Dolore glande e pene


Gentili dottori,

da diversi mesi avverto una sensazione di bruciore all'interno del'asta del pene (in particolare nella parte "posteriore" e dietro pressione) e al glande (specie sulla punta), che a volte sembra più sensibile del solito, sebbene io sia circonciso (con frenuloplastica) da anni.
Questo disturbo prima saltuario è ora costante, non mi pare legato alla minzione, ma si accentua dopo i rapporti sessuali (durante i quali non riesco a sopportare il "peso" della mia partner sopra di me).
Talvolta avverto il fastidio anche con la semplice erezione. Da ultimo il glande, proprio di recente, subisce una leggera spellatura, sebbene una visita dermatologica avesse prima escluso patologie cutanee.
Non ho alcun problema erettile nè minzionale.
Ho sofferto di una prostatite un paio d'anni fa che si manifestava con dolori testicolari, poi inquadrati anche nell'ambito di patologie vertebrali.


ESAMI EFFETTUATI

- ecografia addome inferiore senza esiti rilevanti,
- esame urine e uricoltura negative
- spermicoltura con antibiogramma e tampone uretrale positivi per Escherichia Coli.

FARMACI ASSUNTI
- Ciproxin, sospeso dopo 2 gg causa di forti dolore all'achilleo.
- Augumentin per 6 giorni mattina e sera (amoxicillina risultava efficace dagli esami, ma senza alcun beneficio, anzi un peggioramento.
- Furandantin, Monuril, Ipertrofan (peraltro la prostata è normale per dimensioni) senza benefici.

RICHIESTA:
Pertanto vi chiedo cortesemente
- se devo trattare il problema a Livello andrologico, urologico, dermatologico?

- se l'infezione da Escherichia può dare sintomi simili e quale soglia batterica è da considerare importante?

- se posso lenire il fastidio, temporaneamente, in attesa dello specialista adatto a me?


Grazie del tempo dedicatomi, cordiali saluti.
[#1]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Gentile utente, i sintomi che Lei riferisce e la positività degli esami colturali per E. Coli nelle secrezioni genitali fanno pensare ad una Prostatite Batterica di tipo cronico. Queste infezioni della prostata possono essere particolarmente resistenti al trattamento antibiotico, che spesso deve essere prolungato per settimane (e a volte ripetuto) per essere efficace. La terapia deve ssere comunque sempre guidata dall'antibiogramma. Diversi farmaci possono essere somministrati per ridurre i sintomi, ma sempre sotto stretto controllo medico. Lo specialista che si occupa di questi problemi è senza dubbio l'urologo (o urologo-andrologo). Cordiali saluti.

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

[#2]
dopo
Utente
Utente

La ringrazio per la sua consulenza, Dottor Conti.
La prostatite cronica, quindi, può prescindere da ipertrofia prostatica e sintomi strettamente urinari?
Cordialità.
[#3]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
La prostatite cronica e l'ipertrofia prostatica sono due cose diverse. In alcuni casi anche la prostatite cronica (batterica o non batterica) può comportare sintomi delle basse vie urinarie. Se può aiutarLa a chiarire dei dubbi aggiungo che alla sua età l'ipertofia prostatica, che è un fenomeno che riguarda con l'avanzare dell'età circa il 75% degli uomini, ancora non si manifesta.Cordialità.
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