La dieta senza glutine

Gentile Dott. Santoro, mi rivolgo a lei perché leggendo le sue risposte mi sembra che oltre alla competenza lei possieda anche buon senso e umanità.
La mia storia è questa. Ho 38 anni, nel 2002 ho avuto una bimba splendida, nata oltre il termine con parto cesareo per mancata risposta all’induzione e dopo una gravidanza splendida. Nel 2004 ho purtroppo partorito (per via vaginale) alla 25ma settimana una bimba morta (rottura delle acque il 1° maggio, parto il 20 maggio!). Sin dalla sesta settimana ho avuto episodi emorragici, con distacchi di coaguli enormi. Ero a letto e lo sono stata per 6 mesi (di cui gli ultimi 2 in ospedale). Durante la degenza i medici mi hanno fatto tutti gli esami che si potevano fare e da questi è emersa la mutazione (in eterozigosi) del V di leiden e in eterozigosi anche del MTHFR (mutazioni che ha anche mia madre che ha avuto 2 gravidanze senza problemi). Percio’ alla 20ma settimana hanno cominciato a darmi l’eparina. Purtroppo non è servita. C’è da dire che la placenta era a bassa inserzione , proprio sull’OUI e secondo me la i fattori di rischio hanno trovato le migliori condizioni per manifestarsi (immobilità a letto, per esempio). Dopo questa tragica esperienza mi sono ripresa bene ma dopo qualche mese ho cominciato ad avere coliche intestinali violente e perdita di peso: risultato diagnosi di celiachia (durante la gravidanza gli esami per la celiachia erano risultati negativi). Ho pertanto Intraprenso la dieta senza glutine con giovamneto immediato e nel 2006 abbiamo riprovato …aborto interno alla 8 settimana, dopo 10 giorni di perdite ematiche contenute ma costanti. Raschiamento e indagine citogenetica su feto. Apparentemente tutto a posto , anche se probabilmente c’è stata contaminazione con materiale materno e il DNA era il mio.
Abbiamo fatto allora altri esami:
anti corpi antitiroide Antitireoperossidasi e antitireoglobulina FUORI (circa il triplo o il quadruplo dei valori di riferimento). TSH, T3 e T4 invece nella norma. Inizio di Tiroidite di Hashimoto (si è visto dalla ecografia) e sindrome di Sjogren. Pare siano tutte malattie autoimmuni associate con la celiachia...
ANA ok
Anticardiolipina, negativi.
Mio marito esegue uno spermiogramma da cui si evidenziano l’86% di forme abnormi e presenza di agglutinazioni. Fa il trattamento con ciproxim per 15 gg e le agglutinazioni spariscono ma le forme abnormi no. L’andrologo dice che andrà tutto bene.
Io seguo una terapia con bassado in luglio e poi da agosto siamo di nuovo in caccia.. (assumo folina da 2 anni ormai). Devo dire che ns figlia di 5 anni porta a casa numerose tonsilliti che poi passa a tutta la famiglia con conseguente comparsa di placche che van via solo con antibiotici (abbiamo appena finito tutti e tre il ciclo con augmentin…). Ora mi chiedo, riusciremo mai a concepire con tutti gli antibiotici che prendiamo? So che la qualità dello sperma ne è affetta in modo drammatico. Inoltre io ho dei cicli che vanno dai 30 ai 40 gg, senza capire bene i giorni dell’ovulazione. Tutti i tamponi (candida, mycoplasma clamidia..) son negativi , ci applichiamo 2-3 volte alla settimana ma ieri ho di nuovo avuto il ciclo. Lei cosa ne pensa di questa situazione? Il primo passo è quello di rimanere incinta, poi ci sarà il problema di tenerlo in pancia (mi passi l’espressione). Il mio ginecologo non esclude che potremmo fare un cerchiaggio alla 12ma settimana se mai ci arrivero’ e iniziare a prendere aspirinetta a test positivo unitamente alla folina, per poi proseguire con clexane al bisogno. E’ l’approccio corretto secondo lei? Non sarebbe opportuno affiancare una terapia con progesterone in ovuli e cortisone?
La ringrazio in anticipo per la risposta , io sono un’ottimista e credo che prima o poi questo secondo figlio arriverà ma se possiamo fare qualcosa per aiutarlo…
[#1]
Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 8.1k 178 86
Cara Signora,

mi dispiace se non sono il dott Santoro, ma spero di esserle comunque utile :-)
Le consiglio di rivolgersi a un centro ospedaliero-universitario che si occupi di gravidanze a alto rischio. Lei necessiterà di terapia con alte dosi di acido folico prima di un futuro concepimento (per la mutazione MTHFR) e di eparina, da iniziare subito dopo il test di gravidanza positivo (o almeno appena non sarà visibile la camera gestazionale in utero). Il cerchiaggio potrà essere deciso a discrezione del medico che la segue. Faccia anche gli esami della funzionalità tiroidea durante la gravidanza, perchè potrebbe scompensarsi quando le richieste metaboliche aumentano. Infine per la celiachia inizi subito la dieta specifica.
Le consiglio anche di dare un'occhiata al sito www.ciaolapo.it , è una community di genitori che hanno subito il lutto di una perdita in gravidanza.

