Il laser può solo peggiorare le cose

Salve sono un ragazzo di 19 anni con un problema più che altro psicologico. dopo attente ricerche ho capito che la macchia che ho sul volto è un nevo congenito gigante che si estende per tutta la guancia.ho provato varie sedute di laser tra l'altro costose ma niente da fare.l'anno scorso sono andato a roma per una visita specialistica e mi hanno detto che non c'è niente da fare perchè il laser può solo peggiorare le cose e un intervento può lasciare una cicatrice profonda.è da molto ormai che disperatamente cerco una soluzione perchè mi causa molto disagio anche in casa.sono uscito da poco da un periodo di depressione ma mi sa che ci sto ricadendo.devo davvero abbandonare ogni speranza? non c'è alcuna soluzione? per favore rispondetemi grazie.
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Dr.ssa Silvia Suetti Dermatologo, Medico estetico 2.4k 40 19
Gentile ragazzo,

pur comprendendo il suo stato le posso dire per mia esperienza e per dati condivisi, che il nevo congenito non può essere trattato con alcun trattamento, così come dettole da altri colleghi.

Sappia che questo segno fa parte del suo essere uomo e deve accettarlo prima di tutto lei: solo dopo comrpenderà come gli altri non facciano più caso a questo suo particolare segno.

in bocca a lupo

Dr.ssa Silvia Suetti, Dermatologo e Tricologo
www.tricologa.it
Segreteria 06.90213462

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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Mi permetta la Collega se lascio qualche speranza al ragazzo: ci sono laser in grado di ridurre la pigmentazione dei nevi del volto, quali ad esempio il nevo di Ota, che appartengono alla categoria "q switched" e che solitamente danno buoni risultati. Naturalmente devono essere apparecchi di qualità e devono essere utilizzati da personale qualificato. Purtroppo non penso che ve ne siano in provincia di Messina ma il trattamento lo potrà sostenere anche tra alcuni anni senza problemi.
Cordiali saluti

Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio vivamente la dottoressa Suetti e il dottor Brunelli per avermi risposto prontamente. Apprezzo davvero molto. Sono assolutamente d'accordo con la dottoressa..prima o poi devo accettarlo ma ogni giorno cerco disperatamente una soluzione. In effetti esimio professore mi sono anche informato sul laser q-switched che se non sbaglio è quello che solitamente viene usato per la rimozione dei tatuaggi.Vorrei chiederle una grossa cortesia. Mi saprebbe consigliare una sede dove hanno a disposizione apparecchi di questo genere? Non ha importanza se sia fuori regione sono disposto a viaggiare. Un ultima cosa ho letto anche che per alcuni trattamenti ci sono delle conseguenze poco piacevoli come un’area
periorbitale più chiara dell’altra o ancora nella perdita delle ciglia o delle sopracciglia. è davvero possibile?
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Dr.ssa Silvia Suetti Dermatologo, Medico estetico 2.4k 40 19
Io utilizzo nella mia pratica clinica da tempo e con successo, il laser q-switched per la rimozione di lentigo solari del volto decoltee mani e corpo, molte iperpigmentazioni melaniche benigne, e tatuaggi di ogni colore (alternando modalità 1064 e 532nm) : a mio avviso la speranza e' la dote che il medico deve serbare e donare sempre, ma fare molta attenzione a non trasformarla in illusione.
Un nevo congenito gigante a mio avviso non può giovarsi dii alcun trattamento efficace eccettuati i rimaneggiamenti chirurgico plastici O la dermoabrasione profonda effettuata nei primissimi giorni di vita, prima che il pigmento sgoccioli in ambito dermico

Personalmente quindi non tratterei quindi un nevo di questo genere con il q-switched.

Questo e' quello che ho imparato a conoscere di questi nevi (che sono notoriamente ed architetturalmente molto complessi ricchi di annessi e iperplasie coristomatose, molto più del nevo di Ota o di altre lesioni melanocitarie benigne)

Fra l'altro un approccio che esuli il trattamento chirurgico deve comunque essere valutato con moltissima attenzione in virtù del potenziale non certo irrisorio e marginale di trasformazione in senso neoplastico delle grandi lesioni melanocitarie congenite, che tutti noi conosciamo molto bene.

