Rifiuto della mamma

Sono una donna di 33 anni ed ho una bambina di 18 mesi. Purtroppo lavoro come dipendente in un'azienda e quindi durante la settimana la mia bimba sta con i nonni fino a quando non rietro dal lavoro. Nel fine settiman mi dedico a lei e cerco di farlo con tutte le mie energie, anche a discapito del papà. Sono sempre io a cambiarla, a nutrirla, ad andare da lei se piange, a portarla a spasso ecc. La mia bimba è molto allegra e socievole, forse perchè vede intorno a se molte persone, nonni, zie, ecc. Da un pò di tempo mi sento molto angosciata perchè la mia bambina non sembra essere contenta della mia presenza. Infatti mentre fa molte feste quando vede le nonne e le zie, a me non dice nulla quando rientro dal lavoro o addirittura mi dice no perchè vorrebbe rimanere con i nonni. Quando siamo presenti sia io e il papà che i nonni va a chiamare sempre loro e sembra quasi che mi ignori. Cosa devo fare?
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Dr. Claudia Ravaldi Psichiatra, Psicoterapeuta 34 3
Gentile signora, questa sua richiesta è comune all'esperienza di molte altre mamme lavoratrici con figli piccoli.
Capita infatti che, durante l'attività lavorativa intensa della madre, i bambini risentano del distacco, e ancora di più, risentano della tensione che noi mamme proviamo talvolta all'idea di stare lontane per tante ore dai nostri figli (o magari di lasciare i nostri figli ad altre mani). Si crea una specie di gioco di specchi, in cui i bambini esprimono nei fatti il disagio che per primi noi genitori proviamo.
Prima di esporre la questione ad uno specialista dell'età evolutiva, provi semplicemente a cambiare "tattica". Affronti con la sua bambina questo problema magari avvicinandosi per gradi e entrando con delicatezza ma con decisione nei suoi giochi e nelle sue attività, insieme a suo marito o ai nonni le prime volte, poi, cercando momenti solo vostri.
In realtà la sua piccola ha solo voglia di stare di più con lei, e utilizza questo modo (inconsciamente) per renderlo più chiaro possbile.

Lei per prima cerchi di sentirsi serena, e di capire se ci sono sue ansie personali, legate all'essere mamma, lavoratrice etc, che possono condizionare questo atteggiamento.
Saluti e auguri

Claudia Ravaldi
www.psico-terapia.it
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www.matermundi.it

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Dr. Gianmaria Zita Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 46
Concordo pienamente con il parere espresso dalla dott.ssa Ravaldi, aggiungo soltanto un appunto sul suo "a discapito del papà".
A questo proposito le richiamo l'attenzione per non cadere nella trappola inconscia che sua figlia, come ha espresso bene la mia collega, sta mettendo in atto: il rischio è quello di creare un attaccamento madre-figlia molto adesivo a discapito della sua relazione coniugale. Entrambe le relazioni, per sua figlia, sono importanti. Sua figlia deve cioè capire di essere amata ed accettata da papà e mamma, ma che anche i genitori stessi si amano ed hanno i loro spazi per farlo, spazi in cui alla bambina non è concesso entrare.

Un saluto
dott. Gianmaria Zita