Sindrome di tako tsubo

gent. dott. sono molto preoccupata per mia madre.
Due giorni fa,ho dovuto portare mia madre al pronto soccorso,poiche accusava difficoltà a respirare e si sentiva un'oppressione al petto.
Fatto ecg risultato negativo,enzimo cardiaci(protrombina a 1)diagnosi del cardiologo lieve infarto.
Il giorno dopo è stata eseguita coronarografia con tutto nella norma non ci sono nessun tipo di ostruzioni dei vasi.
Referto finale sindrome di tako tsubo.
Adesso le chiedo gentilmente se è il caso di preoccuparmi, poichè non tutti i medici con cui ho porlato sono daccordo.
C'è chi mi parla di infarto e chi no.
Mi da qualche delucidazione? Grazie
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 140
Per poter porre diagnosi di sindrome di Tako Tsubo, oltre al tipico andamento clinico, è assolutamente necessario che si osservino all'ecocardiogramma alcune peculiari modificazioni della cinetica regionale del ventricolo sinistro, che ai controlli successivi non compaiono più.
In assenza di questo riscontro, che deve essere esplicitamente descritto nel referto degli ecocardiogrammi eseguiti, NON si può parlare di sindrome di Tako Tsubo.
La sindrome, in ogni caso, ha prognosi favorevole.
Cordiali saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent. dott. Fedi,solo oggi sono in grado di poterle fornire il referto sull'esame ecocardiografico:
RISPETTO ALL'ESAME DEL 27/12(ULTIMO ESAME E' STATO FATTO IL 29/12) SI NOTA PRESSOCHE' TOTALE NORMALIZZAZIONE DELLA CINETICA SEGMENTARIA VS CON NORMALE FUNZIONE GLOBALE DI POMPA VS E SPESSORI CONSERVATI,LIEVE IVS CONCENTRICA,MODESTO VERSAMENTO PERICARDICO CIRCONFERENZIALE EMODINAMICAMENTE NON SIGNIFICATIVO.
PRESSOCHE' INVARIATI I RESTANTI REPERTI.
PERSISTE PAP SIST.STIMATA 42mm Hg.
La terapia datale è:
MEPRAL 20 mg
TRIATEC 10 mg
CARDICOR 3,75 mg
CARDIOASPIRIN 100mg
PLAVIX 75mg
TRA 10 GIORNI DEVE FARE IL CONTROLLO.
CHE DICE DOTT.POSSO STARE TRANQUILLA?
SI TRATTA EFFETTIVAMENTE DI SINDROME DI TAKO TSUBO?
GRAZIE
[#3]
Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 140
Il referto ecocardiografico parla di "normalizzazione" della cinetica segmentaria del ventricolo sinistro, facendo ipotizzare che al controllo precedente la stessa apparisse ridotta.
La diagnosi di sindrome di Tako-Tsubo è quindi effettivamente possibile, anche se solo prendendo visione dell'intera documentazione è possibile esprimersi con maggiore probabilità.
La futura evoluzione del quadro clinico, infine, darà la conferma definitiva della diagnosi e della relativa prognosi favorevole. Segua quindi fiduciosamente le indicazioni dei colleghi curanti.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gent.dott.Fedi buonasera,vorrei avere un suo consulto,riguardo la sindrome di tako tsubo.Quasi un anno fà,le chiesi un consulto per mia mamma.e lei gentilmente mi rispose.
Adesso vorrei chiederle, visto che è passato quasi un anno da quando mia mamma ha avuto questo problema,e da allora si reca ogni tre mesi a controllo(e va tutto bene)e continua la terapia(riportata sopra) che le è stata data all'ospedale,volevo sapere se,di questa terapia può eliminare qualche farmaco,visto che lei essendo ipertesa,diabetica ed è stata anche operata di tiroide.è costretta a prendere quasi dieci compresse al giorno.Il medico dove lei si reca per il controllo,non vuole eliminarle niente,poichè dice che adesso ha trovato un equilibrio,e eliminando qualche farmaco,non si sà a cosa si va incontro.
La mia domanda è,se si è trattato di tako tsubo,(confermato)e non di infarto vero e proprio(è stata fatta anche la coronarografia,e le arterie sono risultate libere)che rischio ci possa stare se si elimina qualche farmaco?
Grazie
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 140
Pur non avendo preso visione della documentazione e non avendo visitato personalmente la paziente, mi sento di concordare con i colleghi curantii circa l'opportunità di NON sospendere, neanche parzialmente, la terapia in corso in quanto ogni singolo farmaco somministrato contribuisce all'attuale stato di compenso clinico. Ogni variazione immotivata potrebbe comportare conseguenze imprevedibili e talvolta irreversibili. Non mi sembra quindi il caso di correre un rischio così grande solo allo scopo di ridurre il numero di compresse quotidianamente assunte, in assenza di effetti collaterali importanti.
Cordiali saluti e tanti auguri alla mamma
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