Questo quanto decina perfezionamento del precedente scritto e per sottolineare che la speranza e' e rimane dote insopprimibile così come dovrebbe essere l'omogeneità di informazione che sovente e' difficile trarre in medicina - ma ciò non vuol dire che non sia il valore aggiunto della stessa.

Ultima cosa: perché non dovrebbero esserci colleghi che a Messina utilizzano il laser q-switched? Ritengo che la Sicilia sia una regione come le altre anche in questo senso.
Cari saluti
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dopo
Utente
Utente
Ringrazio ancora per le pronte risposte e non mi scuserò mai per il tempo che vi faccio perdere. Comunque è vero dottoressa non voglio illudermi voglio solo provare quest'ultima via percorribile. Dunque sarei molto grato a voi se mi consigliaste una sede molto qualificata in cui adoperino il laser q-switched. O meglio ancora apprezzerei il contatto di un dottore esperto pratico di tutto questo. Lo vorrei contattare e capire una volta per tutte se è possibile fare qualcosa. Giuro che è l'ultima volta che ci provo. Ve ne prego. Saluti.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
La mia esperienza nel trattamento dei nevi congeniti con laser Q switched è molto positiva: nel nostro centro ospedaliero trattiamo nevi melanocitici congeniti giganti con laser q switched sin dall'età neonatale. Non solo nevi di Ota ma anche nevi melanocitici classici. Trattare un nevo con laser non comporta alcun rischio e questo è stato ampiamente dimostrato da anni. Si tratta di un punto di vista diverso da quello espresso espresso da alcuni colleghi ma suffragato dai medesimi presupposti della letteratura, quindi altrettanto scientifico.
Di nuovo cordiali saluti
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Utente
Utente
Professore lei esercita a cesena giusto? E' possibile organizzare una visita per analizzare di persona il mio problema? Come ho già detto sono disposto a viaggiare. Gliene sarei veramente grato con tutto il cuore davvero. La prego faccia il possibile. Capisco che avrà una lista d'attesa lunga un chilometro ma vorrei percorrere questa ultima strada. Poi sarà quel che sarà. Attendo con ansia la sua risposta.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Io le consiglio di aspettare e cercare un centro vicino alla sua città dal momento che è essenziale un rapporto continuativo con lo specialista per questo tipo di trattamenti.
Come ho detto non sono a conoscenza di centri dotati di laser q switched nel messinese, non perchè la Sicilia non sia una regione come le altre, ma perchè chi commercializza le apparecchiature non mi ha mai saputo fornire indirizzi di dermatologi siciliani dotati di questo laser.
Magari questa potrebbe essere una occasione per saperlo. In futuro certamente ci saranno e - ripeto - preferisco che aspetti quell'occasione.
Con cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Non ce la farei ad aspettare un giorno di più. La mia volontà è che prima mi muovo presto il problema sarà risolto. Spero che lei capisca e che mi aiuti in questo. Inoltre sarei più a mio agio se a trattare il mio problema fosse lei che ha una certa esperienza invece di aspettare che arrivi qualcuno a messina che non abbia mai operato con il q switched. Continuo a dire che il viaggio non è un problema e che per ora mi accontenterei solo di una visita. Non chiedo altro. Davvero.
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Dr.ssa Silvia Suetti Dermatologo, Medico estetico 2.4k 40 19
Mi permetto di aggiungere solo qualche dato a compimento di quanto testè accennato rispetto alla applicazione del q-switched (che sono certa esista anche in sicilia) e i nevi melanocitari congeniti da esperta di questa tecnica e comunque da dermatologo:

Il primo punto che mi sono permessa di chiarire in primis era riferito alla applicabilità di questo trattamento rispetto all'età del paziente:

è notorio che il pigmento melanocitico risiede molto più superficialmente e pertanto i tentativi di applicabilità sono - in genere - meglio percorribili nella primissima infanzia.

E' difatti notorio che più è profondo il neo, meno risponde al trattamento:

Ann Plast Surg. 2005 May;54(5):494-501.
"Treatment of congenital melanocytic nevi using the combined (normal-mode plus Q-switched) ruby laser in Asians: clinical response in relation to histological type".

