Premetto che non prendo alcun farmaco

Salve, ho 60 anni. Fino a 10 anni fa lavoravo nell'azienda di famiglia, dopo la morte di mio marito abbiamo venduto tutto e adesso sono una casalinga a tempo pieno. Da circa 8 mesi passo la maggior parte del tempo a letto davanti alla televisione. Mi alzo per cercare di fare qualche lavoro in casa ma poi mi sento stanca e devo tornare a letto, dove mi sento tranquilla e aspetto di sentirmi meglio. Quindi ogni tanto mi alzo e cerco di fare qualcosa, ma dopo poco, al massimo mezz’ora, mi sento debole, senza forze. Puntualizzerei che quando riesco ad uscire, cammino molto a piedi perché non mi piace andare in macchina e in quel caso non mi stanco più di tanto (a parte il dolore per l'artrosi alle anche)abito al terzo piano e facendo le scale, si arrivo stanca, ma credo in misura normale, comunque non sento il bisogno di coricarmi, non ho dolori o stanchezza muscolare. Il primo pomeriggio per me è critico, non riesco a far nulla. Dalle 17 in poi comincio a riprendermi, mi sento un po’ meglio, riesco a fare qualche lavoro in casa, preparo la cena e poi vado a letto, dove mi addormento verso le 22,30. Dormo benissimo tutta la notte e mi sveglio verso le 6. Premetto che non prendo alcun farmaco, ho smesso di fumare da 6 mesi dopo 15 anni che fumavo. Ho un problema di artrosi delle anche che mi porta dolori e difficoltà a camminare in quanto ad un certo punto sento dolori atroci,non ho ancora fatto alcun esame per indagare bene questa artrosi perchè il mio medico dice che non c'è nulla da fare, ma a parte questo non ho alcuna malattia particolare, non mi viene la febbre da anni, se questo può essere utile. Gli esami del sangue che ho fatto a febbraio dicono:
Emocromo tutto normale, gli esami fatti l'anno scorso indicavano alterato solo PERCENTUALE GRANDI PIASTRINE P-LCR 44,9% valori normali: (13-43)
GLICEMIA 90 valori normali:(60-110)
PRESSIONE 108-63 braccio destro; 100-56 braccio sinistro
Vorrei sapere da dove devo iniziare per cercare di capire da dove viene il mio malessere.
Ringrazio e porgo distinti saluti.
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Attivo dal 2007 al 2009
Psichiatra, Psicoterapeuta
Il suo consulto richiede molte domande prima di poter azzardare una risposta. Per prima cosa: ha sempre avuto la pressione come ora oppure le si è abbassata recentemente? Nel primo caso è sostanzialmente irrilevante, nel secondo invece l'ipotensione potrebbe compartecipare alla sua stanchezza.
Le altre domande che mi vengono in mente sono più specifiche per il mio campo specialistico: negli ultimi 8 mesi, le è sembrato che le cose che la interessavano in passato e che le piaceva fare prima non le interessassero/piacessero più? Sempre nello stesso periodo di tempo, le è parso di occuparsi meno della sua persona, ad esempio di curare meno l'igiene personale, la sua immagine, i suoi abiti? Si sente irritabile? Si sente irrequieta? Si sente triste? Qual è la prima cosa che pensa la mattina quando si sveglia? Le sembra che il suo appetito abbia subito delle variazioni, che sia cioè aumentato o diminuito? Le capita di sentirsi senza speranza e di pensare che nessuno può aiutarla? Le capita di sentirsi in colpa, anche per cosa per cui non è sensato nè utile sentirsi in colpa? Si sente ansiosa?
Altri quesiti, di ordine più sociale: ha dei figli? se sì, le sono vicini? ha delle amiche? se sì, vi frequentate abitualmente? ha fratelli e/o sorelle? vivono accanto a lei?
Dalla sua lettera pare che lei abbia smesso di fumare circa due mesi dopo l'inizio di questa stanchezza? Come mai? Si è spaventata per qualcosa? E' cambiato qualcosa nella sua vita?
Ora, non vorrei che le sembrasse un terzo grado, il punto è che tutte le mie domande mirano ad indagare aree di vita o sintomi psichici specifici: questa voglia continua di stare a letto mi sembra un po' preoccupante, soprattutto perchè è in netto contrasto con quella che è stata la sua vita precedente. Si potrebbe ipotizzare che partecipino a questa sua stanchezza anche sintomi depressivi. Per escludere questo, forse una visita psichiatrica potrebbe essere utile. Magari, ne potrebbe parlare prima con il suo medico di medicina generale.
Resto a disposizione. Intanto le porgo cordiali saluti.
[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Dott.ssa la ringrazio per la risposta. Intanto io le rispondo: per quanto riguarda la pressione, effettivamente ogni tanto mi si abbassa a quei livelli che indicavo, forse per il caldo, e quindi forse peggiora la mia situazione. Comunque anche quando la pressione è normale, la mia stanchezza persiste. Allora, negli ultimi 8 mesi non ho notato un calo nelle cose che mi interessano, che sono poi piccole cose, come leggere. Mi occupo della mia persona sempre allo stesso modo, igiene, immagine, non che mi sia mai curata tanto. La mattina appena sveglia penso a quello che devo fare nella giornata, spesa, andare in posta, dipende. L'appetito forse è diminuito un poco, ma nulla di significativo, credo. Continuando a rispondere alle sue domande, mi capita ogni tanto di pensare di essere senza speranza e che nessuno possa aiutarmi, ma prevalentemente ho sempre la speranza che le cose migliorino. In colpa non mi sento, non mi sento neanche ansiosa. Spesso però mi sento irritabile e anche triste. Ho 3 figli che direi, non mi sono vicini, mi sono addosso! Sono tutti grandi 24, 35 e 37 anni, ma purtroppo tutti e 3, chi più chi meno, stanno attraversando un periodo difficile, chi di salute, chi di lavoro. Comunque in famiglia direi che tutto sommato c'è un buon rapporto. Ho alcune amiche con le quali mi vedo ogni tanto, non spesso. Ho una sorella che vive lontano, a Roma, e con la quale mi sento ogni giorno o quasi. Per quanto riguarda il fatto che ho smesso di fumare 2 mesi dopo l'inizio del mio problema di stanchezza, non è successo niente, è stato un caso smettere di fumare, non l'ho neanche deciso io. Cioè ero a Roma per la laurea di mia figlia, e tra impegni e giri, mi sono accorta che non sentivo più il bisogno di fumare. Così da allora non ho più fumato. Tutto questo per rispondere alle sue domande.
Le dico inoltre che sono stata qualche mese fa da uno psichiatra, il quale mi disse che il mio problema è legato a stress accumulato, sicuramente per i problemi dei miei figli. Mi ha prescritto un antidepressivo, che ho smesso di prendere dopo circa 10 giorni perchè mi dava delle aritmie. Ma le aritmie fanno parte degli effetti collaterali?? Mi sono spaventata e non l'ho più preso. Poi non ho più fatto nulla. Ma prima di prescrivere un antidepressivo, non bisognerebbe escludere cause fisiche? Che ne so, la tiroide, o altre cose?
La ringrazio e porgo distinti saluti.