Dr.ssa Valentina Pontello
Ginecologa Fitoterapeuta Counsellor Consulente in sessualità tipica e atipica
https://linktr.ee/vvpginecologa

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Gentilissima Dottoressa,
la ringrazio molto per la risposta, non deve dispiacersi di non essere il dott. Santoro, infatti ho una grande ammirazione anche per lei.
Per quanto riguarda l'assunzione di eparina da test positivo cio' non ha portato a nulla di buono nel caso del mio 2° aborto del 2006/2007 (gennaio di quest'anno). Io assumo folina da ca 2 anni e il dosaggio è piuttosto elevato (5 mg/die). Quando sono in gravidanza me ne danno il doppio. Seguo la dieta aglutinata dal 2005, in modo rigorosissimo. A 38 anni l'incidenza degli aborti è piu' alta per tutte le donne, anche quelle che non hanno i miei problemi . Sono convinta, essendo ottimista, che l'ultimo episodio sia solo una questione di eventi statistici, mentre quello del 2004 è stato scatenato dalla placenta a bassa inserzione e dall'allettamento prolungato che ha favorito gli episodi trombotici. Tutto sommato ci sono persone che stanno anche peggio: io per esempio non ho ancora la positività degli anticorpi anticardiolipina e nemmeno resistenza alla proteina C attivata. Quello che mi preoccupa al momento è la difficoltà di concepimento dtata la qualità non ottimale del liquido seminale: puo' questa determinare una fecondazione di serie "B" destinata poi a non portare a una gravidanza felice? Il sito ciaolapo l'ho visitato diverse volte e mi sono convinta che purtroppo le esperinze dolorose sono numerosissime ma ci fanno diventare piu' forti e consapevoli di quanto preziose siano le gravidanze e i nostri bambini.
RM
[#3]
Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 8.1k 178 86
Cara Signora, grazie per i tanti complimenti, spero di meritarmeli.
Da quello che mi dice, mi pare che la sua gestione sia stata corretta. Sul discorso della fecondazione, altri colleghi qui sono più esperti in materia, ma comunque il fatto che abbiate già concepito in passato è comunque rassicurante.
[#4]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Leggo solo ora la Sua richiesta a me indirizzata, ma per motivi di lavoro sono stato per un pò...assente.
Credo che l'esimia Collega Valentina Le abbia riposto già in maniera esaustiva e completa, com'è nel suo stile. Mi permetto, in aggiunta, di darLe alcuni consigli pratici:
a) assuma un Ac. folico già metil-tetraidrofolato/ridotto (in commericio esiste ma non possono farne il nome per ovvi motivi)
b) in caso di gravidanza, può assumere progesterone, eparina calcica e cortisone (prednisone) secondo schemi terapeutici che Le verranno suggeriti
c) faccia eseguire una consulenza andrologica per Suo marito.
Auguri vivissimi.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#5]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Grazie per la risposta.
So che il 5-Metil tetraidrofolato di calcio è il prodotto in cui si trasforma la folina una volta ingerita e che quindi la sua assunzione dovrebbe essere + vantaggiosa specie per gente che ha una carenza di MTHFR: avevo proposto (dato che lavoro nel campo farmaceutico e che sono del settore)la stessa cosa al mio ginecologo ma dice che con 5 mg di folina al giorno dovrebbe essere tutto ok, pero' un tentativo lo farei.
Mi puo' spiegare per bene i motivi dell'assunzione di progesterone (ovuli?)e di prednisolone nel mio caso? L'eparina immagino sia per problemi di coagulazione, ma per i primi tempi non sarebbe meglio l'aspirinetta? Oltre che meno pesante (sembro un dalmata dopo qualche puntura)l'ho già sperimentata e non mi ha portato a niente di buono...
grazie ancora per l'attenzione
RM
[#6]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Il Progesterone ha un effetto positivo sulle contrazioni uterine, diminuendole, oltre che sulla vascolarizzazione periferica dell'interfaccia endo-miometriale (arteriole spiraliformi), riducendo l'entità e l'intensità dei fenomeni immunologici locali e la liberazione in sede di sostanze ad effetto simil-flogistico e pro-coagulatorio, rendendo migliore e più rapida la "trofoblastizzazione" delle pareti di questi vasi, ovvero la progressiva distruzione della lamina esterna della tonaca media e la sua sostituzione con uno strato di cellule di provenienza placentare. Il risultato finale desiderato è la trasformazione di queste arterie da vasi capaci di contrazione e decontrazione parietale a vasi con lume relativamente indeformabile e a flusso costante, utile per l'apporto continuo di sostanze nutritive, oltre che di ossigeno, ai villi placentari.
Il prednisone, l'unico cortisonico che si è dimostrato veramente sicuro in gravidanza iniziale, è consigliabile in quanto, come ha scritto, sono in gioco fattori autoimmunitari (S. di Sjogren, tiroiditi autoimmuni, celiachia). La dose consigliata è fra 15 e 25 mg/die.
L'eparina calcica, molecola di grandi dimensioni, non passa la barriera placentare, restando nell'interfaccia deciduo-coriale senza attraversare la membrana plasmatica delle cellule trofoblastiche. Il suo meccanismo d'azione è diretto sulla cascata coagulatoria, agendo sui fattori di coagulazione. essa, inoltre, sembra possedere anche lievi effetti anti-infiammatori e stabilizzanti sulle membrane plasmatiche, in particolari lisosomiali, in analogia col cortisone. L'ASA, inibendo le ciclossigenasi, interviene nella catena di reazioni biochimiche che dai fosfolipidi di membrana, attraverso l'ac. arachidonico, giunge alle prostaglandine, riducendo la produzione di Pg ad azione vasocostrittrice, quale la PgF2alfa ed alcuni trombossani ed incrementando quelle ad azione vasodilatatrice, in associazione e concomitanza con i donatori di nitrossido, quali, ad esempio, la prostaciclina.
Questo è il motivo per cui, spesso le due molecole (ASA + eparina calcica) vengono associate; hanno siti e meccanismi d'azione in parte differenti e completantisi a vicenda.
Ovviamente l'ultima parola spetta, come sempre, al Curante che conosce al meglio il Suo caso.
Mi tenga informato se crede.
Auguri vivissimi.
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