E' altresì notorio che ci sono casi di successo (il successo non significa cancellazione del nevo ma sua attenuazione nel colore, in rapporto a possibili esiti discromici, quindi miglioramenti ma non "bacchetta magica) a casi di totali insuccessi (ed è inutile riportare la vasta bibliografia a supporto).

La cosa che si sottolinea però è che questi nevi (melanocitari congeniti) sono a potenziale rischio di sviluppo di un MELANOMA (tumore maligno fra i più aggressivi in senso assoluto nelle fasi avanzate) in rapporto alla loro estensione.

Quindi, per quanto riguarda i giovani adulti con grandi lesioni melanocitarie congenite la scelta ricade tutta sul medico e qui il punto più importante del discorso:

pur limitatamente comprendendo le cosiddette "scuole di pensiero", ritengo che l'affermazione che leggo "Trattare un nevo con laser non comporta alcun rischio e questo è stato ampiamente dimostrato da anni" e che pur mi sforzo di incasellare in un contesto plausibile, non può essere a mio avviso accettata:

"trattare un nevo con Laser" è rischiosissimo (credo che nella nostra pratica ospedaliera, universitaria, e nella libera professione) tutti noi siamo venuti e veniamo in contatti con casi di gravi melanomi in pazienti con una storia clinica di trattamenti laser su quelle lesioni): anche senza andare troppo lontano vi sono riportate storie di pazienti in medicitalia.it che narrano di queste vicende.

Pertanto, il pieno diritto di informare un paziente debba (e credo tutti possiamo essere d'accordo) passare per il buon senso:

il mio diritto è quindi quello di dire che a mio avviso - trattare un nevo melanocitario con laser di qualsiasi genere e tipo è rischiosissimo e non tutela né il paziente né il medico che effettua il trattamento da nessun punto di visita.

Il fatto che alcuni casi descritti siano di successo (tutti noi conosciamo le letterature internazionali in merito) non può far valere l'identità "il laser utilizzato per eliminare i nei non comporta alcun rischio"

Credo che il buon senso e i tanti casi di melanomi trattati con laser che purtroppo ci capita di vedere ancora, debba prevalere su tutto.

Ovviamente siamo a consocenza (stando nella capitale d'Italia e da socio di società scientifiche sappiamo ciò che diciamo) che singoli colleghi ma anche alcuni centri ospedalieri scelgano di trattare questo tipo di nevi, ma allo stesso modo siamo testimoni di altri centri di eccellenza che non trattano per scelta le stesse lesioni.

Insomma, credo che le riportare esperienze personali e suffragi scientifici sia una risorsa insopprimibile per tutti ed un diritto da tutelare;

rinforzare però i propri concetti mettendo in equipollenza il rapporto rischio - benefici riassumendolo a "scuole di pensiero" e concettualizzando tutto con "rischio inesistente" mi appare come una forzatura che sicuramente non garantisce una perfetta comunicazione non vincolante all'utenza.

