Problema post-angioplastica liquido

Ultimamente mio padre sta girando ospedali su ospedali senza mai riuscire a risolvere il problema, per prima cosa vi spiegherò un pò la situazione di salute di mio padre:
Mio padre ha avuto un'infarto del miocardio anteriore nel lontano 1984, successivamente ha riavuto un'infarto nel mese di ottobre 2003 successivamente è stato operato di By-pass (in totale 4) e rimodellazione del ventricolo sinistro.
Nel periodo post-intervento ha avuto 3 toracentesi per liquido ristagnato nei polmoni. A dicembre 2010 dopo prova da sforzo, veniva consigliato ad effettuare una coronografia e da questa coronografia è stata eseguita 1 Angioplastica. Dopo un paio di giorni post-intervento siamo dovuti rivolgersi al pronto soccorso perchè si era gonfiato come un pallone (torace,piedi). Tutte le analisi di quel giorno erano sballate: "vi riporto alcuni valori del 25/12/2010"

Glicemia 245
Azotemia 212
Creatinina 5,3
Potassiemia 7,17

Da come si vede la sua funzione renale era quasi inesistente, molti dottori han pensato che questa situazione sia stata casuata dal liquido di contrasto usato per l'angioplastica... fatto sta che mio padre dopo essersi rivolto al pronto soccorso il 25/12/2010, ha continuato a girare ospedali e ad oggi 11/02/2011 ancora è ricoverato in una clinica dove però ha avuto dei miglioramenti dato che sono riusciti a farlo scaricare la maggior parte dei liquidi in eccesso ma solo in parte, è come se arrivare ad un punto dove presenta le gambe ancora un pò gonfie (non a livelli del pronto soccorso) ma comunque ha ancora la presenza di liquido! i dottori per ora gli han sospeso per 2 gg i lavaggi di Lasix per vedere come reagiva usando solo la pastiglia della sua terapia pare che anche loro non riescono bene a spiegarsi il motivo che non continui a scaricare come ha fatto dall'inizio, ieri le analisi 10/02 presentavano questi valori:

Creatinina 2,20
Azotemia 150

Il diabete non presenta più valori esageratamente alti anzi la mattina per molti gg gli è capitato di avere addirittura valori sotto i 100 mentre il pomeriggio tendeva a rialzarsi fino ad arrivare anche a 200 per precauzione han continuato ad usare l'insulina che prima dell'intervento di angioplastica non aveva mai usato avendo un semplice diabete mellito che curava con 2 pastiglie al giorno!
Vi scrivo anche i farmaci che prende:

Mattina (Insulina)
Ismo 20 1 x 2 volte
Sequacor 5 1 mattino
Triatec 5 1 mattino

Pranzo (Insulina)
Seacor 1 Pranzo

Pomeriggio Coumadin a seconda del valore INR
Allopurino 1/2 compressa 300 Gr

Cena (insulina)
Lanitop 1
Totalip 20 Mg

Questa è la situazione... vi ringrazio anticipatemente per il tempo che perderete nel leggere tutta la situazione clinica..ho scritto sul sito anche per avere ulteriori possibili soluzioni per questa situazione che dura da 2 mesi!

Cordiali Saluti
[#1]
Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 899 50
E' una situazione certamente complicata che non è possibile gestire per via telematica.

Mi pare di capire che all'ultima coronarografia preesisteva insufficienza renale cronica, in un quadro di vasculopatia diffusa e di diabete.

Il rene è spesso danneggiato dal diabete (nefropatia diabetica). Il segno più rilevante della nefropatia diabetica è la proteinuria (perdita di proteine con le urine). In alcuni casi la proteinuria può essere tanto cospicua da determinare una sindrome nefrosica, che provoca il gonfiore delle gambe (edema) per accumulo di liquidi. Questo *potrebbe* essere un'ipotesi nel caso in esame. Un'altra ipotesi vede il cuore come principale imputato: la pompa cardiaca lavora con fatica, irrora male il rene, che di conseguenza trattiene acqua (scompenso cardiaco).
Il peggioramento acuto della funzione renale può essere imputabile al mezzo di contrasto. Il successivo miglioramento (anche se non è chiarissima la tempistica) fa propendere per questa ipotesi. Un'altra ipotesi è che il catetere guida usato per l'angiografia coronarica abbia distaccato qualche frammento di placca aterosclerotica dall'aorta, e che questo sia finito nei reni (malattia renale ateroembolica).

Per quanto concerne la terapia antidiabetica, quando la funzione renale peggiora diventa rischioso usare le pastiglie: i farmaci possono accumularsi e il rischio di ipoglicemia aumenta. L'insulina è il farmaco di prima scelta in questi casi.

In bocca al lupo

Dr. Filippo Mangione
Specialista in Nefrologia
Dirigente Medico - Fondaz. IRCCS Policlinico S. Matteo - Pavia

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, volevo solo informarla che le analisi del 12/02/2011 presentano un diminuzione della creatinina da 2,20 a 2,00 e dell'azotemia da 140 a 110, mio padre si sente ancora un pò le gambe dure ma la parte della caviglia è pressocchè sgonfia, è come se il liquido si fosse ristagnato poco sopra la caviglia della gamba.. per ora si continua una terapia non molto forte per evitare il peggioramento del rene... speriamo bene che si vada migliorando!
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