Rinite vasomotoria e tosse persistente

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Buonasera,
sono una giovane donna di 30 anni e mi è stata diagnosticata una forma di rinite vasomotoria.
Sono sempre andata incontro a problemi della alte vie respiratorie,sin da bambina,e a 19 anni ho subito l’intervento di tonsillectomia,dato che i miei valori erano tali da richiedere questo intervento ed avevo avuto anche una forma di reumatismo ai tendini delle gambe.
L’anno scorso ho subito l’intervento ai turbinati e successivamente la fibro-laringoscopia,e
anche dai precedenti prelievi di muco,mi è stata data conferma di questa forma di rinite.
Il problema persiste da 4 anni circa ma il mio fastidio è soprattutto una conseguenza della rinite,infatti comincia con un raffreddore con starnuti continui,lacrimazione e senso di nausea,
mal di stomaco,per poi passare a forti laringiti,tracheiti,e una tosse persistente,secca,che dura anche mesi.Tutto cio’è per me invalidante,devo assentarmi per lunghi periodi dal lavoro,e non posso svolgere un’attività fisica,né stare in luoghi chiusi,insomma mi limita moltissimo.
L’ultimo episodio è stato proprio 2 mesi fa.Ora sono in cura con Flixotide 250 per inalazione e
Singulair una compressa al giorno,cura che dovro’continuare per circa un mese e mezzo.
Successivamente dovro’assumere dei vaccini indicati.
In passato sono stata sempre in cura con antistaminici,l’ultimo Telfast,ma con scarsi risultati.
Affianco questa cura,per cosi’dire tradizionale,con una cura omeopatica a base di alluminium gocce
2 volte al giorno,ma ho sentito parlare dello spray Allerin della hering.
La mia domanda è se posso utilizzare anche questo spray nasale,essendo già in cura con prodotti tradizionali.
I miei medici (otorino e omeopata)sono contrari all’utilizzo contemporaneamente di prodotti omeopatici e tradizionali,per cui ho paura che dovro’lasciare la cura omeopatica…
Vi ringrazio in anticipo,
cordiali saluti
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
nella visione moderna dell'omeopatia non vi è quasi alcuna controindicazione al'uso contemporaneo di farmaci allopatici e omeopatici contemporaneamente. Purtroppo una eccezione considerevole è data dall'uso di cortisonici e antistaminici che vanificano la risposta ai farmaci omeopatici. Dunque la visione dei colleghi che ha interpellato è corretta. Sarà dunque lei a scegliere il tipo di terapia che ritiene più opportuna, dopo che i medici le avranno esposto chiaramente le possibilità di risultato, i tempi e le eventuali alternative. Mi sento di raccomandarle, per facilitare la risoluzione dei suoi problemi, in associazione un ciclo di terapia in agopuntura. Questa non presenta alcun contrasto nè con l'uso di farmaci allopatici, nè con quelli omeopatici.
Sperando di esserle stato utile, la saluto.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30 5
Gentile utente,
si è sottoposta ad una valutazione gastroenterologica? La presenza di reflusso gastro-esofageo potrebbe sicuramente essere, almeno in parte, responsabile della sua sintomatologia.
Ci tenga informati.

