Esito della risonanza e provvedimenti da attuare

Salve, sono una donna e ho 42 anni. Ho svolto un ulteriore risonanza magnetica, causa aumento drastico del dolore al bacino glutei e gamba. La risonanza dice:
SFUMATA IPOINTENSITà in T2 del disco intersomatico L4/L5, da iniziali processi degenerativi. Sul piano assiale sono stati studiatigli spazi intervertebrali da L2/L3 a L5/S1. D11/D12: artrosi discosomatica associata a piccola ernia discalesottolegamentosa posteriore mediana paramedianadx, parzialmente risalita dietro il corpo vertebrale D11, con compressione radicolare in corrispondenza dei recessi laterali, maggiormente dal lato sn.
D12/L1: protusione discale posteriore mediana con compressione radicolare in corrispondenza dei recessi laterali, maggiormente dal lato sin.
L4/L5: piccola ernia discale sottolegamentosa posteriore paramediana sn con compressione radicolare in corrispondenza del recesso laterale.
L5/S1: ernia discale sotto legamentosa posteriore mediana paramediana bilateraleparzialmente scivolata diettro lo spigolo posteriore delal limitante somatica zsuperiore di S 1, con compressione sul sacco durale e radicolare in corrispondenza dei recessi laterali. Gentile Dott. Vorrei un consiglio sulle terapie da attuare per queste patologie e se un lavoro da 9/10 ore in piedi consecutivamente possa aggravare la situazione. E quali sport non sono indicati per questo problema. Grazie Infinitamente.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Devo premettere che la RMN non ha nessun significato clinico da sè sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica, andandosi ad aggiungere alla Sua storia clinica, alla descrizione dei Suoi sintomi e ai segni clinici che possano essere emersi dalla visita stessa.
Se così non fosse le terapie potrebbero essere scritte direttamente dal Radiologo al termine del referto.
Occorre quindi prima di tutto ascoltare la Sua storia (tempo di insorgenza dei dolori, loro caratteristiche -sede, distribuzione, modalità di insorgenza, fattori che migliorano/peggiorano - ecc), esaminare direttamente la Sua colonna e la Sua postura, cercare/escludere con manovre specifiche determinati segni clinici, ecc. Solo con la visita diretta si arriva a una diagnosi (che la RMN può confermare o correggere) e di conseguenza a una terapia.
Le consiglio quindi di rivolgersi a un Ortopedico che si occupi di patologie della colonna, ad esempio alla UO Ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale di Fidenza http://www.ausl.pr.it/page.asp?IDCategoria=625&IDSezione=3930&ID=83318 (comunque chieda al Suo medico curante che conosce meglio di me le possibilità locali). Ricordi di portare con sè tutta la documentazione clinica, comprese vecchie Rx ecc, oltre alle immagini della RMN (non solo il referto)
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it