Sensibilità glande eccessiva a tratti?

Salve e innanzitutto grazie per l'opportunità di un consulto.Ho 22 anni e fin dalla nascita ho sempre dovuto convivere con una sensibilità del glande che ho poi scoperto essere diversa da quella degli altri.Il tocco mi ha sempre creato un fastidio che non oserei definire come dolore,se mai un fastidio intenso piuttosto e un dolore lieve nello sfregamento.La domanda che mi tormenta è come mai all infuori dell effettivo tocco o sfregamento e del sesso orale,io abbia una normalissima vita sessuale.Non nascondo che tutto ciò che avviene a glande scoperto e che sia all infuori della vagina mi crea fastidio,perdendo l'erezione dovuta appunto a questa sorta di fastidio che provo con lo sfregamento,il tatto,o qualunque altra attività di tal genere.Aggiungerò inoltre che anche la masturbazione o,come citato prima,il sesso orale,non mi sono sempre stati preclusi,ma con l'ovvio obbligo che tutto si svolgesse a glande coperto e,nel caso della masturbazione,che possibilmente nulla di potenzialmente "non umido" o "ruvido" come la pelle di una mano venisse a contatto col glande creando sfregamento o tocco.
Come si sarà notato questa non è una patologia che precluda l'atto sessuale o che mi abbia mai causato problemi davvero enormi,se mai imbarazzi talvolta e psicologicamente qualche leggero dramma:nulla di intollerabile certo,ma come immaginerete gradirei essere in tutto e per tutto "normale".
Gradirei poi inoltre,al fine di una corretta diagnosi,comunicare la mia storia clinica che si riduce poi a due sole operazioni:la prima la subii poco dopo la nascita,a 40 giorni di vita per la precisione, essendo nato col pirolo chiuso:qui vorrei precisare che non mi fu applicato alcun punto di sutura,dissero a causa della giovanissima età,bensi solo un "cerottone",la pelle cicatrizzandosi ha poi aderito all addome lungo la cicatrice creando,perdonate il mio semplicistico linguaggio,una V lungo la cicatrice di circa 8 centimetri:questo tuttavia non mi è mai stato segnalato come un problema effettivo da nessuno dei medici e pediatri che mi hanno visitato in 22 anni di vita,anche se secondo me potrebbe esistere una connessione tra le due cose per questo mi rivolgo a voi (possibile che intralci col sistema nervoso questa aderenza?a voi la sentenza).Il secondo intervento che subii era una comune ernia inguinale all età di un anno.
ringraziandovi anticipatamente attendo un responso.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

quello che io personalmente non ho capito e sono curioso di "capire" è che tipo di intervento chirurgico ha subito alla nascita e quale era la reale indicazione clinica.

Forse questa notizia ci darebbe delle informazioni più precise sul suo "problema" clinico, un pò "ingarbugliato".

Un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Grazie innanzitutto per la tempestiva risposta,come lei può immaginare non ho un ricordo diretto dell intervento nè tantomeno delle successive conseguenze.Stando alla mia storia clinica fu un intervento di sbloccaggio del piloro o bocca dello stomaco.Di quell intervento mi rimane una cicatrice di circa 8 centimetri.La ferita non venne suturata,bensì mi fu applicata una medicazione di tipo comune.Capisco benissimo che non è un problema comune e che sia come lei ha giustamente detto "ingarbugliato" e forse indescrivibile tramite internet.Tuttavia come ripeto considero il problema tollerabile,piu simile a un fastidio che a un reale ed effettivo male clinico,anche considerando che convivo dalla nascita con il suddetto.L'intervento,comunque,per essere piu precisi avvenne 40 giorni dopo la nascita,vista l'incapacità parziale ad assimilare cibi avendo appunto il piloro chiuso,come le ripeto non essendo mai stato suturato bensi solo "medicato",cicatrizzandosi aderì all addome,per darle un idea schietta di come appare ora immagini le pieghe dell addome che si formano quando si è seduti:una sola,che parte dall ombelico verso destra e perenne.
Credo che dal punto di vista clinico il mio sia un caso interessante se non,forse,unico e mi creda quando dico che sarei ben felice di darle piu dettagli se solo l'intervento fosse avvenuto quando avessi potuto conservarne il ricordo.
L'intervento avvenne all ospedale Gaslini di Genova,dove nacqui.
Alla luce di questo rinnovo la domanda:può questa aderenza interferire in qualche modo con la sensibilità del glande?
Ringraziandola per la disponibilità
cordiali saluti
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore,

l'intervento a cui è stato sottoposto in fase neonatale, (piloroplastica) per una stenosi pilorica che impediva il transito degli alimenti nel sistema digestivo non può aver avuto alcuna conseguenza sul suo sistema genitale.
Un certo numero di maschi, per motivi variabili, tende a masturbarsi senza scoprire il glande e riesce ad avere rapporti sessuali validi e piacevoli a patto di non scoprire il glande che presenta uno stato di ipersensibilità tale da impedire qualsiasi toccamento o sfregamento utilizzando il profilattico.
Il problema comincia a presentarsi allorchè si volesse conseguire una gravidanza.
Abbiamo risposto varie volte a tali quesiti sulla sensibilità del glande.
I dermatologi, spesso, consigliano terapie locali, unguenti, creme che però. almeno a mia esperienza, non hanno mai risolto il problema.
La circoncisione (asportazione della cute del prepuzio che copre il glande) determina un meccanismo di adattamento delle cellule della mucosa del glande che si corneificano e diventano capaci di sopportare qualsiasi tipo di stimolo esterno. Si tratta di una soluzione "drastica" che richiede alcune settimane di adattamento magari "fastidiose" ma che consentono di risolvere il problema
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la tempestiva risposta,tuttavia tengo a precisare che io ho rapporti sessuali normalissimi scoprendo il glande e che questo è solo un problema strettamente legato al sesso orale;inoltre ho avuto poco tempo fa la conferma di essere pienamente fertile per questo sottolineo che si tratta di un problema marginale.
La ringrazio,inoltre,per la soluzione suggerita della circoncisione;avevo già preso in esame questa possibilità ma sono sempre stato impaurito dall idea che finisse in una tortura continua piuttosto che in una soluzione come può immaginare,oggi la guardo con occhi diversi dopo questo consulto.
Rinnovo i ringraziamenti per la disponilità.
Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Prima di prendere una decisione sul "fare" o il "non fare" un intervento di circoncisione, le consiglio di sentire sempre ed in diretta un esperto andrologo.

Non è infrequente che, mia esperienza, il problema permanga.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio anche per questo consiglio,sicuramente valuterò molto approfonditamente l'intervento e le possibili conseguenze,come immagina,i dubbi sono molti e se il problema non fosse risolto sarebbe come vivere in un perenne fastidio.Avevo già messo in conto una visita andrologica completa e,naturalmente,dal vivo.Il post qui è solo per avere un idea di ciò che si prospetta e ascoltare diverse opinioni da parte di specialisti.
Ringraziandola nuovamente
Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Fatta la valutazione specialistica poi ci aggiorni, se lo desidera.