Subatrofia ottica

circa 6 o 7 mesi fa mio marito (58 anni) ha cominciato ad avvertire un fastidio all'occhio sinistro (ombra) e qieri in seguito ad un esame per la valutazione del campo visivo gli è stata diagnosticata una subatrofia ottica e consigliato un ricovero in ospedale per approfondire.
non gli è stata data alcuna spiegazione circa le cause, le eventuali cure, la irreversibilità della malattia e/o un eventuale aggravamento. chiedo alla vstra gentilezza una risposta a queste domande e in più vorrei sapere se è necessario il ricovero per meglio diagnosticare la malattia e le cause e in questo caso se ci sono dei centri di eccellenza in puglia dove abito oppure se un buon specialista (che se possibile vi chiedo di indicarmi) può effettuare tutti gli esami necessari e le terapie opportune.
vorrei allegare l'esame del campo visivo per avere un parere anche sulla gravità del danno, ma non so come fare.
Grazie per la risposta che vorrete darmi
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Dr. Diego Micochero Oculista 1.4k 61 20
Sicuramente una subatrofia ottica è un evento grave, che va immediatamente studiato al fine di individuarne le cause ed eventuali rimedi.
Credo che un ricovero in tempi brevi sia indispensabile, dato l'alto numero di esami necessari ad inquadrare il problema senza perdite di tempo dovute alle prenotazioni dei vari esami.
Cordialmente

DOTT.DIEGO MICOCHERO
DOTTORE DI RICERCA e già PROFESSORE a c.dell' UNIVERSITA' di PADOVA
Corso del Popolo, 21 PADOVA
340 5240373-338 8718992

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dopo
Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
la ringrazio tanto. può indicarmi qualche centro d'eccellenza dove rivolgerci ed eventualmente il nome di uno specialista?
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Dr. Diego Micochero Oculista 1.4k 61 20
Noi per ovvi motivi non possiamo fare nomi specifici , comunque in Puglia ci sono molti centri in grado di gestire al meglio questo problema. Chieda consiglio al suo medico di fiducia.
L'importante è non aspettare.
Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
Gentile dott. Micochero, mio marito si è rivolto ad un'altro specialista locale, il quale si grandemente meravigliato per la superficialità con la quale il primo oculista aveva consigliato il ricovero, senza neanche fare i cntrolli più elementari, quali la misurazione della pressione dell'occhio, che è risultata essere all'occhio sx essere pari a 38, mentre al dx pari a 18.

Ha diagnosticato un glaucoma e il danno al nervo ottico secondario a tale patologia.

Ha prescritto una cura, solo per l'occhio sx, a base di:trofinerv, una cp al dì,duotrav una gc al dì e trusopt una gc. ogni 12 ore al dì.

Ha detto che il danno potrebbe essere reversibile e tra 14 giorni vuole rivederlo per fare un'esame delle fibre ottiche (non conosco il nome esatto dell'esame.

Ora chiedo, a lei o ad altro suo collega che gentilmente vorrà rispondermi, se la cura prospettata è adeguata o se esistono altre terapie più efficaci e, soprattutto, se è opportuno indagare oltre.

Per l'occhio dx non ci sono problemi?

Ringrazio sin d'ora i medici che vorranno darmi una risposta esauriente.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
faccio un aggiunta: cercando informazioni sugli altri consulti, ho letto un parere del dott. Siravo secondo il quale l'uso di clliri al cortisone può provocare glaucoma e cataratta, siccome mio marito ha fatto largo uso di Ketoftil (collirio a base di cortisone)perchè soffre di rossori dovuti ad allergia al cipresso, mi chiedo se può essere questa la causa del suo problema e se in futuro deve curare la sua allergia diversamente.

Grazie ancora.
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Dr. Diego Micochero Oculista 1.4k 61 20
La devo rassicurare, in quanto il Ketoftil è a base di Ketotifene, in antiinfiammatorio non steroideo ( un FANS) che quindi NON contiene cortisone.
Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
la ringrazio tanto per la risposta tempestiva, ma potrebbe rispondere anche alla prima parte del quesito?

grazie ancora.
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Dr. Diego Micochero Oculista 1.4k 61 20
E' molto strano che il primo collega non si sia accorto dell'aumento pressorio, dato che è un esame fondamentale nell'ambito di una visita specialistica.
Comunque la terapia prescritta è corretta, e bene fa il collega a ricontrollare la situazione dopo un paio di settimane, per poter eventualmente riaggiustare la terapia nel caso ce ne sia la necessità.
Di solito i danni da glaucoma sono in gran parte irreversibili, ma non è detto che vi sia un miglioramento anche funzionale in seguito alla normalizzazione pressoria.
Per l'OD bisogna eseguire gli esami per valutare la funzionalità del nervo ottico ( campo visivo, OCT delle fibre nervose del nervo ottico, etc. ) cosa che sicuramente farà il collega.
Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
la ringrazio tanto per la sua disponibilità e la saluto cordialmente.