Sesso praticamente inesistente

buongiorno, vi scrivo perchè ho un problema importante con mio marito e sta veramente minando la nostra coppia.
io ho 29 anni e mio marito 33, abbiamo convissuto per tre anni e quest'anno ci siamo sposati, abbiamo un figlio di 9 mesi. mio marito non è mai stato particolarmente focoso, ma se non altro all'inizio ogni tanto si faceva l'amore. è durato poco, adesso passa dei mesi senza neanche avvicinarsi. l'unico periodo in cui lo facevamo un po' più spesso è stato quando volevamo un figlio. da allora, veramente, lo facciamo ogni tre-quattro mesi. ogni tanto glielo dico, ne discutiamo, lui mi da ragione, mi dice che dimostra di amarmi in mille altri modi e che per lui il sesso non è una priorità e che proprio non gli virne da venire a leto insieme a me , anche se poi dice che quando lo facciamo è contento e gli piace. dopo che discutiamo, lui mi dice che ho ragione e che le cose cambieranno... e poi dal giorno dopo come se niente fosse successo, e poi passano di nuovo tre mesi e fino alla litigata successiva non si fa niente.io non pretendo di farlo tutti i giorni, ma siamo giovani, amo mio marito, non mi sembra di chiedere molto. non ne vuole sapere di farsi aiutare, dice che è una sua difficoltà e io non lo aiuto... ma sono tre anni che porto pazienza.
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Attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta

Gentile Utente


Spesso ciò si verifica quando nella vita di coppia arriva un figlio,quindi il rapporto da un rapporto duale,diventa un rapporto a tre.

Gli equilibri fortemente instaurati in un rapporto a due cedono cosa per cui il bisogno di adesso secondo il mio punto di vista è quello di ricconoscerVi in questa nuova veste di genitori e anche perchè no Amanti!

Suo marito secondo me va accompagnato in questa fase delicata,fa bene a consigliare di vedere uno specialista non ci si deve vergonare!


Saluti
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
(..)dice che è una sua difficoltà (..)
Gentile utente spessa la non ricerca di sessualità da parte di un partner può celare difficoltà personali paure ecc., in pratica vi è la possibilità che evitando i rapporti si difenda da qualcosa (difficoltà nel piacere, timore di non riuscirci) sempre che qualcosa non vada nella vita relazionale.
Purtroppo solo una consulenza diretta potrebbe far venir fuori determinate difficoltà e risolverle.
Un terapeuta di coppia sarebbe l'ideale. Se suo marito dovesse rifiutarsi cominci lei e poi, insieme al terapeuta, trovare strategie per coinvolgerlo.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Federica Leva Psicologo, Psicoterapeuta 6
buongiorno utente,
una considerazione che affiora nella mia mente durante la lettura delle tue righe è che ci siano delle dinamiche di ruoli completamente ribaltate.

Credo che i cambiamenti avvenuti negli ultimi tempi, nascita di un figlio in particolare, ma penso anche altro, stiano portando tuo marito e la coppia in primis ad una nuova rilettura del "NOi".
Non è una questione di pazienza, nell'attesa che lui cambi e torni da te, è una costruzione insieme di un nuovo capitolo del vostro libro.
Lui rispetto a te forse è più confuso, ma la posizione giudicante non è sicuramente l'ideale.
Anche tu hai i tuoi dubbi e le tue paure rispetto a tutto questo.
Ogni momento della vita ci trova novizi e impreparati, come sosteneva Novalis, e allora comunica con tuo marito e parlate delle vostre paure reciproche e di possibili progetti futuri insieme diversi da quelli di prima.
Dedicatevi del tempo solo per voi, "fate delle cose" insieme riscopritevi e ascoltatevi,senza giocare al "chi urla di più" e vedrai che poi tutto ritornerà, con il tempo, naturale e non forzato.
Sotto pressione è difficile essere spontanei....
In bocca al lupo!!!!

