C'e un modo per prevenire la tachicardia

Salve, sono una ragazza di 22 anni, in famiglia ho casi di tachiicardia parossistica e infarti, io ho sempre fatto elettrocardiogramma e sottosforzo, e sono sempre usciti bene, anche l 'esame per la tiroide e buono, si puo prevenire e capire con qualche visita se un soggetto e a rischio di tachicardie parossistiche?
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Dr. Vincenzo Russo Cardiologo, Cardiologo interventista 308 21 3
Gentile Utente,

l'assenza di fattori di rischio modificabili (ipertensione, diabete, obesità, dislipidemia, fumo); la negatività degli accertamenti cardiologici; la normalità del quadro biochimico; lo stile di vita salutare (moto quotidiano, alimentazione corretta, astensione dal fumo; lo stato fertile definiscono un soggetto a basso di rischio di malattie cardiovascolari.

Se si rispecchia in questa categoria può stare tranquilla.

Cordiali Saluti

Dr. Vincenzo Russo
Medico-Chirurgo
Specialista in Cardiologia

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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Oltre all elettrocardiogramma, e agli esami di colesterolo, quali altri esami si prevenzione possono essere fatti?
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Dr. Vincenzo Russo Cardiologo, Cardiologo interventista 308 21 3
Gentile Amica,

- un'ecocardiogramma per escludere danni strutturali cardiaci.
- un test da sforzo per valutare la capacità del cuore di essere sottoposto a carichi di lavoro.

Cordiali Saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Mia sorella si è appena operata di tripla ablazione, si eè sempre fatta eco, cardiogramma, e le sono usciti sempre positivi.
Qualche settimana fa l'abbiamo portata al pronto soccorso, e le hanno trovato i battiti parossistici a 200 quindi hanno deciso di farle l'ablazione, le hanno detto che c era una parte elettrica del cuore che andava per fatti suoi.
Questa situazione era prevedibile facendo qualche analisi?
è una cosa genetica?
che danni provoca in un cuore sano questa cosa?
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Dr. Vincenzo Russo Cardiologo, Cardiologo interventista 308 21 3
Gentile Amica,

se riuscirà a fornirmi il nome preciso della tachicardia che i colleghi hanno ablato, sarò in grado di rispondere alle sue domande.

Aspetto notizie
Cordiali Saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
tachicardia parossistica
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Dr. Vincenzo Russo Cardiologo, Cardiologo interventista 308 21 3
Gentile Amica,

il termine "tachicardia parossistica" è un'espressione generica per indicare un aumento della frequenza cardiaca maggiore di 100 battiti per minuto che improvvisamente si innesca.

Per aver effettuato una procedura di ablazione, sicuramente i colleghi avranno studiato la tachicardia di sua sorella e l'avranno classificata con un nome tipo:

- tachicardia da rientro nodale
- tachicardia da rientro atrioventricolare (fascio anomalo tipo Kent)
- tachicardia atriale ectopica
- ecc ecc

Aspetto notizie per poter rispondere correttamente alla sua domanda.

Cordiali Saluti

[#8]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Mia sorella ha avuto episodi recidivanti di "Tachicardia parossistica sopraventricolare da rientro nodale (avnrt) di tipo slow-fast.
La sua Fc era di 190/210 trattata in Ps con fiale di Isoptin e l'elettrofisiologo le ha consigliato di effettuare una triablazione con crioenergia.

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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Mia sorella ha avuto episodi recidivanti di "Tachicardia parossistica sopraventricolare da rientro nodale (avnrt) di tipo slow-fast.
La sua Fc era di 190/210 trattata in Ps con fiale di Isoptin e l'elettrofisiologo le ha effettuato questo giovedi un intervento di triablazione con crioenergia.
Ora sta bene, solo che la causa scatenante non è stata trovata. Lei soffre di una tiroidite autoimmune di Haschimoto e come terapia aveva 1 cpr di tirosint da 50 al die. Mia nonna soffriva di aritmia e poi di F.A. a causa della valvola mitrale che non Le funzionava bene. Mio padre, cioè suo figlio, è morto all'età di 50 anni a causa di un I.M.A. ma non ha mai avuto altre patologie, il fratello gemello di mio padre invece soffre di aritmia ma curata con i farmaci.
Ora mi viene spontaneo chiedere se è una patologia congenita e se dovesse essere come la possiamo prevenire? Grazie.
[#10]
Dr. Vincenzo Russo Cardiologo, Cardiologo interventista 308 21 3
Gentile Amica,

alcune delucidazioni:

- la tachicardia da rientro nodale tipo slow-fast non ha caratteri di trasmissione genetica. La sua diagnosi è possibile solo con lo studio elettrofisiologico di pazienti affetti da tachicardia parossistiche.

- la fibrillazione atriale di sua nonna è conseguenza delle alterazioni della struttura dell'atrio legate al sovraccarico di volume e/o di pressione causato dalla disfunzione valvolare e dall'ipertensione arteriosa.

- l' IMA di suo padre non ha trasmissione genetica, ma è familiare. La presenza in famiglia di cardiopatia ischemica costituisce un fattore di rischio.

Alla luce di queste considerazioni, della sua giovane età, del suo stato fertile che le offre una protezione maggiore rispetto ai suoi coetanei maschietti, del'assenza di concomitanti fattori di rischio può stare tranquilla.

Cordiali Saluti
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