Afta e antiperossidasi

Gentili DOTTORI,
SONO CIRCA 2 ANNI CHE LE AFTE NON MI LASCIANO PIù.
A VOLTE NE HO ANCHE 3 CONTEMPORANEAMENTE, SIA SULLKA INGUA CHE SULLE GENGIVE.
iL MIO MEDICO CURANTE MI HA FATTO FARE UNA CURA DI VITAMINA B, POI LA FOLINA, ORA PRENDO LA PROPOLI.
STA DI FATTO CHE LE AFTE MI RITORNANO E MI FANNO DAVVERO MALE, NON RIESCO A MANGIARE, A PARLARE E SONO SEMPRE NERVOSA.
HO UN BIMBO DI 2 ANNI, E SPESSO NON SONO DISPONIBILE CON LUI A CAUSA DEL MIO NERVOSISMO.
HO PROVATO CON IL CUORTIFLUORAL, COLLUTORI DI TUTTI I TIPI. LA MIA IGIENE ORALE E' ATTENTA E SCRUPOLOSA.
LA MIA DIETA ALIMENTARE RICCA DI VERDURE E FRUTTA.
POTREBBE ESSERE IL LATTE?
che comunque PRENDO DA QUANDO SONO NATA.
sONO AFFETTA DA RECIDIVA ENDOMETRIOSICA, MA NON CREDO POSSA SIGNIFICARE QUALCOSA. I MIEO VALORI ORMONALI SONO NELLA MEDIA, SOLO GLI ANTICORPI ANTIPEROSSIDASI SONO ALTI (263) E LA PROLATTINA.
ANCHE IL MARCATORE CA125 E' 73, MA SEMPRE PER LA PRESENZA DI CISTI ENDOMETRIOSICA.
vI RINGRAZIO TANTO PER L'AIUTO CHE MI DARETE.

sANDRA
[#1]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile Utente,

casi come il suo vanno studiati con molta attenzione:

le consiglio pertanto una visita specialistica al fine di escludere patologie dermatologiche quali la Sindrome di Bechèt, che fortunatamente è molto rara nonchè lo studio pecuiliare del grado di difesa immunologico del nostro corpo, oltrechè il videat dell'impronta dentaria sulla mucosa; dovrà essere esclusa qualsiasi altra ipotesi diagnostica anche allergica a carico della bocca, mediante tests specifici.

Il tutto tranquillamente eseguibile dal Dermatologo.

Cari saluti
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
Dr.ssa Serena Mazzieri Dermatologo, Medico estetico 537 20
Gentile utente,
capisco perfettamente il suo stato d'animo, del resto le afte sono lesioni spesso sottovalutate, ma estremamente invalidanti per il paziente.
A meno che non abbia presenza di afte anche a livello dei genitali, mi sentirei di escludere la Sindrome di Bechèt.
L'aftosi orale ad oggi non riconosce una causa nota, sono stati messi in gioco vari fattori, virali, batterici ecc, ma nessuno certo. Sembra vi sia familiarità e sicuramente riveste un ruolo importantissimo lo stress e l'abbassamento delle difese immunitarie. Premesso che può sicuramente essere utile eseguire test per escludere allergie ecc. e che è necessario sottoporsi ad una visita mi permetto di suggerirle alcuni rimedi puramente empirici, ma potenzialmente utili:evitare l'assunzione di cibi acidi(in particolare elimini i pomodori crudi), assuma VITAMINA C a LENTO RILASCIO ( è l'unica vitamina utile nei casi di gengivostomatiti) due volte al giorno fino al momento che non saranno scomparse e continui l'assunzione per almeno quindici giorni da quel momento. In seguito l'assuma per almeno dieci giorni al mese, normalmente nel periodo pre-mestruale o quando preveda un periodo particolarmente impegnativo dal punto di vista emotivo.
In ultimo non applicherei topici cortisonici. Osservi una buona igene dentale, ma non abusi con l'uso di colluttori. Per quanto riguarda il latte lo beva tranquillamente. Sperando di essere stata esauriente rimango a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordiali saluti

