Fecondazione assistita: scarsa risposta alla stimolazione

Gentili Dottori/Dottoresse,
Siamo una coppia (io 36 anni, lei 33) disperatamente desiderosa di avere un bambino.
Dopo svariati tentativi nel cercare di averlo in maniera naturale (durati circa un anno e tutti falliti) ci siamo rivolti a diversi centri pubblici e privati della nostra regione, specializzati nella fecondazione assistita.
Premetto che il quadro che si presenta non è dei migliori, dal momento che io sono affetto, da un paio di anni, da una prostatite cronica e mia moglie, oltre ad avere una tuba chiusa, è soggetta a frequenti cistiti. Per cui siamo entrambi spesso colpiti da infezioni batteriche alle vie urinarie, ora da Escherichia coli, ora da Klebsiella o Enterococcus faecalis, che non ci consentono di provare, in aggiunta ai metodi assistiti, con le procedure naturali.
Abbiamo, così, tentato con diverse IUI (tutte senza successo) e 3 FIVET.
Di queste ultime, tutte e tre precedute da stimolazione ovarica dopo azzeramento (una volta totale, vale a dire una sola fiala per l'azzeramento e poi stimolazione per diversi giorni, altre due volte intermedio,cioè mattina azzeramento e sera stimolazione), ben due sono state sospese per assoluta mancanza di risposta (zero follicoli!!!) a potenti stimolazioni della durata di circa 10gg.
Mentre, l’unica volta in cui si è arrivati al prelievo di due ovuli (su sette formatisi, con sopraggiunte difficoltà in fase di pick-up che non conosciamo) e alla successiva formazione ed impianto di un embrione, non si è arrivati alla gravidanza.
Abbiamo eseguito tutti gli esami possibili ed immaginabili: gli spermiogrammi sono solitamente buoni (in termini di numero, un po’ meno in termini di velocità) e la riserva ovarica risulta essere ancora discreta (anche se non eccezionale).
Il problema grosso è che mia moglie che, sulla base di quanto ci è stato detto, ovula regolarmente (seppur producendo un solo follicolo al mese) se non soggetta ad azzeramento e stimolazione, sembra non rispondere affatto ai farmaci follicolo-stimolanti o comunque soltanto alla fase di azzeramento.
Per tutto quanto sopra detto, Vi domando se conosciate qualche centro (anche fuori dalla mia regione, ma possibilmente pubblico, dal momento che abbiamo già speso tantissimi soldi) in cui si eseguano anche stimolazioni ovariche senza l’iniziale azzeramento (sempre che esista questa tecnica) oppure si esegua il prelievo e la conservazione di quell'unico ovulo al mese che solitamente viene prodotto, per poi procedere al successivo impianto multiplo degli eventuali embrioni generati. Oppure siete a conoscenza di altre tecniche o nuovi medicinali che risolvono il problema della scarsa risposta alla stimolazione?
Ho, infine, sentito parlare di centri che effettuano il prelievo dei tessuti ovarici.
A cosa serve? Potrebbe fare al nostro caso?
Sarò grato a chiunque possa fornirmi qualsiasi consiglio o informazione e saluto tutti cordialmente.
[#1]
Dr.ssa Elisabetta Chelo Ginecologo, Patologo della riproduzione 1.9k 52 26
Gentile signore,
dal quadro che ci descrive sembra emergere da parte di sua moglie una situazione di scarsa risposta alle stimolazioni. Generalmente la risposta alle stimolazioni dipende da vari fattori tra cui i principali sono l'età della donna e le caratteristiche ovariche.
Per cercare di comprendere i motivi della scarsa risposta ai farmaci è necessario sapere il dosaggio di base dell'FSH (valutato in 2° o 3° ) giornata del ciclo e potrebbe essere utile anche il dosaggio dell'ormone antimulleriano che è una spia dell'esaurimento ovarico.
Le fluttuazioni dell'FSH sono molto alte e il suo dosaggio può variare di mese in mese e tende ad alzarsi solo in prossimità della menopausa; può essere utile allora valutare altri due parametri l'inibina B e l'AMH.
L'Inibina B è prodotta direttamente dai follicoli ovarici e misurata nella prima fase del ciclo correla con il numero di follicoli che si preparano a maturare.Un abbassamento dell'inibina B è una spia precoce di un prossimo esaurimento ovarico. Infine l'ormone antimulleriano viene anch'esso prodotto dai follicoli ovarici e il suo dosaggio fornisce informazioni sul numero di follicoli residui.
Il dosaggio di tutti e tre queste sostanze fornisce un quadro chiaro di quali sono le residue potenzialità di risposta dell'ovaio ,elemento fondamentale per decidere se vi sono i presupposti per continuare su questa strada.
In ogni caso è possibile fare un tentativo di fivet in cicli "naturali" ossia senza l'utilizzo di farmaci; la percentuale di successo per ciclo è ovviamente ridotta rispetto ad un ciclo stimolato,ma è ripetibile con maggiore frequenza. La saluto cordialmente

Dott.ssa Elisabetta Chelo
Ginecologa specializzata in Patologia dell riproduzione umana
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[#2]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Non si può aggiungere altro.SALUTI!

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa.
La ringrazio vivamente per avermi risposto.
Non ricordo di aver mai sentito parlare nei due centri che ci hanno fino ad oggi seguito di analisi del valore dell'AMH.
Certo è che ancora non riesco a comprendere come mai nella prima struttura a cui ci siamo rivolti (un'ASL della nostra regione)circa due anni fa, dopo aver letto tutti i ns. valori, ci avevano detto che la situazione di base era buona e siamo stati sottoposti a ben sette IUI, prima di passare alla tecnica FIVET, con relativa gran perdita di tempo e di ovuli...
Soltanto dopo vari pellegrinaggi abbiamo oggi percepito (poichè non c'è mai stato esplicitamente detto)che ci troviamo di fronte ad un serio rischio di esaurimento della riserva ovarica.
In ogni caso questi sono i risultati delle ultime analisi effettuate in terza giornata da mia moglie:

LH - 3.2
FSH - 12
E2 - 49.2
Inibina B - 27.68

In presenza di tali dati il ns. ultimo ginecologo ci ha assicurato che nonostante la situazione non fosse ottimale, le possibilità ed i tentativi sarebbero stati svariati.


A questo punto, per non perdere ulteriore tempo, abbiamo prenotato una prima visita al I Policlinico di Roma, dove andremo a novembre, sperando di aver scelto finalmente il centro giusto.

Lei può indicarci un centro che possa fare al caso nostro attese le patologie di mia moglie?

La ringrazio anticipatamente e La saluto cordialmente


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