I foglietti illustrativi mi chiedo se i possibili effetti collaterali siano rischiabili

Gentili Dottori,
ho 26 anni e da molti anni soffro di acne lieve di tipo cistica che si localizza soprattutto nelle zona del mento. L'ecografia pelvica riscontra un ovaio bordeline tra multifollicolare e policistico, sono normopeso (50 kg per 156 cm), esami ematici ormonali nella norma, ma non posso prendere la pillola perché ho un rischio cardiovascolare dettato dalla mutazione in omozigosi del gene MTHFR in C667T e di conseguenza omocisteina alta. Oggi un dermatologo mi prescrive la seguente cura:
-Bassado per 1 mese;
-Dermomycin crema 2 volte al giorno;
La mia preoccupazione attiene alla tossicità di tale prolungata cura antibiotica che forse è un rimedio temporale al problema. Leggendo i foglietti illustrativi mi chiedo se i possibili effetti collaterali siano rischiabili per la cura di questa acne.
Quindi Vi propongo gentilmente di esprimere un consulto sulla terapia assegnata perché è lecito per un paziente dubitare sulla capacità del medico data la non perfezione di questa scienza e di ascoltare più punti di vista.
Ringrazio.
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Dr.ssa Silvia Suetti Dermatologo, Medico estetico 2.4k 40 19
Gentile utente

sarà lecito per lei ogni dubbio ma mi permetta di significarle - per sua utilità - che non è questo il modo di chiarire i suoi dubbi:

ciò che ci chiede è improducibile: non si esprimono commenti o pareri su terapie di altri specialisti che secondo scienza e coscienza stanno facendo il meglio per i loro pazienti.

Allo stesso modo, non è a mio avviso utile da parte sua alimentare questi dubbi lasciando da parte il suo specialista:

Non vedo cosa migliore da fare invece, che tornare a colloquio con lui e parlare assieme dei pro e dei contro della prescrizione; sono convinta che riuscirete assieme a spiegarvi e lei a ricevere tutte le delucidazioni del caso.

carissimi saluti

Dr.ssa Silvia Suetti, Dermatologo e Tricologo
www.tricologa.it
Segreteria 06.90213462

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
la ringrazio di aver risposto.
Il mio dubbio comunque non verteva sulla specifica terapia e quindi sugli specifici farmaci prescritti, bensì su una terapia generale di tipo prettamente e fortemente antibiotico per questo caso, argomento liberalmente discusso da molti specialisti senza offendere la professionalità di alcun collega.

Non è mia pretesa il voler terapie farmacologiche alternative in questo contesto, volevo solo chiedere se sarebbe meglio consultare un secondo medico per una cura più adeguata od iniziare senza preoccupazione eccessiva la terapia antibiotica.

Non penso di poter richiamare l'attenzione dello specialista da me consultato, quando questi in sede di visita mi invita ad andare a pagamento da un suo collega in quanto più "specialista" di lui sull'argomento. Questo forse fa alimentare il mio dubbio.

Cordiali saluti.