La mia "diagnosi" può essere corretta

salve,
sono un ragazzo di 23 anni e sono molto preoccupato perchè da qualche mese soffro di problemi di erezione. Intorno hai 20 anni ho avuto i primi rapporti (con la mia ex ragazza) e dopo qualche mese di titubanze (es. perdita di erezione mettendo il preservativo, ma comunque nessun problema durante petting e masturbazione, anzi avevo spesso erezioni e molta voglia) abbiamo iniziato ad avere rapporti soddisfacenti. Dopo che ci siamo lasciati mi è capitato di uscire con 3 ragazze e con tutte non sono riuscito ad avere un rapporto completo anzi credo che la cosa è andata via via peggiorando, tanto che ora riesco ad avere soltanto erezioni parziali anche masturbandomi da solo. Non ho più erezioni spontanee durante il giorno e per quanto riguarda la notte mentre una volta l'erezione era fortissima ora mi capita di svegliarmi soltanto con un erezione parziale. Da sempre usufruisco di materiale pornografico, una o più volte al giorno, e ho paura che questo abbia seriamente inibito la mia capacità di eccitarmi, infatti ho progressivamente iniziato a guardare materiale sempre più "spinto". Ovviamente ho smesso, da circa 2 settimane, ma non vedo alcun miglioramento.

visto la mia età e il fatto che l'evoluzione della "malattia" è così correlata agli eventi sono convinto che sia qualcosa di psicologico, anche se il fatto di avere erezioni notturne parziali mi preoccupa molto. Anche quelle possono essere influenzate da fattori psicologici o probabilmente derivano da problemi fisici? Mi spaventa anche il fatto di non avere un erezione completa quando mi masturbo.
Se psicologico sono convinto che la pornografia ha avuto un ruolo importante. Dopo quanto tempo inizierebbero a "svanire" i suoi effetti inibitori?

fatemi sapere cosa ne pensate, se secondo voi è psicologico o fisico, se la mia "diagnosi" può essere corretta.

Ovviamente a settembre prenoterò una visita, ma per ora vorrei iniziare ad avere qualche parere esperto.. sono molto preoccupato e angosciato.

grazie per l'ascolto e per le gentili risposte.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,il disagio sessuale riferito presenta evidenti riferimenti che privilegiano una genesi psicogena.Va detto,comunque,che le erezioni spontanee,sia diurne che notturne,così come la valenza delle masturbazioni,nevroticamente ricercate con il ricorso ad immagini pornografiche "forti" ,sono solo dei dati clinici,nel Suo caso,risultano essere ininfluenti ai fini di una diagnosi andrologica che ritengo essere ineludibile.Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
grazie della risposta. Se fosse comunque psicogena quali sono (approssimativamente, capisco che dipende da caso per caso) di guarigione?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente, come suggerito dal Collega, in prima battuta dovrà sottoporsi ad una visita medica per escludere eventuali patologie organiche.
Solo successivamente è bene rivolgersi ad uno psicoterapeuta che si occupi anche di disturbi sessuali in quanto è importante una corretta diagnosi e un trattamento adeguato.
Nelle terapie psicosessuali la strategia migliore per far ricomparire l'erezione è occuparsi d'altro. Se è vero che questo disturbo può essere generato da cause diverse, esso è però mantenuto il più delle volte dall'ansia per la mancata prestazione.
In queste terapie paradossalmente per eliminare il sintomo, è bene imparare a perdere l'erezione. Mi spiego meglio: concentrarsi sul sintomo non farà altro che alimentarlo!
Quindi ciò che può fare è star bene mentre fa l'amore, anche se l'erezione in alcuni momenti si perde o si riduce.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
grazie anche a lei dottoressa, ma volevo sottolineare che questa parte della domanda è più generale.. senza andare nello specifico del caso di solito un trattamento psicologico di questo tipo che tempi ha? settimane mesi anni? quando si riacquistano le proprie "funzionalità"? vorrei farmi un idea..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Abitualmente una focalizzazione sensoriale ben condotta agisce rapidamente nel senso che Le indicavo prima, ovvero ricreando le condizioni intrapsichiche e relazionali favorevoli all'esperienza del piacere e dell'eccitazione sessuale. E' a questo punto che l'erezione ritorna.
Dipende caso per caso, da poche settimane a pochi mesi, ma in genere il trattamento è breve.

Le ricordo che è l'allarme prodotto dalla previsione di non avere o di perdere l'erezione, spesso collegati a meccanismi più complessi, che tende ad alimentare il problema.

[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
sempre ipotizzando che questa sia la diagnosi...

lei si focalizza sull'ansia da prestazione ma non parla dell'assuefazione da pornografia.. quella non conta? non ha inibito la capacità di eccitarsi perchè mi ha fatto abituare a determinate cose?

grazie ancora dottoressa..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"...l'assuefazione da pornografia.. quella non conta? non ha inibito la capacità di eccitarsi perchè mi ha fatto abituare a determinate cose?"

Gentile Utente, credo che il disturbo sia stato innescato da banali incidenti(cosa è successo con le 3 ragazze? altro? chi lo sa!)che hanno interferito transitoriamente con l'erezione generando il panico in Lei, che non sa come spiegarsi ciò che sta accadendo.

La soluzione non è pensare all'erezione nè continuare ad osservarla, ma goderne.

[#8]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
la ringrazio, il fattore "ansia" sono d'accordissimo è subentrato... ma quindi può essere solo quello per lei?
scusi se insisto ma vorrei provare a capire bene...
[#9]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Una diagnosi (tanto meno una diagnosi differenziale accurata) on line non è possibile; attenda di fare la visita medica e poi, se negativa, consulti uno psicologo o un sessuologo.

Saluti,
[#10]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
consulti un andrologo e dopo un sessuologo clinico, al fine di ricevere una corretta diagnosi psico-sessuologica ed un'adeguata terapia.
Recupererà in salute sessuale e qualità della vita.
Auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#11]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
grazie davvero a entrambe le dottoresse per la risposta
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