I controlli ecografici ogni 6 mesi dal nostro cardiologo che ha sempre confermato un aneurisma

Buongiorno,Vi scrivo per esporvi un problema riguardante mia madre.Nel maggio del 2008 ha effettutato per la prima volta una eco al cuore da cui è risultata una dilatazione di 49 mm dell'aorta ascendente con lieve insufficienza valvolare (tricuspide).Abbiamo iniziato i controlli ecografici ogni 6 mesi dal nostro cardiologo che ha sempre confermato un aneurisma di circa 46,5 mm. nel settembre del 2008 ha fatto la prima transesofagea dove il diametro max è stato 45 mm con insuff aortica lieve,normali arco e aorta addom,buona cinesi globale e normali dimensioni camere cardiache.Nel maggio 2009 coronarografia con diametro 50 mm coinvolgente la radice, coronarie indenni. Settembre 2009 seconda transesofagea(diverso ospedale) diametro max aorta 45 mm senza patologie a carico della parete vascolare. Ultima ecografia giugno 2010 al Monaldi (la precedente 4 mesi fa dal nostro cardiologo era 46,5 mm) evidenzia un aneurisma porzione ascendente prossimale di 49 mm,bulbo 4 cm,giunzione S-T 4,5cm, arco 4,1.Sclerosi delle cuspidi aortiche con lieve rigurgito. Ventr sx normale,cinesi FE 60 % normali pressioni piccolo circolo. Siamo molto confusi e preoccupati,mia madre ha 73 anni, è in buona salute (tranne colesterolo alto familiare),da sempre ipotesa,non fuma eppure ha una patologia così grave.Ci è stato detto che forse è da tantissimi anni che ha questa dilatazione e che potrebbe non essere progressiva. Da quasi 40 anni inoltre ha 3, 4 volte all'anno,un dolore simil anginoso al petto che ultimamente si irradia più alla schiena.A causa dei valori discordanti Vi saremmo molto grati se poteste esporci un Vostro parere.
[#1]
Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente,
come già indicatole in precedente consulto, l'indicazione ad intervento cardiochirurgico dell'aneurisma aortico, avviene allorquando la dilatazione di questìultimo superi i 50mm oppure si evidenzi una notevola progressione della patologia dilatativa. Allo stato, non sembrano esserci i presupposti per ipotizzare un imminente opzione chirurgica.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore per la Sua risposta, Le vorrei però chiedere un parere circa i valori discordanti. E' vero che l'esame più attendibile è l'eco transesofagea?Data la Sua esperienza ritiene possibile che la dilatazione non aumenti? ho molta paura anche perchè si è notata anche la dilatazione dell'arco (assente nella eco transesofagea) ed ho letto della richiosa operazione. Credo che le nuove tecniche o l'endoprotesi non siano strade percorribili in questo caso, vero?Non riesco a valutare i valori nel senso che non capisco se possano considerarsi invariati o aumentati perchè così diversi. Grazie ancora!
[#3]
Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente,
l'esame principe per la valutazione dell'aneurisma aortico, è dato dall'angiografia mediante metodica TAC, esame a mio avviso preferibilmente da eseguire nello stesso centro, onde avere una maggiore sicurezza sulla attendibilità delle misurazioni. Riguardo alle sue osservazioni, le faccio presente che l'evoluzione della patologia aortica è in genere molto lenta.Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,Le sono molto grata per le sue risposte.Mi perdoni se le chiedo ancora una cosa: secondo lei cosa dovremmo fare in questo momento?Il fatto che le misurazioni, anche se discordanti,in 2 anni non sembrano aumentate sono secondo lei un elemento positivo?Una ultima cosa: sappiamo che sono da eviate gli sbalzi di pressione(per fortuna mia madre è da sempre ipotesa), secondo lei fare molte scale per andare a mare è sconsigliabile?Stiamo pensando di cambiare la nostra meta proprio in funzione di questo. Grazie mille e buon lavoro.
[#5]
Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
La lenta evoluzione della dilatazione è certamente da considerare un elemento positivo, per quanto riguarda la possibilità di svolgere una certa attività fisica, ciò fondamentalmente dipende dalla valutazione clinica globale della paziente, cosa a me, ovviamente non nota.
Saluti
[#6]
Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Chirurgo toracico, Cardiologo, Cardiochirurgo 553 19 5
Le attuali linee guida circa l'indicazione ad intervenire su un aneurisma della aorta ascendente considerano anche il diametro in relazione alla superficie corporea. In particolare si considera che un rapporto diametro/sup corporea di 3 o maggiore sia da considerare come indicatore di intervento.
Se consideriamo questo parametro nel caso della paziente in effetti la supf corporea è di 1.66 che rapportati al diametro TAC dà appunto 3.
In realtà concordo anche io con il collega Martino nel dire che il caso deve essere valutato nel contesto clinico e complessivo della paziente. Ripeterei una TAC a 6 mesi e in caso di progressione farei l'intervento. L'esame echo non è altrettanto attendibile nel fornire valori di diametro confrontabili nel tempo.

cordiali saluti

GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino

[#7]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le Vostre risposte, speravo che la situazione non fosse così critica anche perchè le eco semestrali hanno sempre dato valori non allarmanti. faremo per la prima volta la TAC. Buona serata
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentili Medici,
ho letto su questo sito un intervento del dott. Actis Dato in cui si parla della possibilità di un'endoprotesi per l'arco aortico. Credete, in linea di massima, che potrebbe essere applicato anche a mia madre?L'aortografia fatta durante la coronarografia non aveva rilevato alcun problema particolare, oltre la dilatazione aneurismatica. Nel caso ciò fosse possibile, a quale centro iperspecializzato mi dovrei rivolgere per un intervento del genere?Vi ringrazio anticipatamente, con la speranza che l'intervento possa essere evitato.....da quello che ho letto,credo sia uno dei più rischiosi e da quando abbiamo questa spada di Damocle sulla testa abbiamo perso un bel pò di serenità.Grazie.
[#9]
Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Chirurgo toracico, Cardiologo, Cardiochirurgo 553 19 5
Una endoprotesi puo' essere impiantata in arco aortico ma non in aorta ascendente...sono due tratti dello stesso vaso differenti.
L'intervento che deve fare sua madre, quando ci saranno le indicazioni, e' semplicemente una sostituzione della aorta ascendente classico che in qualunque centro cardiochirurgico in Italia e' eseguito con un rischio di morte di circa il 3-4% in relazione specificamente ad eventuali altri fattori di rischio non accennati nella sua richiesta di consulto.

cordiali saluti
[#10]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per la Sua gentile risposta, in effetti dall'ultima ecografia fatta credevo di aver capito che anche l'arco fosse dilatato sebbene nè dalle ecografie trnsesofagee, nè dalla aortografia era mai stato sollevato il problema.Grazie ancora e buon lavoro.