Una sterilizzazione tubarica

Salve, ho 37 anni una gravidanza nel 1990 e 3 mesifa mi hanno operato in laparoscopia togliendo aderenze tra ovaie e intestino e utero in sospetta endometriosi.
Premetto che non ho mai avuto dolori insopportabili durante le mestruazioni prima di un intervento in laparoscopia nel 2003, dove mi hanno effettuato una sterilizzazione tubarica (tagliando e bruciando le tube) a causa dei miei vari problemi di salute, tra cui cardiaci e mi è stata sconsigliato uso della pillola e un’altra gravidanza.
Ho sofferto tantissimo durante i cicli mestruali seguenti(che spesso iniziavano una settimana prima con delle perdite e poi al momento del ciclo vero e proprio finivo sempre in pronto soccorso xkè sembrava una peritonite dal dolore a dx vicino all'inguine) ma dalle ecografie non si vedeva nulla di patologico; il dolore si attenuava solo con toradol in dosi massicce e zoppicavo poi per tutto il resto del ciclo..
Solo una tac del settembre 2005 ha diagnosticato una sospetta endometriosi dietro l’utero a dx , che confermava un po’ tutti i sintomi.
Essendo cardiopatica mi hanno dato l'analogo-decapeptyl inizialmente per 6 mesi fino ad un anno e mezzo (la menopausa dovrebbe terminare a fine maggio).. In questo periodo di menopausa sono stata meglio, i dolori sono comparsi solo 3 volte e per poco tempo con un dolore forte ma mai come col ciclo, in concomitanza di problemi intestinali e 1 volta è passato svuotando la vescica.
Dopo l'isterectomia di 2 settimane fa mi hanno detto i chirurghi che l’ endometriosi non l'hanno vista, ma potrebbe essere nascosta nelle anse intestinali.
Ora mi chiedo se è possibile che la lunga terapia con l'analogo abbia fatto riassorbire questa endometriosi oppure quando ovulerò di nuovo potrò avere di nuovo quei terribili
dolori pur non avendo l’ utero..
Da poco mi è arrivat l'esame istologico che rivela:

UTERO= CERVICITE CRONICA. IL MIOMETRIO DEL TERZO ESTERNO MOSTRA DIFFUSA CONGESTIONE VASCOLARE
DOUGLAS= FRAMMENTO GIALLASTRO DI 4 MILL: TESSUTO FIBROSO CON CONGESTIONE VASCOLARE EMORRAGICA.
PLICA PRE-VESCICALE: TESSUTO SENZA ALTERAZIONI

cosa significa? sono focolai dell'endometriosei/adenomiosi??
Attendo un vostro parere e consigli in merito appena possibile
grazie,
Barbara







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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Una cosa mi lascia perplesso; lei ha affrontato questo intervento per una diagnosi di endometriosi (del resto l'esame istologico dell'utero asportato non mostra alterazioni rilevanti), ha 38 anni e le hanno lasciato in sede proprio gli organi da cui l'endometriosi dipende: le ovaia?
Non vedo il motivo per il quale non le hanno asportate.
Vuole, cortesemente, rendercene edotti?
Saluti.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#2]
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Utente
Utente
buongiorno..e grazie per la risposta.
onestamente vi ho scritto perchè la cosa non è chiara nemmeno a me!!
il giorno dell'intervento mi hanno detto che di sicuro avrebbero tolto l'utero(perchè il mio problema principale era fermare il mestruo visto che i dolori peggiori erano causati dallo stesso)e che avrebbero tentato di conservare almeno un'ovaio,il sx, per la mia giovane età e dicendomi che eventualmente se i dolori fossero tornati me l'avrebbero tolto in seguito l'ovaio rimasto..il primario si 'lamentava' del fatto che secondo lui ero stata troppo tempo in menopausa indotta!!!come se l'avessi deciso io!(dall'ottobre 2005 al maggio/giugno 2007).
Al mio risveglio mi son sentita dire che non hanno visto endometriosi, che le ovaie erano belle, che NON HANNO CERCATO focolai nelle anse intestinali e che hanno scollato delle aderenze.