Dr.ssa Federica Leva
psicologa clinica - psicoterapeuta
via Sommariva 14
21013 Gallarate (Va)

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dopo
Utente
Utente
il problema è che anche prima che arrivasse nostro figlio la situazione era questa... non è cambiata di una virgola, da quando c'è T., mio figlio. infatti, si discuteva di questa cosa anche rima che decidessimo di avere un bambino. a me sembra ogni tanto che mio marito dovesse nascere donna... mi spiego! quando ho deciso di allattare mio fglio, lui ne ha fatto una malattia, accusandomi di "portarglielo via", è super protettivo, non si può avvicinare nessuno, a parte i miei genitori, di cui si fida. non vuole che rimanga solo con persone di fiducia... sembra un "mammo", più che un papà. non so se il mancato desiderio sessuale faccia parte di questo quadro, ma come posso fare? non lo posso costringere a farsi aiutare... quando per sei mesiè stato arrabbiatissimo per la'llattamento e mi ha fatto passare sei mesi d'inferno, gli ho proposto più volte di andare insieme da qualcuno... non c'è stato verso, sono andata io per farmi aiutare a sopportare lo stress di quella situazione. non ce la faccio più.
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Dr.ssa Federica Leva Psicologo, Psicoterapeuta 6
buongiorno,
ma tu sei stata da un collega? e come è andata? e tuo marito non ha mai partecipato, coinvolto successivamente a nessun incontro con il tuo terapeuta?
Forse se si trattasse di incontri per il bambino potrebbe essere più interessato?
Quante domande passano dalla mia mente. Credo anch' io come il collega De Vincentis che la soluzione ideale sarebbe un incontro de visu con uno specilaista.
In quello che scrivi emergono due problematiche diverse.
Una è relativa alla persona "marito" che per sua natura è strutturato in un determinato modo e a te in questo momento, per una serie di motivi, non va più bene.
E l'altra riguarda la relazione con il vostro bambino e con la sua protezione.
E tu dove ti inserisci in queste dinamiche?
un caro saluto
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dopo
Utente
Utente
io non sono andata da uno psicolo, ma da un terapeuta dei massaggi. mio marito non ha mai voluto partecipare a nessun incontro, nonostante fosse contento che portassi mio figlio(ha avuto una nascita traumatica). il problema del sesso non è emerso adesso, ma sono tre anni, da quando stiamo insieme, che esiste, ma lui fa finta di niente fino a quando io, dopo mesi, perdo la pazienza e affronto il discorso, prima con le buone e poi mi arrabbio.cerco di essere paziente di non assillarlo, ma dopo tre o 4 mesi di astinenza forzata, mi sale la rabbia, è più forte di me! io non so come aiutarlo e come aiutarci. il problema del suo rapporto con suo figlio è un altro scoglio difficile, ma una cosa alla volta!! ma non posso costringerlo a venire con me da uno psicologo! lo devo minacciare??
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Dr.ssa Federica Leva Psicologo, Psicoterapeuta 6
calma calma calma...Mi rendo conto che non è un momento facile.
Le indicazioni che si danno in questa sede, prorpio perchè indicazioni, sono orientative.
Inoltre per capire meglio una situazione è necessario porre domandee, ricevere delle risposte e creare un quadro della situazione.
Nessuno chiede di minacciare suo marito. La libertà di ognuno penso sia di fondamentale importanza.
Suo marito lo percepisce come un problema? o la difficoltà è sua nel rapportarsi al problema e a lui?
Lui è sempre stato così. Non è avvenutoun cambiamento. Riflettici.
I massaggi sono sicuramente utili per rilassare il corpo e scaricare le tensioni, ma la psicoterpia è un'altra cosa.
Direi che la prima cosa da fare per se stessa e per la sua famiglia
è iniziare tu a produrre un cambiamento seguendo un ciclo di incontri che ti possano permettere di imparare gli strumenti per gestire al meglio tutti quei sentimenti negativi che l'inerme marito ti procura, di conoscerti nel profondo e capire del perchè di certe scelte.
HO visto che abiti a Cuneo e sicuramente in quella sede ci sarannno degli ottimi colleghi.

