Lesione completa flessore profondo 4 dito mano dx cin retrazione del moncone in f2

Buongiorno e grazie anticipatamente a coloro che saranno così gentili da prestare attenzione al mio problema.
Dunque,il giorno 01/06/2010 mi sono recato al PS della mia città lamentando un forte dolore al 4° dito della mano DX con l'impossibilita di chiudere completamente lo stesso e in particolare l'ultima falange(il trauma è avvenuto in seguito ad una caduta da cavallo).Visto che l'ortopedico PS non ha ritenuto opportuno approfondire le analisi sono stato liquidato con una stecca Zimmer al dito da tenere per 13 giorni e l'assicurazione che era una semplice distorsione e una volta passato il dolore avrei ripreso a muovere il dito.Trascorso il tempo prescritto tolgo la stecca e provo a muovere il dito ma non accade nulla,a parte la rigidità fisiologica da immobilizzazione l'ultima falange non si muove;finalmente si decidono a farmi un'ecografia dalla quale dopo 16 giorni dal trauma risulta che ho riportato una "Lesione completa del flessore profondo del 4°dito con retrazione del moncone in f2".Ora dopo aver ascoltato il parere dello specialista dell'ospedale e 2 specialisti in via privata mi trovo a dover operare una scelta:
1)L'ortopedico dell'ospedale mi propone di aprire il dito fino al polso e provare a ricucire il flessore dandomi comunque scarse speranze di ripresa della mobilità del dito.
2)Il primo specialista mi consiglia di operare praticando 3 incisioni, riportando il tendine al suo posto e con una buona terapia dice che dovrei riprendere circa 80/90% della mobilità.
2)Il secondo specialista mi dice che purtroppo è passato troppo tempo perchè qualsiasi operazione possa ridarmi la mobilità dell'ultima falange quindi mi consiglia di operare per bloccarla in posizione funzionale ed estrarre il tendine rotto che nel frattempo stà limitando la mobilità del resto del dito.

Ora visto che in ogni caso l'operazione avverrebbe trà l'1 e il 7 luglio,ovvero dopo oltre 30 giorni dal trauma,quale puo essere la soluzione migliore?
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Le dico cosa farei io:
eseguirei l'intervento valutando la situazione del canale.
Se il canale tendineo è in buone condizioni proverei a fare la "tenoraffia" (suturare il tendine) probabilmente usando un pull-out consentendo in questo modo di muover subito.
Se il canale tendineo non è in buone condizioni applicherei una protesi in silicone riservandomi poi la possibilità di trapiantare un nuovo tendine (prelievo dal palmare gracile).
Lascerei l'artrodesi (il blocco dell'articolazione) solo dopo il fallimento delle altre possibilità.
Mi piacerebbe comunque sentire il parere degli altri colleghi in proposito

Cordialmente

Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Innanzitutto la ringrazio per la solerte risposta,volevo inoltre aggiungere un particolare erroneamente omesso;l'ultima falange era già limitata di circa 15° nel proprio normale movimento dovuto ad una frattura avvenuta 2 anni fa.La mia preoccupazione ora è anche quella di dover subire almeno 2 o 3 interventi con relativa riabilitazione senza ottenere un risultato soddisfacente per poi dover arrivare comunque all'artrodesi.Cosa ne pensa?
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Il tentativo lo farei. Secondo il mio modesto parere eseguire una artrodesi in prima battuta non è conveniente.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Sono completamente d'accordo con il dr. Milano.
Se il tendine è in F2 non vedo perché aprire al polso: con una incisione vicino alla falange ungueale cercherei di afferrare il moncone liberandolo dalle aderenze, lo porterei in sede con un pull-out, metterei una stecca a polso flesso e a dita flesse, poi dopo una settimana applicherei una Kleinert, estendendo gradualmente il polso. La tecnica di Kleinert prevede l'uso di elastici che fanno flettere passivamente il dito operato. In tal modo può estendere il dito attivamente e, quando smette, gli elastici lo riportano in flessione; in questo modo si scongiurano le possibili aderenze tra tendine e canale tendineo, senza forzare troppo sul tendine e sul pull-out. Se si riesce si può usare solo il pull-out o solo la Kleinert, ma diciamo che insieme danno una maggiore sicurezza (come avere cintura e bretelle).
Secondo me va fatto un tentativo anche perché se il tendine è in F2 si può pensare che anche i vincula (che apportano sangue e quindi forniscono nutrimento al tendine) non sono del tutto compromessi e quindi il tendine è ancora in buono stato.
A 20 gg dal trauma pensare a un'artrodesi senza prendere in esame altre possibilità mi sembra affrettato. Tenga presente però che il mio parere è dato solo in base alle Sue descrizioni e che non può competere con il parere di chi invece L'ha visitata. Bisogna tener conto anche del fatto che se il tendine si ritira (e talvolta lo si trova nel palmo della mano invece che in F2) anche il muscolo si retrae e questo richiede alcuni accorgimenti tecnici che possono complicare l'intervento.
Le vorrei dare altri due consigli: 1)controlli che gli ortopedici consultati siano Chirurghi della Mano; 2)non escluda anche un parere più autorevole in grosso Centro di Chirurgia della Mano, quale può essere quello del Policlinico di Modena http://www.policlinico.mo.it/reparti/chirmano.asp
Ci tenga aggiornati, se vuole.
Cordiali saluti.

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Buongiorno.
Grazie nuovamente per i consigli,in ogni caso oggi pomeriggio sarò proprio a Modena presso il centro di chirurgia della mano per eseguire una nuova ecografia e per un ultimo consulto prima di decidere quale strada intraprendere.La cosa che comunque mi preoccupa maggiormente è che a parte l'ortopedico dell'ospedale gli altri 2 sono specializzati in chirurgia della mano e colui che mi ha consigliato l'artrodesi(opzione che anche io preferirei lasciare per ultima)opera presso un'accreditata clinica privata di Modena ed ha comunque una buona esperienza in questo tipo di interventi.
Distinti saluti.