Dubbio neurosifilide

Buongiorno,

a febbraio, a seguito di una donazione sanguigna mi è stato diagnosticata un'infezione da Treponema Pallidum. Le analisi che mi furono fatte furono VDRL, FT-ABS e THPA. Successivamente IgG e IgM, con IgG presenti e IgM assenti. Il contagio è stato ristretto a non precedente l'ottobre del 2007 (data della precendete donazione dove i valori erano negativi).

Il centro medico trasfusionale mi suggerì di effettuare un ciclo di 2.400.000 U/settimana per tre settimane (ogni volta mi sono state praticate due iniezioni da 1.200.000, per tre settimane).

A detta del centro il protocollo è tale da garantire il trattamento della sifilide secondaria, o latente e di stare tranquillo. Mi hanno suggerito di tornare per un test di controllo dopo una decina di mesi per vedere la situazione.

Fino ad oggi tutto bene ma, a giorni fa, a seguito di una posizione errata del collo protratta per quasi 40 minuti, ho sperimentato un fortissimo senso di giramento di testa tale da costringermi a letto. Da allora, a distanza di due settimane, ancora sento ogni tanto come se sbandassi un poco anche se cammino, a detta degli altri, correttamente...è una mia sensazione, non un fatto che al di fuori è osservabile.

Ovviamente ora sono terrorizzato che si tratti di neurosifilide!! Un amico medico mi ha tranquillizzato dicendo che il protocollo antibiotico che ho seguito è sufficiente, che il disturbo che ho potrebbe dipendere da una contrazione della muscolatura cervicale e dalla mia enorme ansia.

Ho prenotato le analisi ma, purtroppo non potrò farle prima di 14 giorni (lavoro fuori Italia) ed intanto sono nel più profondo terrore...forse non motivato ma sto malissimo.

Secondo la vostra esperienza, devo preoccuparmi di neurosifilide anche se ho fatto per bene il trattamento antibiotico?

grazie mille per ogni rassicurazione!

[#1]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
La neurosifilide - se fosse in atto - poco si gioverebbe della copertura antibiotica:
orbene la descrizione che fa del suo caso non può essere compatibile con questo aspetto; la cosa migliore da fare se i sintomi persistono è chiarirsi con il suo medico di famiglia per individuare un percorso diagnostico (specialista dermatologo, neurologo) che esuli e prescinda dalle analisi della sifilide.

Dott. LAINO, Roma


Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Buongiorno Dottore,

la ringrazio della sua risposta. Mi sembra di capire che i sintomi non sono compatibili con quelli della Neurosifilide e questo mi rasserena non poco.

Ma non mi è chiaro cosa intendesse dire con la prima frase...se la neurosifilide fosse in atto la terapia antibiotica fatta non servirebbe a nulla?

grazie e buona giornata
[#3]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Purtroppo una neurosifilide in atto (tabe dorsale etc.) non risponde più alla terapia per la Sifilide.

Ma stiamo parlando di teoria non apparentemente ascrivibile al suo caso (i nostri commenti sono sempre generali e mai vincolanti)
Saluti

Dott. LAINO, Roma