I preliminari ,forse dovfrei fare degli esercizi

Salve a tutti,
vi scrivo per avere un consulto riguardo la mi condizione.
sono un ragazzo di 23 anni ed in tutta la mia vita ho avuto due rapporti sessuali,
ma in entrambe le situazioni si è venuto a imperversare un problema,quando sto con una ragazza con tutti i preliminari ho una erezione completa e rigida,però quando comincio ad avere il rapporto sessuale l'erezione o si interrompe o comunque non mi permette di completare il rapporto.
visto la mia poca esperienza sessuale io mi domando quale possa essere la natura del problema: 1)la poca pratica;2) un problema di natura psicologica oppure dovuta a qualche disfunzione fisiologica.
la prima volta che mi è capitato non gli ho dato più di tanto peso considerato che era la mia prima volta,nma adesso che ho provato con un altra ragazza(per questo escluderei l'ansia da prestazione)mi è capitato il medesimo problema e comincia ad darmi un po di preoccupazioni.
ciò che non capisco e che non ho problemi di erezione ne quando mi masturbo ne durante i preliminari ,forse dovfrei fare degli esercizi di pratica volti che possano preparami a l'atto sessuale?
vi ringrazio anticipatamente della vostra disponibilità
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Caro signore,
gli esercizi di pratica, presuppongono una praticante, la qual cosa non sempre lecita. Detto questo veda di andare da un collega, per una diagnosi del suo problema, poichè alla sua età i fenomeni ansiosi sono i più frequenti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
mi associo al DR.Cavallini nella risposta.
Effettui una visita andrologica, che possa escludere possibili cause organiche correlate al suo disagio sessuale e soprattutto, fare diagnosi certa, per poi orientare un possibile percorso chiarificatore-terapeutico.
I meccanismi che stanno alla base dell'auto-erotismo, così come quelli che regolamentano i preliminari, sono totalemnte differenti rispetto a quelli che entrano in gioco, in concomitanza con la prossimità di una penetrazione vaginale.
La vagina, a livello simbolico, è un luogo peno di insidie e minaccie, oltre che ansie anticipatorie di insuccessi orizzontali.
In un secondo momento, qualche colloquio di counseling psico-sessuologico, potrebbe aiutarla a dipanare la matassa emozionale e sessuale.
Cari auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
con rispetto riguardo le vostre diagnosi non credo che il problema riguardi l'ansia da prestazione,perchè sono una persona molto carismatica e sicura e questa anzi provoca alle mie parteners un poco di ansia;la escluderei anche perchè nonostante la poca esperienza legata alla penetrazione ho avuto un sacco di altre esperienze legate al sesso e in più sono una persona che fisicamente piace molto e le ragazze mi riempiono sempre di complimenti.per questo avrei due domande:
1)la prima è per il dottor cavallini al quale chiedo se il mio problema potrebbe essere causato da una disfunzione veno occlusiva cavernosa; cmq le chiederei dei rimedi possono prendere adesso, visto che non posso andare dal mio medico fino a dicembre perchè sto fuori dall'italia quindi non so se c'è qualcosa che posso prendere in farmacia che non sia molto pesante(capisco che non possa fare pubblicità qunidi mi potrebbe dire solo li eccipienti del farmaco),fermo restando che quando torno in italia la prima cosa che farò sarà andare dal medico.
2)la seconda invece è per la dottoressa randone alla quale domando: considerando che io sono un tipo molto sicuro,il disagio che adesso mi succede quando pratico del sesso non potrebbe essere causato dal fatto che essendo stato vergine fino ai 23 anni non mi godo in pieno il sesso perchè fino a che non avrò un rapporto completo lo vedo più come un peso da levarmi?
vi ringrazio anticipatamente e se mi sono permesso di rispodere è solo perchè credo che sia difficile attraverso internet avere lo stesso tipo di rapporto che si instaura col proprio medico
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Caro signore,
la diagnosi spetta a noi, non a lei.
Poi la disfunzione venoocclusiva è un sintomo ecodoppletr di problemi psicogeni, ormonali, arteriosi. Come malattia a sè non esiste: morta e sepolta all' AUA (amercan urological association) di Boston del 1999. I tentaivi di riesumazione del cadavere si sono limitati a chiacchere internettare senza base scientifica.
Infine scartare aprioristicamente problemi psicogeni è sintomo clinico di personalità molto soggetta a problemi psicogeni, scusi ripetizione, per l' appunto.
Rimaniamo in attesa delle risultanze di una visita dal vivo, mi dive è che la indirizzo di qua.
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Utente
Utente
capisco l'importanza della visita dal vivo,però come le ho già detto io potrò tornare in italia nella seconda settimana dicembre....adesso che faccio<?vado in un consultorio?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Non credo ci siano problemi, nel trovare un andrologo fuori Italia, sono specialità in via d'espanzione.
La richiesta di terapia senza diagnosi, è impossibile oltre che vana.
Credo inoltre , che all'interno di un setting adeguato di tipo psicoterapico, dovrebbe investigare le cause della sua conservata verginità, correlata invece ad una fisicità e personalità affascinante e sicura di sè.
Sempre auguri
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Mi dica dove è che la indirizzo, eventualmente per quando torma, visto che è di palermo non è difficile trovare collega.
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Utente
Utente
adesso io sto lavorando in sierra nevada in provincia di granada spagna
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
A Grenada esiste un ottimo dip. di Urologia, la Spagna è molto avanti in tal senso, si fidi.

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

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