Esami nella norma

Gent.ssimi medici,
in seguito a dei dolori alla parte sinistra del torace ed a una forte tachicardia, su indicazione del medico di famiglia, ho eseguito visita, ECG e ecocolordoppler, dove dal referto risulta tutto nella norma.
Il Vs. collega che mi ha visitato ed eseguito gli esami, vista la familiarità per decesso dovuto ad infarti e la mia ipercolesterolemia e obesità, mi ha suggerito di fare un ecografia alla carotide, che farò a breve.
I miei dolori continuano, sotto forma di fitte a volte, altre volte come un dolore costante allo sterno ed al lato sinistro del torace. La mia domanda è questa, sono molto alte le probabilità d'avere un infarto, in base alle indicazioni forniteVi, come i miei parenti?Colgo l'occasione per salutarVi cordialmente.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
Gentile Signore,
i Suoi fattori di rischio cardiovascolare sono in gran parte modificabili, dalla ipercolesterolemia all'obesità, con modificazioni dello stile di vita e/o con adeguate terapie farmacologiche.
La sintomatologia che ha determinato l'esecuzione dei controlli va considerata come il classico "campanello d'allarme" che, pur escludendo una patologia in atto, potrà servire a ridurre fortemente la probabilità di un evento cardiovascolare.
Non trascuri di tenere sotto controllo gli altri fattori di rischio (iperglicemia, abitudine al fumo, scarsa attività fisica, iperuricemia, eccetera).
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Gent.ssimo Dr.Fedi,
rieccomi a scrivere su un altro episodio che mi riconduce a pensare ad un problema cardiaco. Sto attraversando un periodo di forte stress psicofisico e da qualche giorno ho un dolore costante al torace sinistro. Oggi dopo un episodio che mi ha fatto innervosire il dolore si è intensificato e non poco ed a tratti è come se avessi la "bocca asciutta". La presente è per chiederLe se questi "fastidi" siano riconducibili ad un problema cardiaco o se l'ansia e lo stress mi stiano causando il tutto. In attesa di una risposta da parte sua, la saluto cordialmente.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
Le caratteristiche del sintomo che descrive non sono tipiche di una origine cardiaca dello stesso, soprattutto per la definizione "costante" che lei dà al dolore e per il fatto che il medesimo sintomo era già presente in occasione dei precedenti controlli cardiologici eseguiti a novembre e risultati nella norma.
Stia pure tranquillo quindi, ma visti i suoi fattori di rischio torni a controllo dal cardiologo di fiducia per un esame di routine ogni sei-otto mesi.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Gent.ssimo Dr.Fedi,
la ringrazio vivamente per la puntualità con la quale risponde sempre ai miei quesiti. Scrivo la presente poichè il dolore da me riferito nelle mie precedenti, è mutato da ieri,seppur in modo sopportabile come entità di dolore: si è irradiato a tutto il torace, non saprei definirlo, nel senso che è come un bruciore ma non trafittivo. Tengo a precisare che è da una settimana che ho un brutto raffreddore che è esordito prima con una laringite e soffro di esofagite, attualmente non sotto cura. Il dolore col respiro non aumenta, ma è continuo. Parlando con un conoscente, proprio stammane, mi ha detto di non sottovalutare tali dolori, poichè da una sua esperienza personale, anche lui, prima d'avere l'infarto aveva spesso accusato dolori del genere, sempre sottovalutati. Il sentire tale testimonianza mi ha allarmata e non poco...infatti eccomi a scrivere la presente! Nel pomeriggio andrò dal medico di famiglia per un controllo. Secondo lei è il caso di continuare con controlli cardiologici, oltre quelli da me già eseguiti a novembre? La ringrazio anticipatamente e colgo l'occasione per porgerLe i miei più cordiali saluti.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
Non mi sento di attribuire rilevnza cardiologica al Suo sintomo proprio perchè lei stesso definisce "continuo" il dolore.
In ogni caso, Le rinnovo il consiglio di tornare a controllo dal cardiologo di fiducia per un controllo di routine.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Gent.ssimo Dr.Fedi,
eccomi di nuovo a proposito dei sintomi da me riportati in precedenza.
Oggi, su consiglio del nutrizionista che sta seguendo la mia alimentazione errato, ho iniziato a fare un pò di attività fisica, dopo circa due anni di totale vita sedentaria. Ho iniziato con una camminata energica di circa mezz'ora e dopo circa dieci minuti dalla camminata ho iniziato a sentire come un senso di oppressione al petto, e un intorpidimento all'orecchio ed al braccio sinistro, che si è attenuato a riposo ma che avverto ancora ora, dopo circa un ora dall'essermi fermata. Le ricordo che soffro anche di esofagite da reflusso. I controlli eseguiti da me due mesi fa, come già descritto, rientravano nella norma, ma non ho ancora avuto modo di eseguire l'ecocolordoppler tsa. Lei crede che a 34 anni possa avere problemi di occlusioni causate da colesterolo e queste possano aver causato i sintomi da me accusati in data odierna? La ringrazio anticipatamente e colgo l'occasione per rinnovarLe i miei saluti.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
Le consiglierei di abbinare all'ecocolordoppler già programmato anche un test da sforzo, non tanto per i sintomi che riferisce (che continuano ad apparire abbastanza atipici), ma per i numerosi fattori di rischio che ha riferito due mesi fa e che spero stia efficacemente cercando di tenere sotto controllo.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Eseguirò al più presto gli esami da Lei citati. Leggendo nel web, in base al sintomo principale da me avvertito, quale oppressione al petto, tutte le pagine riconducevano a angina pectoris e infarto del miocardio e mi sono allarmata e non poco, visto che sono mamma di una bambina di appena due anni. Per eliminare i fattori di rischio, ho iniziato una dieta dimagrante, e proprio durante la consulenza con la nutrizionista lei mi ha suggerito di iniziare a camminare a passo spedito per circa 50 minuti, oggi infatti è stato il primo giorno ed è accaduto quanto riferitoLe in precedenza. Il senso di oppressione ora, dopo due ore è passato, ma quello che Le chiedo esplicitamente è, in base ai miei fattori di rischio, allo stato attuale, posso avere un infarto del miocardio? O è un evento del tutto remoto?
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
Gentile Signora,
lasci stare per un attimo i Suoi sintomi che, Le ripeto, non sono tipici di un problema anginoso e che verranno definitivamente chiari dopo l'esecuzione degli esami consigliati.
L'obesità e l'ipercolesterolemia, oltre all'abitudine al fumo, al diabete, alla familiarità per cardiopatia ischemica precoce eccetera, sono accertati fattori di rischio per malattie cardiovascolari quali ictus ed infarto. Lei, a quanto riferisce, è decisamemte sovrappeso ed è affetta da ipercolesterolemia, e quindi ha una probabilità relativamente maggiore (rispetto alle Sue coetanee normopeso e normocolesterolemiche) di essere colpita nei prossimi anni da una malattia cardiovascolare. Tuttavia, come Le ho già detto a novembre, entrambi questi fattori di rischio sono fortunatamente modificabili: con la dieta, con l'esercizio fisico e con i farmaci. Con l'andare del tempo, quindi, può riportare il Suo indice di rischio cardiovascolare nella media, sotto la guida ed il controllo de medico curante e del cardiologo di fiducia che nel frattempo Le consiglieranno a quali controlli dovrà periodicamente sottoporsi.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Gent.ssimo come sempre, mi ha confortato il leggere la sua risposta, visti anche i miei provvedimenti presi per riportare nella norma tutti i valori a rischio per malattia cardiovascolare. Rinnovo i miei più cordiali saluti.
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