipo. Un centro vicino a dove Lei risiede al momento non lo conosco ma sicuramente sarà noto ai medici del luogo. La terapia anticoagulante è a mio avviso necessaria per prevenire eventuali fenomeno trombotici molto frequenti negli episodi aritmici compresa la fibrillazione atriale. Il tipo di farmaco ed il dosaggio preferirei lasciarlo decidere a chi farà una diagnosi precisa. Saluti. Dott. Fusetti