Sedazione profonda

Salve. A breve dovrò sottopormi ad un piccolo intervento di pick up di ovociti in un percorso di PMA in sedazione profonda con respiro autonomo. Sono molto spaventata per questa sedazione.Fino ad un anno fa per problemi di ansia ho fatto spesso uso di Lexotan anche a dosi elevate e qualche volta mi è capitata una sensazione strana prima di addormentarmi. Quando ero sul punto di addormentarmi mi sembrava di essermi dimenticata di respirare mi accorgevo cioè di non respirare.Questa esperienza mi ha lasciato un tal brutto ricordo che ho paura che possa ricapitare in sedazione profonda con l'eccezione che in quell'occasione non me ne riuscirò a rendere conto.Secondo Voi potrebbe accadere? E' il caso che ne parli con i medici? Il mio medico di famiglia diceva che non centrava il Lexotan ma era un caso di ansia inconscia, voi cosa ne pensate? Grazie molte a chi mi risponderà.
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buona sera, lei sarà sottoposta alla sedazione profonda a cura di un mio collega anestesista, quindi non potrà succedere propio nulla, in quanto anche se lei dovesse avere delle fasi di apnea da farmaci, l'anestesista provvederà ad assisterla in maschera.
Lei comunque dica al collega che è abituata ad assumere farmaci sedativi in una certa quantità, dato che la cosa può essere rilevante ai fini della conduzione della procedura anestesiologica.
Cordiali saluti

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Dottoressa Anna Maria Martin

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dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Ringrazio per la risposta gentile dottoressa. Potrebbe spiegarmi che cosa significa assistere in maschera? Con l'intubazione o solo con l'ossigeno? Devo dire all'anestesista che sono abituata ad assumere farmaci sedativi in quanto posso essere diventata tollerabile? Pensa che abbia bisogno di una dose maggiore? Pensavo che essendo passato un anno mi sia "disintossicata"... La ringrazio ancora e mi scuso per l'ulteriore disturbo.
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente, meglio dire comunque tutto all'anestesista, deve essere pronto anche ad una sua possibile necessità di dosi diverse di farmaci: l'anestesista comunque deve sapere tutto della storia clinica del paziente anche le cose che ci sembrano più irrilevanti.
Quando si dice che l'anestesista "assiste in maschera", vuol dire che, quando il paziente dorme, se la respirazione spontanea, per alcuni secondi o più, non è sufficiente, o si verifica apnea, mette una maschera facciale su naso e bocca e tramite questa fa respirare lui il paziente mandando nei polmoni O2 o se serve miscele gassose contenenti anche anestetici volatili.
Spero di essere stata esauriente, un saluto.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Lei mi è stata di grande sollievo dottoressa la ringrazio moltissimo. Adesso potrò procedere in questo percorso in modo sicuramente più sereno. Le auguro una buona serata. Cordiali saluti.