Tumore al polmone

Buongiorno,mio padre che ha 80 anni ha eseguito una tac con e senza mezzo di contrasto e il risultato è questo:"Si segnala a carico del lobo superiore di destra in corrispondenza del segmento anteriore e posteriore la presenza di lesione disproliferativa di circa 7cm che presenta enhancement dopo somministrazione mdc e che si estende cranio-caudalmente per 8cm con infiltrazione della diramazione bronchiale segmentaria anteriore e posteriore di destra.Presenza di area colliquativa necrotica nella sede centrale della lesione.Estesa erosione dell'arco di torsione della II e III costa di destra. Presenza di strie disventilative in sede basale destra. Regolari le strutture mediastiniche. Linfonodi subcentimetrici in sede epiaortica e nella loggia di Barety.Calcificazione della parete dell'arco aortico".
L'oncologo da noi consultato dice che bisogna solo intraprendere una cura radioterapica a scopo antalgico e palliativo ed eventualmente la somministrazione per bocca di chemioterapici.
Sappiamo che è un problema grave e che non ci sarà guarigione.Vi chiedo quale sarà o potrebbe essere l'evoluzione della malattia,mi preoccupa molto la porzione necrotica della lesione,da ignorante in materia vi chiedo se sia possibile che si generi proprio da questa necrosi anche una infezione che comprometta ancora di più la salute di mio padre. Tra le altre cose mio papà non hai mai fumato né fatto lavori pericolosi, non ci spieghiamo la comparsa di questa malattia né l'assenza di sintomi particolari.
Grazie per la risposta che siamo certi non mancherà.Cordiali Saluti
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Prof. Claudio Verusio Oncologo 17
Prima di tutto non vedo la diagnosi istologica che rimane fondamentale.
Qualora si tratti di un adenocarcinoma oppure di un carcinoma a grandi cellule o bronchioloalveolare, visto che il suo papà non ha mai fumato, sarebbe necessario eseguire una indagine biomolecolare alla ricerca di eventuali mutazioni degli esoni 18-19-20-21 del gene che codifica per EGFR e se queste assenti ricercare la traslocazioe ALK.
Queste informazioni potrebbero essere utili per indirizzare una Targeted therapy .
Se non vi sono le mutazioni ricercate sia se è un adenocarcinoma , sia se è un carcionma spinocellulare può essere indicato un trattamento radiante, eventualmente accompagnato da una chemioterapia se le condizioni generali del paziente lo consentono(anche carboplatino+taxolo , ma le condizioni generali del paziente devono essere proprio ottime).
La neoplasia potrebbe però essere anche un carcinoma polmonare a piccole cellule. In questo caso dovrebbe cominciare il trattamento con una chemioterapia con etoposide+/- sale di platino e dopo un paio di cicli aggiungere la radioterapia.
Molta attenzione bisogna porre al problema delal necrosi che potrebbe far correre il rischio di una sovrainfezioe batterica.

La malattia è sicuramente seria, ma tante cose come vede si possono ancora fare anche se molto dipende dalle condizioni psicofisiche di suo padre

Tutto però parte dal fare la diagnosi istologica

Claudio Verusio

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Come ha già delucidato il collega oncologo medico, in uno stadio localmente avanzato, la radio-chemioterapia può essere una strada percorribile. Comunque:
- i tempi tra radio e chemioterapia,
-il tipo di farmaco e la dose e l'intento della radioterapia(pallativo-sintomatica o radicale),
- così come gli altri esami di stadiazione strumentali da eseguire prima del trattamento,
dipendono tutti dal tipo di malattia. Dal punto di vista istologico, è infatti necessario sapere il dettaglio.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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dopo
Utente
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Grazie dr Verusio e grazie dr Alongi per le Vostre risposte delucidanti, sicuramente chiederò ancora il Vostro parere nei prossimi tempi.
Cordiali saluti