in bocca al lupo!!!!
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dopo
Utente
Utente
mio marito lo percepisce come problema nel momento in cui io glene parlo e vede che questa situazione mi fa star male, se no per lui non è assolutamente un problema!! l'ultima discussione che abbiamo avuto è stata il 17 e da allora, nonostante le solite promesse, non è cambiato nulla e continua a fare come se nulla fosse. devo iniziare un'altra volta il discorso e comunicargli che io andrò da uno psicologo??? per lui va tutto bene, le cose tra noi vanno benissimo!!
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Dr.ssa Federica Leva Psicologo, Psicoterapeuta 6
Immaginavo che per tuo marito non fosse un problema.Ha vissuto così e sta bene così.
Il comunicargli che andrai da uno psicologo è a tua discrezione, tieni in considerazione il fatto che questo non deve diventare una comunicazione da strumentalizzare.
Ti interessa "iniziare "un'altra volta il discorso"?
Prova ad agire e vedere se il "cambiamento del fare" ha più effetto di tanti discorsi a vuoto.
un caro saluto
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dopo
Utente
Utente
ci proverò. grazie mille
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dopo
Utente
Utente
scusate ancora, come faccio a trovare uno psicologo o psicoterapeuta a mondovì o cuneo? non ho proprio idea da chi andare... c'è un elenco, qualcosa??
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Dr.ssa Federica Leva Psicologo, Psicoterapeuta 6
Certo, nella homepage dovrebbe comparirti CERCA e se entri in quella sessione e inserisci i dati richiesti per categoria, per provincia o per cognome compaiono dei colleghi.
buona ricerca!!!!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signora,
premesso che non esiste una "normalità" nella frequenza dei rapporti sessuali, mi domando come mai lei abbia deciso di proseguire il rapporto con uomo che si è rivelato "non particolarmente focoso" fin dai primi tempi, e che parrebbe assegnare al sesso un'importanza decisamente inferiore a quella che gli assegna lei. Mi chiedo se si aspettava che sarebbe cambiato, o se ha deciso di "sorvolare" su questa sua caratteristica ritenendo che i sentimenti che vi legano fossero più importanti della soddisfazione sessuale.
Al di là di questo assume oggi una certa rilevanza il fatto che lei cerchi di coinvolgere suo marito in una discussione che vi riguarda come coppia, e che invece lui sembra considerare una questione che lo riguarda solo fino a un certo punto.
Il suo essere insoddisfatta meriterebbe almeno un franco confronto fra voi, possibilmente privo di toni rivendicativi, se non il ricorso ad un esperto. Premessa per qualunque intervento di coppia è però che entrambi vi riteniate coinvolti nella questione: lei, per aver accettato un rapporto divenuto molto presto sessualmente inappagante nonostante questo la faccia soffrire, e suo marito, per non essere in grado di vedere e di dare una risposta al suo disagio.
Mi pare tuttavia che lei stia anche esprimando altre preoccupazioni quando di fatto sostiene che suo marito dopo la nascita del bambino ha iniziato a comportarsi "da donna". Pensa che qualcosa non vada in lui? L'astinanza sessuale le sta pesando più di prima perchè sta fronteggiando anche altri dubbi riguardo a suo marito, e/o perchè lui in questi mesi ha espresso ostilità nei suoi confronti nel momento in cui lei si occupava di vostro figlio?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
gentile dott.ssa massaro, nonostante i rpoblemi sessuali, io amo mio marito e francamente, dato che lui non ha avuto molte storie prima di conoscere me, non ho dato molto peso alla cosa, ho pensato che sarebbe cambiato. io non penso che qualcosa non vada in lui, è comunque un ottimo padre e un buon marito, nessuno è perfetto. purtroppo, secondo me ha delle cose irrisolte legate al rapporto con i suoi e che si ostina a negare. tutto questo sfocia poi nel voler sempre aere il controllo su ogni cosa, nell'essere troppo protettivo verso il figlio... non so se c'entri qualcosa con il sesso, ma penso alla fine he sia tutto collegato. la cosa che mi fa arrabbiare è che lui non riesca a vedere tutto questo, nonostante il lavoro che facciamo(basiamo il nostro lavoro sulla comunicazione, etccc) . inskmma , abbiamo un problema e lui nasconde la testa sotto la sabbia.

purtroppo, non ho trovato specialisti nelvostro elenco.
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Dr.ssa Federica Leva Psicologo, Psicoterapeuta 6
il dott.Valerio Rosso opera in provincia di Cuneo, prova a contattarlo e nell'eventualità fatti indicare il nominativo che più corrsiponde alle tue esigenze logistiche.
buona fortuna!!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Certamente l'esigenza di controllo può essere correlata a difficoltà sessuali, perchè non permette quel "lasciarsi andare" necessario per una vita sessuale serena.
E' positivo che lei non abbia dubbi di altra natura circa suo marito, come poteva trasparire da quello che ha scritto: è possibile che lui stia vivendo difficoltà legate al rapporto con i propri genitori, ma al di là di quelli che possono essere i problemi individuali di suo marito se intraprenderete una percorso di coppia sarà importante che anche lei si assuma una parte di responsabilità per la situazione, grande o piccola che sia.
Il fatto che siate entrambi educatori non agevola automaticamente il riconoscimento delle difficoltà, perchè quando si parla di sè stessi è sempre più complicato vedere cosa non va rispetto a quando ci si concentra sui problemi altrui (e questo vale per tutti).

I miei migliori auguri,
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dopo
Utente
Utente
io spero di riuscire a convincerlo ad intraprendere un percorso di coppia. il dott. valerio rosso lo conosco personalmente , lo contatterò al più presto. grazie mille a tutti.