Risonanza magnetica nucleare lombosacrale

Salve, vorrei chiedere spiegazioni a questa risonanza magnetica...Mia madre, 56 anni soffre da 2 anni di dolori alla schiena, recentemente si è sottoposta ad una risonanza magnetica e la visita ha dato i seguenti risultati:

-Rotoscoliosi destro convessa del rachide lombare
-Diffuse manifestazioni di artrosi sia di tipo somatico sia interapofisario con conservata ampiezza del canale spinale e dei canali di confiunzione
Ridotto spessore e bassa intensità del segnale in T2 dei dischi intersomatici da fenomeni disidratativi
-A livello D12-L1 si apprezza ernia discale posteriore a sede mediana paramediana sinistra
-A livello L1-L2 si osserva modesta protrusione discale posterolaterale destra
-A livello L2-L3,L3-L4,L4-L5,L5-S1,quest'ultima si osserva diffusa protrusione del disco intersomatico che posteriormente impronta il sacco durale e sporge nei canali di coniugazione
-Angioma della spongiosa all'emisoma destro di L2

Inoltre avverte insensibilità alla gamba destra,e dice che ha delle "scosse" anche alla gamba sinistra.

In attesa di altre visite specialistiche,mia madre come deve comportarsi?

scusate la mia ignoranza, ma sono una studentessa di scuola superiore e per sommi capi qualcosa l'ho capita, ma la mia conoscenza in materia ovviamente non è delle migliori! grazie anticipatamente per la risposta!
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Giusto sottoporsi a visita per una situazione di tale tipo in quanto attraverso un consulto on-line non e' possibile valutare la situazione clinica della paziente.
Dalla RMN e' emersa la presenza di una artrosi della colonna vertebrale a vari livelli oltre a numerose sporgenze dei dischi intervertebrali all'interno del canale midollare. Tali sporgenze potrebbero dare disturbi periferici quali dolri, formicolii, scosse elettriche, deficit della forza, deficir della sensibilita' periferica.
Nella attesa non farei altro che porre la paziente nella situazione di stare a riposo (evitando ad esepio qualsiasi tipo di lavoro domestico) oltre alla assunzione di anti dolorifici per i quali pero' e' giusto contattare il medico di famiglia che conosce la storia clinica della paziente e le sue eventuali allergie o intelleranze.
Cordiali saluti.

Dr. Roberto LEO