Dott.ssa Serena Mazzieri

[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Vi ringrazio tantissimo per le risposte. Cercherò di seguire i vostri consigli.
Intanto il medico di base mi ha consigliato una visita dallo stomatologo.
Poi l'altra sera, in preda alla disperazione, mi sono recata in una farmacia della mia zona e una dottoressa mi ha dato un medicinale da applicare direttamente sull e afte che fa un male bestiale, si chiama fertomcidina "U" e ha detto che è usato in ospedale per le ferite, dicendomi che in un giorno l'afta si sarebbe risanata, cosa che però non è successa.
Mi avrà fatto male questo medicinale?
vi ringrazio ancora, e Vi saluto cordialmente.

Sandra
[#4]
Dr.ssa Serena Mazzieri Dermatologo, Medico estetico 537 20
Gentile utente,
il farmaco che le è stato dato contiene acido acetilsalicicico molto comune nei preparati per le afte) e sodio ioduro. La risposta a tali terapie topiche è molto soggettiva e spesso anche dolorosa, ma molti pazienti dopo pochi minuti dall'applicazione e quindi dal bruciore cocente trovano un pò di sollievo. Non si preoccupi perchè male non le ha fatto ( a meno che lei non sia allergica all'acido acetilsalicilico!).
Cordiali saluti
[#5]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali

Il sistema immunitario ha due sistemi di reazione, nei confronti di qualsiasi agente che può danneggiarlo, una immediata ed una ritardata. Le afte riguardano la prima, in cui il sistema immunitario, utilizza la via più veloce, prende ed elimina attraverso le mucose, la sostanza o l’agente patogeno nocivo, virus, batteri, funghi. Tutto questo va accertato ed individuato, per poter effettuare una terapia adeguata.
sONO AFFETTA DA RECIDIVA ENDOMETRIOSICA SOLO GLI ANTICORPI ANTIPEROSSIDASI SONO ALTI (263) E LA PROLATTINA.
Basterebbero queste due patologie, per creare le afte nella mucosa della bocca.
Infatti, occorre accertare il motivo per cui gli anticorpi antiperossidasi sono alti, sono questi che vanno a distruggere le cellule della ghiandola tiroidea e ne creano l’infiammazione, con susseguente patologia tiroidea.
Ma anche perché si è instaurata l’endometriosi, il ruolo della Chlamidia non è stato ben dimostrato, ma viene posto come ipotesi di studio, come altre sostanze tossiche come la diossina.
“Serum dioxin-like compounds and aromatase (CYP19) expression in endometriotic tissues”
Come vede, è molto complesso e niente va trscurato, soprattutto le cause che provocano certe
patologie importanti.

Il sistema immunitario, cerca di eliminare con quel sistema i responsabili, si quelle problematiche, ma non riesce, pertanto vanno individuati i responsabili e portati via.
Le patologie autoimmuni si verificano per un errore che compie il sistema immunitario nel momento in cui interviene nel riconoscimento dell’agente patogeno, antigene, che è entrato, confronatandolo con il “self”, se stesso; se a livello molecolare, si verifica una uguaglianza fra la sequenza degli amminoacidi, 5.6, delle proteine dell’antigene, con quelli del Self, antigene umano linfocitario, HLA, il sistema compie l’errore, chiamato mimetismo molecolare, per cui comincia a produrre anticorpi anti nemico, ma anche contro le cellule dell’organismo stesso, nel suo caso, le cellule tiroidee “ANTICORPI ANTIPEROSSIDASI” . Pertanto, per eseguire la terapia efettiva contro il processo autoimmune, occorre individuare l’HLA, l’agente patogeno responsabile, per poterlo eliminare completamente dall’organismo, in modo da impedire la continua stimolazione nella produzione degli anticorpi, da cui deriva il processo infiammatorio, che interessa la sua ghiandola. Il sistema cerca di portarlo via ed utilizza prevalentemente, la via più semplice, quella delle mucose. I linfociti intraepiteliali si localizzano in quell posizione della mucosa, creando l’infiammazione e l’ulcera.
Così anche per le sostanze tossiche, gli agenti patogeni che possono sostenere l’endometriosi.