Durante la visita di controllo le due dottoresse presenti leggevano l'esame istologico e secondo una si trattava di focolai di endometriosi, l'altra parlava di varicocele.. ma il mio dubbio è proprio qui, dall'esame istologico quello che si vede sono focolai di adenomiosi/endometriosi o cosa?? possibile che non si riesca a capire?? purtroppo la cartella clinica non mi è ancora arrivata,per avere un 'quadro' + chiaro dell'intervento.
e questa lunga menopausa col decapeptil può aver 'addormentato' l'endometriosi??
mi auguro che possiate aiutarmi a capire xkè temo davvero il ritorno dei dolori...
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Gentile amica
il quadro istologico non parla assolutamente di endometriosi.
Se la malattia c'è, anche se per lungo tempo "addormentata" col Decapeptyl, essa non è stata assolutamente rimossa in maniera definitiva, dato che la ripresa delle funzioni ovariche, può nuovamente associarsi ad una sua ripresa .
Altro non si può dedurre dalla sua storia clinica.
Probabilmente, la descrizione integrale dell'intervento praticato, potrebbe aggiungere particolari interessanti ed...illuminanti circa il suo caso.
Non posso dirle nulla di più.
Cordialmente.
[#4]
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Utente
Utente
grazie per la risposta..ma ora sono solo un pò più preoccupata..
appena avrò la cartella clinica vi comunicherò cosa descrive durante l'intervento.sperando nuovamente in una vostra risposta.
ma ciò che è descritto nell'esame istologico cosa può essere? quello che ho capito è che non è normale che ci sia..
saluti
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Si tranquillizzi per l'esame istologico del pezzo opratorio: è esente da qualunque forma di patologia neoplastica, se è questo ciò che la spaventa e la preoccupa.
Non si fa alcun cenno alla presenza di focolai endometriosici nel pezzo asportato.
Resto in attesa del referto della cartella clinica.
Cordialmente.
[#6]
dopo
Utente
Utente
buongiorno, oggi ho fatto la 2° visita di controllo post intervento.
la dottoressa presente mi ha detto che questa vascolarizzazione anomala può essere stata la causa dei miei dolori (ma è una patologia??ha un nome??).
dall'ecografia risulta che l'ovaio di destra è di 14x10 cm e quello di sinistra è di 15x11.
vuol dire che hanno già 'ovulato' oppure il decapeptyl non ha ancora terminato il suo effetto??
in settimana dovrebbe arrivarmi la cartella clinica, non appena la ricevo vi descrivo l'intervento.
grazie
barbara
[#7]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Non conosco, effettivamente, una patologia che possa relazionarsi col quadro istologico che le è stato riscontrato (probabilmente la Collega si riferiva ad un varicocele pelvico?).
Circa le dimensioni delle ovaia, credo siano espresse non in cm, ma in mm.
Rinnovo la perplessità sulla scelta dell'isterectomia semplice senza annessiectomia con una diagnosi pre-operatoria di endometriosi pelvica di tale severità anatomo-clinica da rendere necessario l'intervento ablativo stesso!
Questo, ovviamente, stando alla sua storia clinica, così come Lei l'ha riportata.
Cordialmente.
[#8]
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Utente
Utente
La ringrazio tanto per la sua risposta..
La ginecologa di ieri ha detto che il varicocele è esterno all'utero e quindi secondo lei non era il mio caso dove la DIFFUSA CONGESTIONE VASCOLARE era interna all'utero.
(ma io mi chiedo allora se qsto è varicocele: DOUGLAS= FRAMMENTO GIALLASTRO DI 4 MILL: TESSUTO FIBROSO CON CONGESTIONE VASCOLARE EMORRAGICA--???)
appena avrò qsta benedetta cartella clinica le descriverò l'intervento..
grazie
barbara
[#9]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
L’anamnesi e la ricerca delle cause, sono fondamentali, per comprendere la dinamica fisiopatologica che ha condotto ad una problematica così complessa.
La sua domanda attuale, non esclude quindi la considerazione del suo organismo nel suo complesso, lei non è depressa, ma soltanto stanca, a 37 anni, di tutte le patologie che sta vivendo, di cui non vede la fine e la soluzione.
Per questo metto il copia incolla.