Vincenzo Marcelli

[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Vi ringrazio molto per le vostre rapide e cordiali risposte.Mi sono sottoposta a controlli anche presso un gastroenterologo ed è risultato che il reflusso è una conseguenza della tosse,quindi mi è stato riscontrato come fenomeno temporaneo(scusate ma non so come esprimermi in termini piu'tecnici e medici) per cui sono stata curata con Antra e successivamente mi è stata prescritta una cura naturale a base di fermenti Neo-Vita floren.Ho effettuato anche prove allergiche per piante e alimenti (risultati negativi).Provero'la tecnica di agopuntura a Luglio,spero di poter cosi'proteggermi,poichè mi è sempre stato detto che dalla rinite vasomotoria non si puo'guarire,si puo'solo prevenire,con molti accorgimenti,l'attacco acuto.Ma potrei anche sopportare il raffreddore.Quello che mi debilita tantissimo è la tosse,davvero persistente,e la sensibilità alla faringe,che mi provoca spesso afonia.Si puo'prevenire in qualche modo la vasodilatazione,anche per la rinite e prevenire la tosse?Vi ringrazio ancora,cordiali saluti.
[#4]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Penso che potrà avere giovamento dal trattamento in agopuntura anche per la situazione faringo-laringea. D'altra parte esprimersi i termini di guarigione o prevenzione talvolta può essere solo accademico. L'importante è che lei ottenga un risultato stabile che dovrà probabilmente essere consolidato in più riprese.
Saluti.
[#5]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregia, le risposte allergiche, dipendono da una risposta prevalente dei linfocoti Th2, rispetto ai Th1. Infatti questi sono in perfetto equilibrio, ogni volta che avviene una infiammazione, il sistema risponde con i linfociti Th1, ogni volta che è necessaria una risposta allergica, vengono utilizzati i Th2; questo perfetto equilibrio, viene rotto, spostato verso i Th2, dalla persistenza di una infezione, infiammazione persistente, cronica, spesso asintomatica, ricorrente, con produzione eccessiva di interleuchina 4. Pertanto per un meccanismo perverso, ogni volta che avviene una infezione, infiammazione, invece di ottenere una risposta Th1, procedono i Th2 allergici, quindi “rinite vasomotoria.”, o latre forme definite “allergiche”. Cercare gli allergeni o i cosiddetti “vaccini”, non solo è inutile, ma anche controproducente, accentuando la risposta Th2; soprattutto sono estremamente pericolosi quelli che contengono lisati batterici, poiché incontrando un soggetto HLA predisposto, potrebbero essere il motivo innescante di patologie autoimmuni. La somministrazione di cortisone o antistaminici, agisce solamente sulla risposta a valle del sistema, non sulle reali cause della problematica allergica, che è la ricerca della infezione preesistente. Il cosiddetto “allergene” è solamente il motivo scatenante, perdere tempo alla sua ricerca sarebbe solamente inutile, poi quando sono stati individuati, come è possibile evitarli?, la costruzione di un “vaccino”, porterebbe solamente all’aumento della sintomatologia. Pertanto la ricerca della soppressione del sintomo, è completamente inutile, poiché il sintomo va seguito nella sua eliminazione, ed è fondamentale per la ricerca del farmaco appropriato, che per similitudine esprime la sintomatologia della persona.
La diagnosi va sempre eseguita, poiché questa, insieme ai sintomi conduce alla prescrizione del farmaco come la presenza dell’agente patogeno o degli agenti patogeni, conduce al farmaco esatto per la persona e la sua problematica.
Lei sin da bambina, ha sempre presentato infezioni delle vie aeree, che forse non sono mai state giustamente diagnosticate e fermate, tanto è che alla fine, hanno tolto le tonsille, che sono espressione della eliminazione della infezione, quindi hanno precluso al sistema immunitario, di eliminare il responsabile o comunque di effettuare quel compromesso necessario, per avere i minori sintomi possibili; la patologia si è approfondita, sfociando successivamente in qualcosa di più grave, “anche una forma di reumatismo ai tendini delle gambe. l’intervento ai turbinati ” l’allergia,
Anche la presenza di polipi nasali è determinata dalla infezione, infiammazione persistente.
A tutto questo si può aggiungere la presenza dell’Helicobacter Pylori, che si impianta su un terreno favorevole creato dalla necessità dell’organismo di alcalinizzare le zone infiammate, che per la presenza di acidità, incompatibile con la vita delle cellule, viene utilizzata la pompa ionica dello stomaco, quindi molecole acide in quantità maggiore, vengono prodotte, versate in un organo che ha un contenuto acido, le corrispondenti molecole alcaline, vengono portate nelle zone infiammate acide, perdurando da diverso tempo la situazione infiammatoria, la iperacidità dello stomaco, conduce alla gastrite, ernia iatale, reflusso gastoesofageo, problematiche che non sono a sé stanti, ma che derivano dalla considerazione generale di tutto l’organismo. L’utilizzo di cortisonici, antistaminici, inibitori o invertitori della pompa, non fanno altro che acuire la sintomatologia generale e specificatamente allergica. Pertanto il reflusso gastroesofageo, non è la causa, anche parziale, della sintomatologia, ma solamente il risultato delle cause che hanno provocato l’infiammazione, infezione.
L’helicobacter è anche capace di innescare le allergie.
Il batterio va cercato attentamente, poiché in condizioni di vita precarie, questo si trasforma in cocco, perdendo la capacità di produzione della ureasi, quindi non più individuabile con i test che comunemente vengono utilizzati, basati sull’ureasi, ma non solo non vengno individuati gli anticorpi inerenti a questo antigene.
La ricerca dell’Helicobacter deve essere quindi più approfondita, rivolta agli altri antigeni presenti sulla sua superficie.
La tosse persistente, oltre alla presenza del batterio, può dipendere da altri agenti patogeni che chiaramente, vanno cercati.
Pertanto, eseguita la diagnosi esatta, accertate le cause della rinite vasomotoria, è possibile guarirla.
La medicina convenzionale ha tutte le possibilità di farmi giungere, insieme agli esami strumentali, al ragionamento di medicina biologica, alla risoluzione del problema, la medicina biologica, mi offre i farmaci per poterla curare.
Qualsiasi prescrizione, convenzionale o biologica, deve sempre seguire la diagnosi precisa, soprattutto delle cause e di quale agente patogeno ha innescato la patologia infiammatoria, insieme ai sintomi espressi dalla persona che ne è affetta, da qui deve partire l’analisi per la similitudine che conduce al farmaco che presenta la sintomatologia della malattia.
Saluti Alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it




