Riduzione terapia farmacologica

Gent.mo dottore, sono un uomo di 43 anni, peso 120 kg. e da 2 anni e mezzo esatti assumo regolarmente, per una forma depressiva post traumatica, una compressa di Xeristar da 60 mg. la mattina ed una alla sera (sempre da 60 mg.) più 15 gtt. di Valium alle ore 19 ed una compressa di Tavor da 2,5 mg., prima di andare a dormire. Seguito da uno specialista psichiatra, mi è stato consigliato di interrompere gradatamente l'assunzione dello Xeristar. Desidero conoscere la sua opinione su come poter scalare correttamente, soprattutto senza rischio di crisi di astinenza, il succitato farmaco. Potrebbe consigliarmi una sorta di tabella da poter seguire scrupolosamente, sino ad arrivare ad assunzione zero? Certo di una sua risposta, porgo distinti saluti.
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

la fase di riduzione di una terapia come quella da lei praticata è particolarmente delicata e quando il medico ha deciso che il farmaco va sospeso andrebbe gestita nei tempi e nei modi direttamente dallo stesso psichiatra che la sta curando, questo per evitare ricadute nel breve periodo; detto questo in senso generale è sicuramente utile una riduzione la più lenta e progressiva possibile, per tempi che preferibilmente arrivano anche a più di un mese e oltre, il farmaco non ha una formulazione in gocce ma può usare la confezione di compresse da 30 mg,

Cordiali Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
il medico le ha detto semplicemente di sospendere senza dire come e quando?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it