Frattura del naso

Nel 1999 sono stata vittima di una frattura doppia scomposta alla base del naso. Dopo due giorni sono stata operata per la sua riduzione; nei mesi seguenti ho avuto i classici sintomi da "frattura fresca" quali dolori intensi al cambio meteorologico e in caso di pianto.
Ora, a distanza di diversi anni, continuo a soffrire di dolori fastidiosi che si manifestano in condizioni di elevata umidita', calore, aria condizionata, ansia.
In generale si tratta di un dolore nel punto preciso della frattura (localizzato nel punto dove gli occhiali toccano il naso, lato sinistro) che si irradia verso la zona occipitale nel punto interno di attaccatura tra sopracciglio e naso e che sale verso la fronte. Ha tutta l'aria di essere una infiammazione che di solito si risolve con la somministrazione di Moment 200 ma che e' certamente ricorrente.
Inoltre, quando il dolore e' particolarmente violento, ho sensazione di naso chiuso e di pesantezza al naso e all'arcata sopraccigliare.
Non ho sintomi di altro genere quali vertigini o calo di vista, si tratta solo di un dolore ricorrente nelle condizioni sopra descritte che mi crea problemi piu' che altro di ordine umorale e mi rende difficile il lavoro.
Ho sempre sofferto di naso chiuso e di sinusiti dovuti al setto nasale deviato e questa condizione ha sicuramente aggravato il tutto. Per questa condizione traggo giovamento dall'inalazione di acqua termale di Sirmione. Inoltre, non sono soggetta ad emicranie o altri tipi di mal di testa.
Ho fatto sia raggi che TAC e in apparenza non si nota nulla di anomalo. Tuttavia, sospetto che le lastre siano state lette male perche'anche al tatto si puo' sentire che l'osso interessato non e' esattamente allineato ma sembra minimamente "rientrato".
Puo' forse trattarsi di una calcificazione che interessa qualche nervo?
O di cos'altro? Grazie per la risposta.
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Attivo dal 2004 al 2015
Chirurgo maxillo facciale, Chirurgo plastico, Dentista, Medico legale
Gentile Signora,
gli esiti a lungo termine di traumi facciali possono talvolta essere particolarmente fastidiosi e comunque non direttamente correlabili alla situazione anatomica che si è venuta a creare una volta che il trauma si sia stabilizzato.
Il mio consiglio è quello di recarsi da un otorinolaringoiatra o da un chirurgo maxillo-facciale che si interessi di traumatologia nasale e di eseguire una serie di accertamenti clinici e strumentali utili a chiarire la sua situazione (rinoscopia, TC assiale e coronale a strati sottili, rinomanometria e rinoflussimetria, test funzionali rinologici e neurologici) e quindi rivalutarla per porre corretta diagnosi.
Si affidi con fiducia ai centri che puo reperire nei siti delle varie società scientifiche (www.sicmf.org, www.aooi.it, www.sioechcf.it).
Cordialmente
Massimo Maranzano
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