Bechet

Ho 43 anni e all’età di 23anni mi è stata diagnosticata probabile LES ed avendo fatto richiesta all’ASL per riconoscimento dell’invalidità civile mi è stato riconosciuto il 51 %.
Nell’anno 2000 vinco il concorso di vigile urbano. Durante questi anni di servizio ho sempre avuto manifestazioni di aftosi orale. Nel settembre 2008 il reparto di infettologia mi diagnostica “ Connettivite indifferenziata. Candidosi orofaringea “ e mi consigliano di rivolgermi ad un reumatologo. Nell’attesa della visita al reumatologo, mi sottopongo a visita del medico competente il quale (24/10/08) esprime il seguente giudizio: ”Idoneo con limitazioni: Da adibire a mansioni che limitano esposizioni a fattori perfrigeranti e stress psico-fisici ”. Per sei mesi. Inoltre il medico competente mi chiede di conoscere la diagnosi del reumatologo, il quale dopo ad una serie di esami dei quali i più importanti sono elencati di seguito, emette il seguente giudizio: . Morbo di Bechet complicata da iniziale interstiziopatia nodulare –Ernia iatale da scivolamento-Esofagite da reflusso-Iniziale proteinia.
Esofagogastroduodenoscopia: Ernia iatale da scivolamento,esofagite grado A sec. LA, reflusso biliare duodeno-gastrico
ENA Tipizzato: SS-A(RO) POSITIVO.
Spirometria:Volumi polmonari dinamici nella norma. Capacità di diffusione alveolo capillare nella norma. EBNA IgG: 393 U/ml.
TC Torace ad alta risoluzione: Presenti segni di un interessamento interstiziale con ispessimento dell’interstizio peribronco-vasale ilo-perilare, settale interlobiliare e dell’interstizio sub pleurico. Piccole bronchiolectasie in sede ilare. Qualche calcificazione in sede delle principali vie aeree.
RX Torace: Rinforzo del disegno polmonare di entrambi i campi per note di peribronchite, specie alle basi. Antigene HLA-R12: POSITIVO.
Il 27/01/09 il datore di lavoro mi informa che ha richiesto la visita medico collegiale. Il medico competente viene informato della diagnosi ed (10/03/09) emana il seguente giudizio: “ Inidoneo permanentemente “. Immediatamente faccio ricorso all’Organo di Vigilanza il quale (26/05/09) dichiara: “ Idoneo alla mansione di Vigile Urbano”.
Nel frattempo passo la visita al Medico Collegiale (18/06/09) ed esprime il seguente giudizio: ” Idoneo alle mansioni della qualifica di appartenenza con le limitazioni che valuterà il medico competente”.
Il 11/08/09 il medico competente conferma il giudizio espresso dall’organo di Vigilanza e il datore di lavoro nonché comandante della Polizia Municipale, mi mette nuovamente in servizio in viabilità.
Visto che ci sono stati diversi giudizi e di cui quello che ha più rivelanza ad oggi è quello dell’organo di Vigilanza, le chiedo quali sono le prospettive alla prossima visita dal medico competente e se posso svolgere le mansioni di Vigile Urbano addetto viabilità o comunque rimanere nel settore della Polizia Municipale con delle limitazioni adeguati al caso e nel caso affermativo quali possono essere?
Grazie.
[#1]
Dr. Maurizio Golia Medico legale, Medico del lavoro 1.9k 95
La procedura è di essere visitati dal medico competente ed esibire una relazione specialistica recente. Se non concorda con il giudizio può fare ricorso entro 30 giorni all'ASL competente. Ne parli al medico competente e corcordi il giudizio.

Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta data, ma vorrei chierederle se per relazione specialistica intende che il medico specialista deve indicare, oltre alla diagnosi, anche le eventuali prescrizioni?
Inoltre desiderei sapere se ci sarebbero le condizioni di poter fare domanda per causa di servizio, considerato che l'organo di vigilanza si è espresso " Idoneo alla mansione di Vigile Urbano " visto che la malattia comunque persiste o solo nel caso in cui vi è un aggravamento?
In attesa di una sua ulteriore risposta, la saluto anticipatamente.
[#3]
Dr. Maurizio Golia Medico legale, Medico del lavoro 1.9k 95
Generalmente lo specialista indica la diagnosi e la terapia ma suggerisce anche cosa sarebbe meglio non fare, poi la decisione finale spetta al medico competente.
A mio parere non ci sono elementi per una causa di servizio.

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto