Cross linking e spessore corneale

Buonasera, io dovrei sottopormi a cross linking corneale per cheratocono, e ho sentito una cosa che mi preoccupa: ho sentito che sembrerebbe che dopo un intervento di cross lining nel medio termine potrebbe esserci una diminuzione dello spessore della cornea rispetto a quello di partenza, è vero questo?
Si potrebbe fare qualcosa per evitare che questo avvenga?
Questo discorso di una irreversibile diminuzione di spessore spessore mi preoccupa molto (anche in vista di eventuali interventi successivi).
Spero in una risposta e ringrazio per la disponibilità.
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Dr. Antonio Pascotto Oculista 3k 84 138
Cara utente,

Con la tacnica del cross-linking, lo spessore corneale "potrebbe" anche ridursi un pochino, ma con il vantaggio di avere una struttura corneale MOLTO più resistente e, quindi, con una minore o nulla tendenza all'evoluzione del cheratocono.

Dai risultati dei trials clinici e dalle esperienze personali, in pratica, sembra proprio che ci siano solo vantaggi!

In bocca al lupo!

Dottor Antonio Pascotto
Tel. 081 554 2792
www.oculisticapascotto.it

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dopo
Utente
Utente
Buonasera dottor Pascotto, la ringrazio molto per la sua risposta, mi scusi se riscrivo, ma se lo spessore dovesse diminuire non è che la cosa potrebbe ulteriormente sfavorire l'esecuzione di una eventuale PRK in questi casi (visto che in questo caso il laser dovrebbe davvero "togliere")?

Sperando in una sua ulteriore risposta le porgo cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera dottor Pascotto, la ringrazio molto per la sua risposta, mi scusi se riscrivo, ma se lo spessore corneale dovesse diminuire in seguito al cross linking non è che la cosa potrebbe ulteriormente sfavorire l'esecuzione di una eventuale PRK in questi casi (visto che con la PRK il laser dovrebbe davvero "togliere")?

Sperando in una sua ulteriore risposta le porgo cordiali saluti
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Dr. Antonio Pascotto Oculista 3k 84 138
Gentile Signora,

La Sua osservazione è giusta ma, almeno dal punto di vista teorico, conta molto di più la rigidità corneale (ottenibile con il crosslinking) rispetto allo spessore. Inoltre, il crosslinking NON riduce lo spessore corneale.

Fino a qualche anno fa, si poteva ritenere una follia pensare di trattare un soggetto con cheratocono con il laser ad eccimeri (prk o lasik). Grazie all'avvento del crosslinking, invece, le opinioni stanno cambiando e le pubblicazioni scientifiche stanno dimostrando che, in casi selezionati, si può anche pensare di migliorare la qualità visiva dei pazienti affetti da cheratocono tramite tecniche di chirurgia refrattiva, PRK compresa.

È possibile che Lei riceva giudizi molto discordi in proposito ma, in Medicina, l'acquisizione di nuovi concetti avviene sempre per gradi, e non tutti possono essere aggiornati su tutto.

In bocca al lupo!