[#6]
Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79 23
Carissima,
letta attentamente la sua storia clinica mi sento di consigliarle vivamente un orientamento 'non convenzionale' per giungere ad una risoluzione dei suoi disturbi.
Consideri che l'incertezza nell'assunzione dei medicinali omeopatici-omotossicologici comporta necessariamente un risultato parziale ed insufficiente degli stessi ed un suo probabile abbandono della terapia.
Si rivolga con più fiducia al suo omeopata con il quale consideri l'ipotesi di utilizzare preparati di organoterapia ed isoterapici che siano di sostegno all'azione del simillimum.
Cordialmente.

Dr. Riccardo Ferrero Leone
Nutrizione clinica - Omeopatia - Omotossicologia
www.leonelifestyle.com

[#7]
Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30 5
Pur nel pieno rispetto delle opinioni dei colleghi, mi soffermerei ancora sugli aspetti diagnostici. Mi lascia infatti un pò interdetto la possibilità della tosse quale causa del reflusso. Io credo invece che se il reflusso è ancora presente debba essere considerato la causa non solo della tosse ma anche dei disturbi a carico della voce.
A prescindere quindi dal tipo di trattamento che vorrà intraprendere, rivaluti attentamente la situazione gastrica, verosimilmente causa e non conseguenza dei suoi disturbi.
[#8]
Dr. Sandro Morelli Anestesista, Perfezionato in medicine non convenzionali 258 7
Ho molti anni di eseperienza come medico omeopata e le garantisco che la sua rinite guarirà! Le vorrei dare un consiglio risolutivo. Intanto le dò una cura:
POLLEN HISTAMIN 200 PLUS CPS. OMEOFARMA:
Prenda una capsula la mattina (apra la compressa e metta i granuli sotto la lingua), lo faccia tre volte a settimana per 2 settimane e poi una sola volta a settimana.
In più prenda SPONGIA TOSTA 9CH GRANULI, 3 granuli sublinguali 2 volte al giorno. Faccia 2 mesi di questa cura e nel frattempo si faccia prescrivere dal medico curante PRIST E RAST per alberi, graminacee, polveri, dermatophagoides, muffe. Quando avrà la risposta la porti al suo omeopata di fiducia che le darà una cura che la guarirà DEFINITIVAMENTE!!!

Vorrei anch'io rispondere alla sua richiesta dell'associazione farmaci tradizionali ed omeopatici. Si possono associare! Io, quando inizio una cura omeopatica per la prima volta ad un paziente, gli lascio gli altri farmaci che pian piano tolgo quando il paziente inizia a guarire.

dott. Sandro Morelli

[#9]
Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30 5
Egregio collega, sono dell'opinione che una terapia, di qualsiasi tipo, debba essere proposta solo dopo aver visitato il paziente e formulato una precisa diagnosi.
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