cordialità
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Utente
Utente
Vi ringrazio ancora per le precisioni ma ciò mi fa capire che ancora non avete "afferrato" a pieno la mia questione iniziale. Vorrei il contatto di un medico esperto in questo tipo di trattamento con laser q switched in modo da organizzare una visita specialistica non un immediato intervento. Sarei uno sciocco a sottovalutare le conseguenze. Quindi vi sarei grato di aiutarmi in questo perchè io davvero non so a chi rivolgermi. Grazie.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Mi spiace ma non sono d'accordo con la dottoressa. Ribadisco come gran parte della letteratura abbia dimostrato che il traumatismo non influenza la soria naturale del nevo. Cioe' il nevo non diventa "cattivo" perchè lo maltratti. Il nevo è pelle normale. Certo se tu ti sbagli la diagnosi e continui trattare un melanoma come se fosse un nevo.... è un'altra storia, ma non c'entra il laser. Quindi affermare che un trattamento laser su nevo possa trasformarlo, in assenza di letteratura plausibile al riguardo, penso possa avere ripercussioni importanti, anche dal punto di vista medico legale. Chi lo afferma deve assumersene la responsabilità.
Anche le linee guida statunitensi indicano come superflua l'exeresi a scopo "preventivo" del congenito. Perfino le statistiche circa il nevo congenito gigante sono state sovrastimate rispetto alla realtà: cioè l'incidenza del melanoma nel congenito gigante è assai inferiore a quanto si presumeva - senza dati completi - in passato. Realisticamente il nevo deve essere vissuto come un'alterazione disestetica della cute al cui interno, casualmente, può insorgere un melanoma dai suoi melanociti. Non va inteso come una precancerosi. Non a caso l'80% dei melanomi insorge su cute sana, non su nevo....
Chiedo scusa se ho ribadito questi concetti: siccome il nostro centro è punto di riferimento nazionale per il trattamento dei nevi congeniti giganti, essendo particolarmente votato al trattamento in età precoce di queste neoformazioni, non potevo non puntualizzare il nostro punto di vista a fronte dei numerosi interventi laser che eroghiamo ogni anno.
Poi il dialogo democratico che questo sito consente permette discordanze di punti di vista e questa cosa, sostanzialmente, la giudico positiva.
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Utente
Utente
Io ho capito il vostro punto di vista. Certo ognuno ha esperienze diverse e ha modo di dire la propria, ma in questo modo mi sembra un tantino di esagerare perchè sta diventando più un dibattito e ancora non ho avuto risposta alla mia domanda. Io VOGLIO provare il q switched e lo voglio fare adesso non fra qualche anno e in questo momento sinceramente non m'importa se avrà conseguenze. Dunque torno ad essere ripetitivo: per favore gradirei contattare un esperto in laser q switched che abbia già trattato nevi congeniti giganti per una visita medica e non per forza a messina perchè come ho già detto posso anche viaggiare. Spero stavolta vi concentriate a rispondermi. Scusate l'insolenza.
Saluti.
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Dr.ssa Silvia Suetti Dermatologo, Medico estetico 2.4k 40 19
Invece credo, che il Collega sarebbe d'accordo se avesse meglio compreso il senso delle mie parole (ma non posso certamente pretendere che questo accada sempre e per giunta in una sede telematica):

il traumatismo che non comporta alterazione in senso neoplastico du un nevo è un dato assodato penso ormai da 30 anni! Figuriamoci se io potessi mai affermare il contrario di questo!

Ancora, commento (non credo che il collega possa riferirsi alla Sottoscritta cui non conosce titoli expertize e carriera - e perchè fra colleghi di branca, direi che può bastare quello per garantire fiducia a prescindere..) l'affermazione circa i laser effettuati sui melanomi non diagnosticati:

chi ha esperienza di melanomi, sa bene quanto questo accada (pazienti con melanoma trattati con laser) soprattutto in sede extra-dermatologica.

Sul nevo melanocitario congenito invece, tutti noi sappiamo quanto queste lesioni siano subdole nei casi di displasia zonale che può insorgere anche dopo anni da un trattamento non completamente ablativo.

Per tutto il resto - sottolineo e confermo quanto detto - sollevando l'attenzione su affermazioni di genere quali "completa sicurezza della applicazioni laser sui nevi melanocitari"

I dati metanalitici che ben conosciamo, sulle stime o le sovrastime della trasformazione neo, non possono certo e comunque avallare questo tipo di affermazione, che mi spiace (ma parlo a titolo personale come sempre) che il Collega, cui va immutata la mia stima, non abbia almeno in parte modificato, trincerandosi invece sulle proprie posizioni (ma forse leggendo le affermazioni sul traumatismo che non causa il melanoma e sulle diangosi errate, forse ne deduco che non mi abbia proprio compreso..).

Ma tant'è e va bene il dibattito telematico, purchè porti sempre all'utenza un "addendum" mai vincolante ma complementare, per la consocenza della propia condizione.

Alla sua ultima domanda, gentile utente, potrà comprendere se ha ben capito ciò che ho diffusamente affermato che non può essere la sottoscritta a dare risposta!

cari saluti
Melanoma

Il melanoma, o cancro della pelle, è un tumore, spesso molto aggressivo, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).

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