Quando le mecine naturali diventano dannose?

L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)

Buona sera,
La mia ragazza è una fanatica di cure naturali, omeopatia etc...
Da quando conviviamo mi sono accorto della quantità impressionante di integratori che prende, ho avuto modo di individuare:
-propoli
-ribes nero
-echinacea
-semi di pompelmo
-estratto di aglio
-omega 3
-spirulina
-iperico
Io parlo da ignorante, ma assumere tutte queste cose contemporaneamente non può essere dannoso e controproducente?
Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.6k 201 65
Gentile signore,
un prodotto di origine naturale, dunque anche un farmaco o un integratore, è utile se assunto in base ad una corretta indicazione, è inutile se questa indicazione non c'è; può risultare dannoso se introdotto in quantità eccessiva o se vi sono controindicazioni al suo impiego (alcune patologie o interferenza con altri farmaci, ad esempio).

I prodotti che ha citato sono integratori alimentari e fitoterapici, non farmaci omeopatici per i quali il discorso sarebbe lievemente diverso.

Per l'uso occasionale di integratori alimentari non disciplinati da una adeguata prescrizione medica è necessario attenersi alle dosi e alle modalità di impiego che sono esposte sulla confezione; l'uso prolungato di integratori e fitoterapici è bene che sia prescritto e valutato da un medico competente.

Una piccola nota sull'attitudine all'assunzione massiccia di integratori.
Purtroppo la "pressione" pubblicitaria tratta questi prodotti allo stesso modo di qualunque altro: l'attenzione viene posta esclusivamente sui benefici (reali o presunti) e l'informazione che accompagna la vendita non è sempre sufficiente.
Alcuni consumatori, in virtù del possesso di informazioni parziali sulle terapie naturali, presumono spesso di poter gestire in autoprescrizione questi prodotti. Il risultato più consueto è che impegnano risorse economiche più rilevanti (cosa gradita ai produttori) rispetto a quanto farebbero se correttamente guidati dal medico.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Mi scuso se ho fatto confusione tra integratori nautarali e medicinali omeopatici.
La ringrazio per la risposta e del chiarimento, spero vivamente che l'interessata tenga in considerazione una opinione autorevole come la sua.
Grazie ancora.
Cordaiali saluti.

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