Ka retto

Buongiorno, mia moglie anni 33, il 3 giugno è stata operata a Napoli per un adenocarcinoma al retto. l'intervento di resezione è avvenuto dopo cicli di radio-chemioterapia schema XELOX con 2000 mg di xeloda + lavaggi ogni 15 giorni + 28 radioterapie. Gli è stata applicata un'ileostomia temporanea. Il Prof. che l'ha operata non ha trovato metastasi epatiche e neanche metastasi linfonodali apparenti negli assi vascolari. L'esame istologico ha dato il seguente esito:
MACROSCOPICO:
A) anello di resezione distale.
B)resezione di sigma retto di 24 cm.All'apertura si rileva una lesione escavata ulcerata di 2,2 x 1,1 cm. a 2 cm dal margine distale. Inoltre si riscontra la presenza di alcune aree eritemato-emorragiche in prossimità del margine prossimale, la maggiore delle qualiè di 3 cm.di diametro massimo.
Dal tessuto adiposo periviscerale si isolano 5 linfonodi.
DIAGNOSI:
B) il quadro morfologico mostra parete rettale sede di fibrosi, flogosi cronica ed ulcerazione mucosa, nel cui contesto si osservano sporadici nidi di adenocarcinoma ben differenziato.
Il margine prossimale, l'anello distale (A) ed il margine radiale (Chinato) sono liberi da lesioni. I cinque linfonodi isolati mostrano il quadro dell'iperplasia reattiva.
TRG=2
L'oncologo che la segue ha detto di fare per circa 4 mesi una cura di solo XELODA 500 mg. x 4000 mg al giorno x 14 giorni con un intervallo di 7 giorni fra un ciclo ed un altro. Adesso abbiamo iniziato il secondo ciclo ed i valori stanno iniziando a scendere Globuli bianchi 3.000 - emoglobina 10,6 - piastrine 265.000.
Secondo Lei com'è l'esito dell'esame istologico?
La cura che sta facendo è quella piu' efficace?
Ci sono buone speranze che non ci siano recidive?
Scusatemi per le tante domande i medici che hanno in cura mia moglie dicono che le cose stanno proseguendo abbastanza bene, però in questi casi non si è mai pienemente sicuri di star facendo la cosa giusta.
Grazie mille anticipatamente.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

nelle neoplasie del retto si è soliti (correttamente) eseguire un trattamento combinato di chemioterapia e radioterapia (al quale io aggiungo anche ipertermia capacitiva) a scopo neoadiuvante (cioè diminuire la massa tumorale per poi operare più agevolmente e ridurre il rischio di disseminazione a distanza). Data questa premessa, ciò che si evidenzia all'esame istologico dopo l'intervento è meno (molto meno) di quanto c'era prima dei trattamenti. Pertanto la malattia di per se risulta "sottostadiata". Inoltre 5 linfonodi sono pochini, se ne dovrebbero asportare un pochino di più. Il residuo di malattia teoricamente presente poi , proprio perchè residuato, ha minori possibilità di rispondere ai farmaci già impiegati in neoadiuvante ed è opportuno eseguire l'adiuvante post-intervento con farmaci diversi (ripeto, allo scopo di controllare l'eventuale malattia minima residua presente). Vedo che manca nell'esame istologico la tipizzazione di EGFR e k-ras. Sarebbe opportuno farla per verificare le caratteristiche biologiche della neoplasia ed impostare adeguata terapia. A 33 anni, con questa tipologia di malattia, il solo Xeloda (capecitabina) mi sembra pochino. Data la strada già intrapresa suggerirei degli stretti controlli di follow-up al termine del trattamento chemioterapico.

Cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie per la risposta. Secondo Lei allora, che cura avrebbe dovuto fare mia moglie? Come posso richiedere un nuovo esame istologico piu' completo?
Il chirurgo che ha operato mia moglie vorrebbe togliere l'ileostomia ad inizi di settembre a conclusione del II ciclo di terapia secondo Lei è opportuno farlo adesso l'intervento o aspettare la fine della terapia?
Grazie ancora.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

il completamento dell'esame istologico è possibile farlo sul pezzo operatorio asportato e fissato in vetrini dopo l'intervento. Io avrei optato per una terapia adiuvante a due farmaci, valutati in base ad un esame istologico dettagliato dal punto di vista molecolare. Attenderei la fine della terapia adiuvante per chiudere la stomia. Un grande in bocca al lupo per tutto e mi raccomando per i controlli di follow-up.

cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie ancora. Quindi mi pare di capire che una volta iniziata una terapia non è possibile modificarla e continuare comunque con quella in corso. Secondo Lei un follow-up scrupoloso di cosa ha bisogno, cosa dovremmo fare e ogni quanto tempo? Dal giorno dell'intervento abbiamo fatto solo esami del sangue e nient'altro. Per effettuare altri esami dobbiamo aspettare la fine della terapia?
Ciao e grazie mille.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

la strada terapeutica è stata percorsa per buona parte del suo tragitto e direi di proseguire ora così. Gli esami di controllo verranno programmati al termine dell'adiuvante e vanno governati dall'oncologo curante.

Cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie di cuore dottore, probabilmente non è facile esprimere con un semplice grazie tutta la mia riconoscenza. Anche se dopo questo consulto i miei dubbi sono aumentati rispetto a prima. Le faro' sapere il prosieguo delle terapie. A presto.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Di nulla figurati. Spero che tutto proceda per il meglio.

Resto a disposizione,

un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
[#8]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Buonasera dottore, mia moglie il 05/09/10 ha eseguito l'intervento di chiusura di ileostomia. E' andato tutto bene l'intervento in tutto è durato meno di un'ora con anestesia epidurale. Non ha avuto grossi disturbi anche se non ha trovato ancora un equilibrio ottimale in quanto nell'arco della giornata ha ancora frequenti scariche e deve correre in bagno. Nell'ultimo periodo poi dopo frequenti scariche sente un forte bruciore e prurito anale con dolore. Sta usando creme a base di ossido di zinco che le danno un lieve sollievo.
Secondo Lei è una cosa normale dopo tutto quello che ha avuto oppure bisognerebbe approfondire meglio con qualche esame particolare? Consideri che mia moglie non ha potuto fare la colonscopia perchè lo strumento non passava, il chirurgo mi ha detto che bisognava aspettare almeno sei mesi dall'intervento per ripetere l'esame.Comunque in settimana ho prenotato la visita dal Prof. che l'ha operata e ne sapro' sicuramente di piu'. Grazie.