La belva che ha ucciso mio padre

Vorrei solo una vostra opinione sulla malattia che ha spento mio padre.

Nel mese di Dicembre 2004 iniziò ad accusare dolori alla colonna vertebrale che le impedivano il movimento: invani risultati con FANS e Corticosteroidei.
Pochi giorni dopo accusava sintomi da problematiche broncopolmonari (tosse con attimi di mancanza di respiro, forti dolori toracici) e una notevole astenia; quindi il medico curante decise il ricovero.
Durante la degenza per gli accertamenti mio padre iniziò a dimagrire molto rapidamente e riusciva a fatica a camminare.

In ospedale fù subito effettuato un drenaggio pleurico dove rinvennero materiale ematico e cellule tumorali (Adenocarcinoma istologicamente compatibile con origine polmonare).
La Tac eseguita pochi di giorni dopo il ricovero riscontrò versamento pleurico bilaterale con infiltrazione pleurica e delle pareti toraciche sull' emitorace di destra, fratture costali da perdita di sostanza ossea, localizzazioni secondarie a carico del parenchima epatico e polmonare, ripetizioni multiple sulle vertebre lombari e a carico del bacino (ho sintetizzato quanto riportato nella cartella clinica).
I medici poco dopo a seguito di altri accertamenti parlarono di "massive diffusioni linfonodali toraciche e addominali", invasione mediastinica ed interessamento bronchiale e dell' arteria polmonare intrattabile con nessuna strategia terapeutica: quindi c'èra da aspettare solo che arrivasse la morte il prima possibile per dare fine alle sue sofferenze.

Passai due mesi senza poterlo vedere, accudito sempre in ospedale dalle cure dei miei parenti e di mia madre, tutte le volte che mi davo coraggio per avvicinarmi a quel letto di ferro facevo per allontanarmi.
Lo vidi poi per l' ultima volta nella bara, era uno scheletro vestito e non riuscii a riconoscerlo.
Mio padre è sempre stato una persona davvero onesta e sempre attenta più a noi altri che per se, non si è meritato una fine così.


Vorrei sapere da voi bravi medici se quella belva che lo ha ucciso potrebbe essere stata sprigionata dalla fabbrica dove ha lavorato per tutta la vita come un cane.
Mio padre era esposto alla polvere di leghe di ferro (non acciaio), lavorava infatti lamiere e spessori destinati alla costruzioni di macchine movimento terra, impiego industriale di vario tipo e perfino esposto alla vernicatura.
Principalmente forava e punzonava dette lamiere, ma non saldava e nè lavorava a macchine con taglio laser seppure presenti nell' azienda.
Indossava la maschera ma come si sa in fabbrica non è sempre possibile essere protetti come astronauti da capo ai piedi soprattutto nel caldo torrido dell' estate: qualche volta purtroppo l' ho visto lavorare anche senza.
Non è stato possibile recuperare altre informazioni sui materiali impiegati in detta azienda.
Non ha mai fumato una sigaretta in vita sua e non capisco perche proprio un tumore polmonare lo ha dovuto stroncare così.

Grazie della Vs attenzione. Saluti
[#1]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Sposterò il quesito nell'area della medicina del lavoro, non prima di suggerirle di non cercare a tutti i costi un capro espiatorio, in quanto le potrei portare tanti esempi di pazienti non fumatori che abitavano in campagna (= aria pura) con neoplasia polmonare aggressiva.

Purtroppo è il gioco della vita; mi creda se le dico che la capisco anzi a volte non avere conoscenze mediche aiuta in casi in cui gli affetti a te più cari vengono investiti da questo male.

Il tempo solo sederà la rabbia e l'impotenza, ma consideri che noi stessi medici non siamo Dio e non sempre riusciamo in ciò che vorremmo.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Gentile Dr A. D'Angelo

"non prima di suggerirle di non cercare a tutti i costi un capro espiatorio":

Certo, diventerei vecchio, forse prima del tempo.


"consideri che noi stessi medici non siamo Dio e non sempre riusciamo in ciò che vorremmo"

La capisco, non so dirle quanto.
Credo che il vostro sia un lavoro davvero duro come lo è stato quello di mio padre.
Credo che tanti medici siano stati attaccati (ingiustamente) dai familiari quando avete dovuto a tutti i costi dirle a loro quella frase tremenda come è stata detta a me: "ci spiace, ma non c'è piu niente da fare".
Anche io, allora non ragionai e mi inferocii con un dottore, ma dopo averlo trattato come un animale e offeso invece di difendersi mi pose la mano sulla spalla e mi disse che 'quel male è fatto di cellule come il resto del corpo umano e anche se malvagie se intendiamo di ucciderle moriranno anche quelle sane.....è come uccidere gli uomini cattivi risparmiando quelli buoni lanciando una bomba'....la vità a volte è crudele, devi crescere e diventare un uomo'.

Da allora la mia vità è vero è cambiata, sono un' altra persona, certo quello che è accaduto mi ha aiutato a riflettere, ma non credo che il tempo sederà la rabbia e
l'impotenza.


Dato che ci sono vorrei da Lei un' ultimissima domanda:
Sono rimasto solo con mia mamma che ha una certa età: faccio altro che rifornirla di frutta e verdura allo scopo di prevenirle questo male per non rimanere ancora più solo.
Un suo fratello è in terapia per un cancro del colon, altri suoi fratelli sono affetti da poliposi intestinale e sua madre è morta di cancro al retto.
Mia madre ha eseguito una colonscopia tre anni fà e non risultarono ne polipi, ne fatti infiammatori o altri sospetti, soffre però di esofagite erosiva cronica da ernia jatale.
Inoltre ha lavorato per molti anni in una azienda esposta a polvere di vetro e cristallo (contenente piombo).

Mi dica per favorte quali sono tutti gli accorgimenti diagnostici da intraprendere per scoprire in tempo eventuali tumori ancora trattabili.
Per il resto mi consiglio con un libro sull' alimentazione per la prevenzione del cancro.


La Saluto, sperando di non essere stato pesante e noioso anche se lo sono senzaltro stato, inoltre Le Auguro Buon Anno e Buone Feste.

Cordialmente



[#3]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Un suo fratello è in terapia per un cancro del colon, altri suoi fratelli sono affetti da poliposi intestinale e sua madre è morta di cancro al retto.
Mia madre ha eseguito una colonscopia tre anni fà e non risultarono ne polipi, ne fatti infiammatori o altri sospetti, soffre però di esofagite erosiva cronica da ernia jatale.

beh le consiglio ai 30 anni una colonscopia.

Buon anno anche a Lei e spero che ritrovi un pò di serenità.
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