Gozzo tiroideo, multinodulare produzione follicolare

Buonasera, Sono una donna di 48 anni e soffro di gozzo tiroideo multinodulare da circa 4 anni. Lunedì 15 novembre 2010, come programmato assieme al chirurgo e all'endocrinologo sono stata anestetizzata per intervento di tiroidectomia totale. Ma, al momento dell'intubazione, ho avuto un arresto cardio-circolatorio, ed è stata interrotta l'operazione che in realtà non aveva avuto ancora inizio. I medici sono stati molto positivi (io assolutamente no) in quanto vogliono operarmi lunedì prossimo utilizzando un'altra tecnica guidata con fibreottiche - sondino per guidare il tubo da sveglia e poi anestetizzarmi. La ma paura è dovuta, oltre che al trauma subito durante l'arresto cardiocircolatorio (mi sono sentita morire! Non respiravo e non potevo comunicarlo per via dell'anestesia!), al fatto che ho sempre avuto e descritto il disturbo "della gola spezzata a metà" aumentato poi dalla presenza del gozzo. Volevo chiedervi se ciò che mi è successo che è gravissimo potrebbe ripresentarsi, e, se soprattutto è stato una negligenza dell'equipe. Grazie
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Gentile Utente,
ho trasferito la sua richiesta di consulto nell'area di Anestesia e Rianimazione che mi sembra più appropriata.
Da Chirurgo che ha in più occasioni vissuto situazioni sovrapponibili, mi permetto tuttavia di richiamare la sua attenzione sul fatto che condizioni quali la presenza di gozzo e obesità importante possono rendere difficoltose le manovre di intubazione anche al di là di quanto preventivamente ipotizzabile, senza che in questo si debba necessariamente ravvisare "soprattutto" una negligenza dell'equipe, che al contrario sembra aver fronteggiato nel migliore dei modi l'emergenza ed aver programmato le precedure più adatte al suo caso.
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buona sera, comprendo come lei sia traumatizzata ed impaurita, ma mi creda non sembra di ravvisare negligenze da parte dei colleghi. Non dico ciò per spirito di "corporazione", bensì perchè loro hanno saputo affrontare una situazione grave in modo ineccepibile tirandola fuori senza conseguenze.
In caso di gozzo, spesso succede che questo si sviluppi anche posteriormente con conseguente dislocazione della trachea. Se a questo fatto si sommano condizioni anatomiche e costituzionali foriere di difficoltà di intubazione, questa può diventare difficoltosissima.
Chiaramente noi non la conosciamo, non sappiamo nei dettagli quanto sia successo e cosa abbia impedito l'intubazione, ma leggo per esempio che Lei è in un certo sovrappeso, condizione che è considerata fattore predisponente ad una intubazione difficoltosa. Tuttavia lei si deve operare, e pur essendo la soluzione propostale routinaria ed indicata in casi come il suo, la cosa più importante è la fiducia nei medici: ne riparli coi colleghi.
Spero di averla aiutata, un saluto
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dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Gentilissima dott. la ringrazio innanzitutto per la sua attenzione rispetto al mio caso. Nonostante io sia felicemente consapevole di essere stata "tirata fuori" da una situazione grave (arresto cardiocircolatorio in fase d'intubazione)senza riportare conseguenze grazie al team di anestesisti e rianimatori presenti in sala operatoria tuttavia non mi sento tranquilla. Come da lei consigliata ho avuto un lungo colloquio con gli anestesisti che mi hanno praticamente negato che c'è stato l'arresto cardiocirc.(forse per tranquillizzarmi), sostengono infatti che ci sia stata una tachicardia dovuta alla probabile spremitura della trachea durante la manovra di intubazione e che "il mio cuore sia andato in sistole"... Dopo approfonditi controlli otorinolaringoiatrici, mi hanno comunicato che dopodomani durante l'operazione agiranno nel seguente modo: mi inietteranno dei beta-bloccanti per evitare che la tiroide sprigioni ormoni (causa della tachicardia avvenuta)anestesia locale, intubazione da sveglia con fibrottiche e solo se l'intubaz andrà a buon fine mi anestetizzeranno con curaro. Credo di essere convinta ad operarmi, ma a suo parere potrebbe ricapitarmi ciò che mi è successo lunedì scorso, rimettendo a serio rischio la mia vita?Sentiti ringraziamenti.
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buona sera, da quanto ci ha raccontato credo anch'io che Lei non abbia avuto un arresto cardiaco, anzi mi sono subito chiesta chi lo avesse detto e le spiego perchè: Lei ha memoria di alcune fasi degli eventi in Sala Operatoria e ricorda il disagio provato, sicuramente perchè i colleghi l'hanno superficializzata per riportarla in respiro spontaneo non potendola intubare. Se lei avesse avuto un arresto le cose sarebbero andate in maniera diversa.
Con la procedura programmata non può risuccedere, perchè lei verrà completamente addormentata solo quando il controllo delle sue vie aeree sarà certo: di questo può essere sicura.
Spero di averla ancora aiutata, un saluto.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Poiché si è parlato di possibile "negligenza" ("soprattutto"), mi preme qui porre in evidenza al contrario la professionalità di chi ha saputo affrontare e risolvere in maniera efficace una situazione fortemente critica che poteva mettere in serio pericolo la Sua vita, e si assume ora la responsabilità di proporLe con estrema competenza una soluzione altrettanto valida.