Tutti i disturbi che lei presenta, sono collegati l’uno con l’altro, considerarli singolarmente, staccati l’uno dall’altro, sicuramente, conduce ad un insuccesso, e ad una loro prosecuzione successiva, sempre più in aggravamento. E’ come una matassa che va districata, per cercare l’inizio, da cui ripartire per mettere ordine, in un organismo che ha subito, una sull’atra, diverse patologie.
Comprendere chi ha iniziato, messo in moto tutto è fondamentale, tutto si è sovrapposto, come un castello di carte, in cui per sfarlo, occorre cominciare a levare carta su carta, per arrivare alle prime che sostengono la costruzione. Togliere le carte senza programmazione, non fa altro che cascare solo qualche parte, senza soluzione.
I sintomi che più la preoccupano, sono quelli “il primo è la stanchezza cronica che sta così da almeno 5/ 6 anni!! difficoltà ad addormentarmi (raramente anche per nervoso alle gambe) e ho un sonno molto leggero (tanto da dover usare tappi alle orecchie), risvegli frequenti anche per urgenze urinarie (che ho anche di giorno), e la mattina sono + stanca della sera e spesso fino a tardo pomeriggio.. senso di debolezza generale, testa confusa, difficoltà di concentrazione, che cerco di ignorare ma succede troppo spesso tanto da dover uscire solo in compagnia. ” inerenti alla sindrome da stanchezza cronica/fibromialgia, che facilmente, possono essere scambiati per uno stato depressivo, con prescrizione di farmaci antidepressivi, che possono accentuare la sintomatologia, non intervengono sulle cause che hanno provocato la CFS. Infatti, in letteratura internazionale, questa è ricondotta ad una infezione a Epstein Barr, Herpes virus 6 e Ciromegalovirus, ma altre cause possono intervenire nella determinazione dela patologia, che vanno accertate, per poterle risolvere. Dal suo racconto, precedentemente, soffre di asma bronchiale, allergie acari e graminacee. che rappresentano una alterata risposta linfocitaria, nellequilibrio TH1/Th2, in favore dei linfociti TH2 che sono attivati nelle risposte allergiche, per una presenza costante di una infiammazione cronica attiva persistente, per cui viene prodotta in eccesso l’Interleuchina 4, che sposta la risposta TH!/TH2, in favore di TH2. Pertanto, costantemente è presente una infezione, probabilmente, sempre dei tre virus. Questi hanno la capscità di innescare le tiroiditi, attraverso l’errore compiuto dal sistema immunitario, chiamato mimetismo molecolare, “Ho sofferto per anni di tachicardia,”; ma anche le artriti reattive, “allo stesso soffro di epitrocleite, dolori lancinanti al coccige e schiena da non riuscire a respirare bene”. La presenza costante di zone infiammate, in perenne acidosi, incompatibile con la vita delle cellule, per cui devono essere alcalinizzate, la via più veloce è lo stomaco, dove ad ogni molecola di acido, corrisponde una alcalina, che viene portata nella zona in acidosi, ma poiché questa azione viene protratta nel tempo, si accentua l’acidità dello stomaco, con formazione di gastrite, ernia iatale, reflusso gastroesofageo, impianto di Helicobacter Pylori; “Per lo stomaco prendo pantorc ogni giorno e a volte il gaviscon.” Ma anche l’utilizzo della cardioaspirina, accentua la gastrite; nel caso in cui vengano usati farmaci che invertono la produzione di ioni, alcalini nello stomaco, acidi nel sangue, l’acidità e l’infiammazione delle zone, viene mantenuta, anzi incrementata e all’organismo, non resta che prendere le sostanze alcalinizzanti dall’osso, quindi osteoporosi, che accentua i dolori ossei e articolari, “dolori lancinanti al coccige e schiena da non riuscire a respirare bene,” .
I virus presenti hanno anche la capacità di innescare le miocarditi, “con cardioaspirina anche per l’aneurisma del setto interatriale.” Anche altre infiammazioni per la continua produzione delle proteine dello shok termico, come le HSP 27, e la proteina P53, con effetto oncogeno, “Intervento seno x infiammazione dotti (perdita sangue dal capezzolo dx).”
L’infiammazione costante, soprattuttoanche di Parvovirus e Rotavirus, conduce lentamente a manifestazioni preceliache, o comunque, alla Malattia Infiammatoria Intestinale; “con colon irritabile, alternata stitichezza a diarrea con feci con muco e spumose con sporadiche perdite di sangue”. Si stabilisce anche un immunodeficienza, provocata soprattutto dal virus di Epstein Barr, “.. mi ammalo spesso avuto sinusite, cistite e con infiammazioni della bocca frequenti ho sempre sete”, “Soffro di emicranie con auree e non,” sono la diretta conseguenza di tutto questa presenza di processi infiammatori.
Ho cercato di ordinare tutti i suoi sintomi, cercando le spiegazioni nella letteratura internazionale, in modo da poter eseguire la ricerca delle cause e dei responsabili, che vanno eliminati, eradicati dal suo organismo, per far cadere piano, piano una carta alla volta, del castello che si è costruito nel tempo. “trovare un rimedio che mi aiuti a stare bene!” .