.Cercare in tutti i modi di sopprimere queste manifestazioni, senza capire esattaemnte la loro origine, come ha potuto vedere, non conduce alla soluzione. “SONO CIRCA 2 ANNI CHE LE AFTE NON MI LASCIANO PIù.” Occorre risolvere le problematiche che sono alla base della manifestazione sulle mucose, afte.


Saluti alberto Moschini
moschinialberto@medicitalia.it
alberto.moschini@fastwebnet.it






[#6]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Gentile dott. Moschini, La ringrazio davvero tanto per la Sua esauriente e illuminante risposta.
avevo sempre pensato a una relazione tra le afte e il resto.
Intanto il mio medico mi ha prescritto una serie di analisi (calcio, ferro, potassio e vitamina b) per studiare meglio la cosa, e farò anche una visita da uno stomatologo.
Gli esami della clamidia e le altre possibili infezioni vaginali le ho già fatte e non è risultato nulla, per fortuna almeno lì.
Intanto sto continuo a prendere l'aloe pura e la propoli, sperando almeno in un paliativo.
La ringrazio ancora tanto e mi complimento per la Vostra consulenza preziosa.
Sandra
[#7]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregia, il problema non è dermatologico, stomatologico, ma più generale, risiede nel sistema immunitario, “calcio, ferro, potassio e vitamina b” non portano sicuramente ad una diagnosi, è il sistema immunitario nel suo complesso, che va indagato, compresi gli agenti patogeni che lo stanno disturbando, che lui sta tentando di eliminare e non riesce, per poter dare una mano in questo suo lavoro.
Gli agenti patogeni responsabili, vanno individuati e porttai via.
Lei non riferisce come la chlamidia è stata cercata, poiché è un batterio intracellulare, che vive nelle cellule, per cui nei secreti non passa, con i semplici tamponi non può essere rilevata; può essere presente, ad esempio nell’ovaio o nelle salpingi, non provocare infiammazioni eclatanti, ma solamente asintomatiche, per cui quando gli esami sono negativi, dicono solamente che sono negativi e non escludono niente; gli agenti patogeni, le sostanze tossiche responsabili, vanno cercati in maniera approfondita e non superficialmente.

Saluti alberto Moschini
moschinialberto@medicitalia.it
alberto.moschini@fastwebnet.it





[#8]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Ma allora, mi scusi, perchè non mi dice precisamente cosa devo fare?
Quali esami devo farmi prescrivere?
Come esami ginecologici ho fatto la colposcopia, il thin prep, e la ricerca di micro plasmi (se non sbaglio).
Ho fatto anche il pap test, oltre ai vari tamponi vaginali.
MI sono comunque dimenticata di dirle che sono molto stressata per seri problemi famigliari, tra cui la ricerca di un secondo figlio da quasi 2 anni senza successo.