Saluti Alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it
[#10]
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Utente
Utente
Buongiorno, mi è arrivata finalmente la cartella clinica!
nel racconto dell'intervento dice così:
posizionamento del manipolatore uterino previa dilatazione del canale cervicale. introduz del primo trocar ombelicale secondo tecnica open.
dopo aver creato il pneumoperitoneo (press endoaddomin di 12-13 mmhg) si procede all'esplorazione dell'addome che appare negativa.
nella pelvi si visualizza viscere uterino regolare per morfologia e volume ed annessi bilateralmente regolari per morfologia e volume.
peritoneo pelvico della plica vescico-uterina e del cavo del Douglas regolare.
si introducono altri 3 trocar operativi sotto visione (2 laterali da 5 mm ed uno sovrapubico da 5 mm).si posiziona la paziente in Trendelembrurg per meglio ridurre le anse intestinali.
Si aspirano pochi ml di liquido libero pelvico per esame citologico.
Si procede,previa identificazione degli ureteri bilateralmente, alla diatermocoagulazione e sezione dei legamenti rotondi e dell'infundibolo pelvico bilateralmente. Preparazione della plica vescico-uterina e perparazione e preparazione dello spazio cervico-vescico-vaginale con l'usilio della valva del manipolatore uterino.
sezione dei legamenti utero sacrali bilateralmente e preparazione dello spazio retto-vaginale. Isolamento e diatermocoagulazione con il bipolare dei vasi uterini.
Colpotomia circolare (con forbici momopolari) con l'ausilio della valva vaginale del manipolatore uterino. Asportazione del viscere uterino per via vaginale e sutura in punti staccati della cupola vaginale.
Controllo laparoscopico dell'emostasi con lavaggio ripetuto della pelvi.
Sintesi cute in seta.
peso utero 50 gr.
Perdita ematica: trascurabili.

questo è il tutto..attendo risposta, grazie
[#11]
dopo
Utente
Utente
..avrei anche una domanda a proposito dell'isterectomia..forse una domanda stupida.
Mi chiedevo se esiste il rischio di gravidanza extrauterina, ricordo che ho anche fatto la sterilizzazione tubarica prima dell'isterectomia).
grazie
barbara
[#12]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Nessuna gravidanza extrauterina. Si tranquillizzi.
Dalla descrizione dell'intervento non emerge assolutamente alcun segno di malattia endometriosica. E' statisticamente molto improbabile che vi sia una endometriosi extrapelvica (per esempio intestinale) senza alcuna, dico ALCUNA localizzazione intrapelvica.
Non credo che la TAC cui si è sottoposta preliminarmente nel 2005 sia stata molto chiarificatrice. Assolutamente.
Francamente non so spiegarmi neanche il motivo per il quale l'hanno sotoposta ad isterectomia, visto che, durante il trattamento con analogo, Lei ha comunque, per tre volte accusato dolore (anche se non con la stessa intensità di prima).
Comunque, rimango ancora molto scettico sulla scelta di far restare in sede le ovaia con un sospetto diagnostico non solo di endometriosi ma di endometriosi extrapelvica addirittura: forse sarebbe stato più opportuno ablare chirurgicamente proprio le due ovaia, facendo restare in sede l'utero e non viceversa, se si voleva ottenere un controllo definitivo sulla malattia.
Spero soltanto che non si ripresentino i dolori cui faceva cenno nelle sue precedenti mail.
Cordialmente.
Endometriosi

L'endometriosi consiste nella presenza di tessuto simile all'endometrio fuori dalla sua posizione anatomica, provocando forte dolore pelvico: sintomi e cure possibili.

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