La ringrazio per l'attenzione.
Sandra
[#9]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregia Sandra, i micoplasmi, chlamidia, ureaplasma urealitica, come i virus, sono tutti intracellulari, non passano nei secreti e non possono essere rintracciati con i tamponi, tutti questi, possono essere i responsabili della sua impossibilità ad avere gravidanze.
“di un secondo figlio da quasi 2 anni senza successo.”
Preciso inoltre che lo stress, non provoca alcuna patologia, di nessun tipo, ma soprattutto le afte e non crea la difficoltà di gravidanze.
Come vede, è impossibile dire quali esami deve eseguire, se poi vengono interpretati male, oppure non vengono eseguiti quelli giusti. I tamponi non servono a niente, come il PAP test, troppe volte li ho riscontrati inattendibili.
La medicina convenzionale, non possiede esami che effettivamente vadano ad analizzare lo stato attuale dell’organismo e del sistema immunitario.
Io effettuo esami di medicina biologica, che mi indirizzano, in tempo reale verso il ragionamento clinico diagnostico, mi permettono, effettivamente di individuare i veri responsabili della problematica in corso, aiutato da tutta quella che è la ricerca scientifica, che posso applicare immediatamente, così sia la medicina convenzionale, che la biologica, le integrando, in modo da giungere velocemente alla diagnosi, senza dover aspettare i risultati degli esami tradizionali, che farò eseguire successivamente, ma indirizzati effettivamente, sulla problematica espressa dalla persona in esame.
La ricerca delle effettive cause, che determinano i suoi sintomi, è essenziale, tutto è collegato, afte,
sONO AFFETTA DA RECIDIVA ENDOMETRIOSICA,
SOLO GLI ANTICORPI ANTIPEROSSIDASI SONO ALTI (263) E LA PROLATTINA.
come le ho spiegato precedentemente.

Saluti alberto Moschini
moschinialberto@medicitalia.it
alberto.moschini@fastwebnet.it




[#10]
Dr.ssa Serena Mazzieri Dermatologo, Medico estetico 537 20
Gentile utente,
mi permetta di chiarire che la Clamidya è si un microrganismo intracellulare, ma la diagnosi di laboratorio di infezione in atto si basa essenzialmente sulla dimostrazione della Chlamydia Tr. nel materiale patologico tramite varie metodiche, tra le quali
l'isolamento in colture cellulari ( questo metodo ampiamente usato, in passato è stato il " gold standard" e attualmente lo è ancora per la diagnosi di Clamidya in medicina legale in caso di abusi sessuali) e la ricerca microscopica di "corpi elementari" con tecniche di immunofluorescenza o mediante metodi indiretti immunoenzimatici (ELISA).
Queste metodiche possono essere inficiate dalla incostante presenza nel materiale patologico di quantità di microrganismo adeguate alla rilevazione. La diagnosi sierologica, volta alla dimostrazione della presenza di anticorpi nel siero del paziente, non sempre fornisce risultati attendibili al di fuori dei rari casi in cui sia possibile osservare una evidente sieroconversione.
Un netto incremento della specificità e soprattutto della sensibilità nella diagnosi di patologie Chamydia-correlate é reso possibile dalla determinazione diretta del DNA di tale patogeno, mediante la tecnica di PCR, permettendo una diagnosi precisa anche in quei campioni (urina, sangue) in cui il parassita può avere scarsa o nulla vitalità oppure carica microbica molto bassa (secreti congiuntivali, liquidi seminali e sinoviali). Infatti, é proprio in questi casi che si determinano le condizioni cliniche sfavorevoli (latenza, asintomaticità e cronicizzazione), che sono alla base dell' elevata incidenza del contagio.
Ho voluto fare questa precisazione, perchè non ritengo utile dare al paziente informazione errate.
Torno a consigliare una visita da un'immunologo pechè il suo caso è complesso e serve valutare ogni singolo sintomo per arrivare ad una diagnosi ed ad una terapia efficacie, ma nell'attesa ribadisco ( x le afte) che potrà trovare sicuro sollievo nell'assunzione prolungata di VITAMINA C a LENTO RILASCIO .
Cordiali saluti

Dott.ssa Serena Mazzieri
[#11]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Gentile dottoressa,
la ringrazio molto per la sua consulenza.
In effetti ero un po' confusa su tutta la questione, anche perchè non avevo ben capito in che modo procedere.
Intanto assumerò vitamina c come da lei consigliato e farò una visita dall'immunologo.

La ringrazio ancora.
Sandra
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